IL CDM

Il Mise si riorganizza: via alle direzioni per Aerospazio e Innovazione

Via libera al riassetto fortemente voluto dal ministro Giorgetti. “La trasformazione industriale, tecnologica e ambientale è un processo che necessita di soluzioni e proposte innovative”. Al ministero per la Transizione ecologica nasce la direzione generale innovazione tecnologica e comunicazione

Pubblicato il 29 Lug 2021

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Un nuovo assetto per il Mise E’ stato approvato dal Consiglio dei ministri il Dpcm relativo al nuovo regolamento di organizzazione del ministero dello Sviluppo economico che ridefinisce gli ambiti di competenza e le funzioni amministrative di una struttura che ha il compito di pianificare e determinare la politica industriale e di rilancio del Paese.

“La trasformazione industriale, tecnologica e ambientale è un processo che necessita, infatti, di ascolto, di risposte, di soluzioni e proposte innovative nei numerosi ambiti in cui si articola quotidianamente l’azione del Mise – si legge in una nota -: l’industria, l’innovazione, le Pmi, gli incentivi alle imprese, le startup, le cooperative, la tutela della proprietà industriale, del made in Italy e dei consumatori, la concorrenza e il mercato, i servizi e le tecnologie di comunicazione, la sicurezza informatica”.

Una delle principali novità contenute nel regolamento è la costituzione di una nuova Direzione generale, voluta fortemente dal ministro Giorgetti, dedicata alla riconversione industriale e alle grandi filiere produttive, che si occuperà tra l’altro di  aerospazio, difesa, crisi d’impresa e  amministrazioni straordinarie. L’obiettivo prioritario sarà quello di definire e attuare politiche e programmi finalizzati a processi di reindustrializzazione di aree e settori strategici che rappresentano il cuore pulsante dell’economia del Paese come l’automotive, la siderurgia e il tessile.

La seconda novità si riferisce invece all’istituzione di una Direzione generale dedicata all’innovazione e alle piccole e medie imprese, che rappresentano la spina dorsale del sistema produttivo nazionale. In questo ambito rivestiranno particolare importanza, l’elaborazione e attuazione di politiche per lo sviluppo e la competitività, la ricerca, il trasferimento tecnologico, tecnologie digitali, promozione delle catene del valore strategiche, startup, industria alimentare e made in italy, la sostenibilità ambientale.

“Con il riassetto organizzativo del Mise – conclude la nota – si compie un primo passo che mira a rafforzare gli strumenti a disposizione del ministro per intervenire sulle politiche delle numerose materie di competenza del Dicastero attraverso una
governance che, oltre alle 9 direzioni generali e gli Uffici di diretta collaborazione del vertice politico, si avvarrà del coordinamento del Segretario generale.

La riorganizzazione del ministero per la Transizione ecologica

Il Cdm ha approvato all’unanimità anche il riassetti del ministero della Transizione ecologica (Mite): nasce la direzione generale innovazione tecnologica e comunicazione (Itc) . “Si tratta di un passo fondamentale per dare piena operatività alla transizione ecologica attraverso l’impiego degli strumenti e delle risorse del Pnrr – spiega il ministro, Roberto Cingolani – Sarà una vera e propria rigenerazione che consentirà di superare quegli ostacoli di origine burocratica, tecnologica e strutturale e rendere la pubblica amministrazione efficacemente al servizio dei cittadini e dell’ambiente”.

Il Dpcm approvato modifica sostanzialmente il regolamento di organizzazione delle strutture amministrative che erano in precedenza del ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, integrandole con le competenze in materia energetica sul piano nazionale e internazionale in precedenza assegnate al ministero dello Sviluppo economico.

Il Mite si articolerà in tre dipartimenti e dieci direzioni generali. Nello specifico, il dipartimento amministrazione generale, pianificazione e patrimonio naturale (Diag), articolato in quattro uffici di livello dirigenziale generale: direzione generale risorse umane e acquisti (Rua); direzione generale innovazione tecnologica e comunicazione (Itc); direzione generale attività europea ed internazionale (Aei); direzione generale patrimonio naturalistico e mare.

C’è poi il dipartimento sviluppo sostenibile (Diiss), articolato nei seguenti tre uffici di livello dirigenziale generale: direzione generale economia circolare (Ec); direzione generale uso sostenibile del suolo e delle risorse idriche (Ussri); direzione generale valutazioni ambientali (Va).

Infine il dipartimento energia (Die), articolato in tre uffici di livello dirigenziale generale: direzione generale infrastrutture e sicurezza (Is); direzione generale competitività ed efficienza energetica (Cee); direzione generale incentivi energia (Ie).

“La nuova articolazione permetterà di incrementare la dotazione di personale e avviare una digitalizzare dei processi, rispondendo alle nuove esigenze legate alla realizzazione delle iniziative e dei progetti collegati al Pnrr”, sottolinea il Mite in una nota.

Anche la nuova vocazione sul piano delle relazioni internazionali ne risulta rafforzata nei confronti dell’Unione europea e degli organismi internazionali.
“Il nuovo Mite – conclude Cingolani – con il decreto approvato oggi diventa la punta di eccellenza di tutta la forza innovatrice del Pnrr e del Governo nel suo insieme, pronto ad accogliere tutte le sfide sul piano delle politiche ambientali, energetiche e del clima sulle quali il nostro Paese sta giocando un ruolo di primo piano dopo il G20 Ambiente clima energia di Napoli e in vista della prossima Conferenza mondiale sul clima di cui siamo co-organizzatori”.

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