Via alla riorganizzazione del ministero delle Imprese e Made in Italy: il Consiglio dei ministri ha dato il via libera definitivo al riassetto.
Quattro dipartimenti e nove direzioni generali
Il nuovo Regolamento articola l’organizzazione in quattro dipartimenti e nove direzioni generali. All’interno del dicastero di via Veneto vengono istituiti il Dipartimento per le politiche per le imprese, il Dipartimento per le tecnologie, la connettività e lo spazio, il Dipartimento mercato e tutela e, infine, il Dipartimento per i servizi interni, finanziari, territoriali e di vigilanza.
Focus su tecnologie e Spazio
Al Dipartimento per le tecnologie, la connettività e lo spazio, in raccordo con le altre Amministrazioni e le competenti strutture della Presidenza del Consiglio dei ministri, competeranno le comunicazioni elettroniche, la banda ultralarga, l’affidamento dei servizi postali, l’elaborazione e l’attuazione delle politiche nei settori dello spazio, aerospazio e delle nuove tecnologie abilitanti.
Il Dipartimento per le imprese
Nel dettaglio, il Dipartimento per le politiche per le imprese eserciterà le competenze in materia di interventi a sostegno del tessuto produttivo ed economico nazionale, promozione del Made in Italy, riconversione industriale, gestione delle crisi e amministrazione straordinaria d’impresa, attrazione e sblocco degli investimenti nazionali ed esteri. Presso il Dipartimento opererà la Segreteria Tecnica a supporto del Comitato Attrazione Investimenti Esteri.
Concorrenza e Mercato
Il Dipartimento mercato e tutela eserciterà le competenze in materia di tutela del mercato, della concorrenza e dei consumatori e della salvaguardia e promozione della proprietà industriale.
I servizi interni
Infine, il Dipartimento per i servizi interni, finanziari, territoriali e di vigilanza eserciterà le competenze in materia di azione amministrativa, bilancio, personale, Ict, studi e attività statistica del Ministero, gestione finanziaria di programmi e interventi elaborati da altre Amministrazioni. Inoltre, avrà competenza sul controllo interno e sugli enti e società partecipate o vigilate dal Ministero, sui sistemi camerale e cooperativo, sul coordinamento degli Ispettorati territoriali (Case del Made in Italy) e sulla gestione finanziaria, ove prevista, di enti terzi.