FORMAZIONE

Il Mip sprinta sugli e-master: il Flex Emba tra più innovativi al mondo

L’Executive Master in Business Administration del consorzio fra il Polimi, grandi imprese e istituzioni sul podio dei migliore percorsi di formazione erogata in digital learning. In rampa di lancio un nuovo corso in lingua inglese

Pubblicato il 04 Ott 2016

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Ventinove diplomati di alto profilo sui 40 anni, molto distribuiti sotto il profilo geografico. Executive con in media 13 anni di esperienza in aziende di tutti i settori, dall’Ict e telecomunicazioni alla chimica, alle costruzioni, dove ricoprono ruoli spesso internazionali.

È questo l’identikit della prima classe ad aver conseguito l’Executive Master in Business Administration tramite il Flex Emba del Mip Politecnico di Milano, il primo percorso del genere che si basa sulla modalità digital learning. Un master che consente di acquisire le stesse competenze e il medesimo diploma dei formati Executive Mba tradizionali, beneficiando però dei vantaggi offerti dalle più moderne tecnologie digitali.

A il percorso è stato selezionato come uno dei 3 Mba digitali più innovativi al mondo da parte di una giuria qualificata dell’Association of MBAs, l’associazione internazionale che certifica gli standard qualitativi dei programmi dei Master in Business Administration e annovera le scuole più importanti del mondo, tra cui la School of Management del Politecnico di Milano.

Un ingresso tra i migliori Mba raggiunto grazie ad una piattaforma di digital learning, sviluppata dal MIP beneficiando della flessibilità e della sicurezza del Cloud Computing con Microsoft Azure, attraverso cui gli allievi possono studiare, apprendere e collaborare utilizzando gli stessi strumenti che quotidianamente sono abituati ad impiegare in ufficio e a casa. Per la prima volta dunque i concetti di smart working sono entrati in un contesto formativo impegnativo e complesso come un EMBA.

“Oggi le tecnologie offrono opportunità infinite e se applicate, come nel caso del Flex EMBA del MIP, all’apprendimento, alla condivisione e al raggiungimento di obiettivi sfidanti sono un alleato senza precedenti – commenta Carlo Purassanta, amministratore delegato di Microsoft Italia -. Sono lieto che questa collaborazione con il MIP, iniziata due anni fa con il lancio del primo corso Flex Emba, abbia oggi dato i suoi primi positivi risultati con numerosi studenti che hanno potuto intraprendere un percorso di conoscenza e di esperienza facendo leva sulla flessibilità che oggi offre la tecnologia”.

Partita a ottobre 2014, la classe che si è appena diplomata – insieme ad altri 110 executive che hanno scelto le forme part time o serale, a Milano o Roma, dimostrando nei fatti la vitalità del format EMBA – ha seguito in aula solo 140 ore di lezione a fronte delle 250 in digital learning, tra cui circa 100 di clip multimediali asincrone (cioè fruibili nei momenti più comodi per gli studenti) e 150 di sessioni live tramite Skype for Business in cui studenti e docenti erano connessi contemporaneamente. Durante le sessioni live (due appuntamenti serali a settimana) gli studenti lavoravano in gruppo e insieme agli insegnanti sui casi di studio o su domande e risposte.

Sull’onda del successo del Flex EMBA italiano (da ottobre 2014 sono già partite tre edizioni, l’ultima delle quali con aule per la parte in presenza sia a Roma che a Milano), a breve verrà inaugurata la prima edizione dell’International Flex EMBA (i-Flex), erogato completamente in lingua inglese. Presentato per la prima volta durante il World Business Forum Madrid 2015, il programma è dedicato a tutti i manager che desiderano conciliare i propri impegni lavorativi e familiari con una formazione di alto profilo che coinvolge molteplici paesi a livello mondiale.

“Noi crediamo fortemente che le tecnologie digitali possano rivoluzionare gli approcci alla formazione ed al continuous learning di manager ed executive – commenta Andrea Sianesi, Dean di Mip Graduate School of Business – e nel futuro sarà sempre più forte l’esigenza di formarsi, aggiornare le proprie competenze, interagire e discutere con i propri collaboratori in mobilità, ovunque ci si trovi, assicurando la massima flessibilità e compatibilità con la propria agenda lavorativa e i propri impegni familiari”.

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