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Il Piemonte scommette sull’intelligenza artificiale. Cirio: “Strumento straordinario per PA e imprese”



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La strategia della Regione delineata a Torino in occasione di un evento organizzato in collaborazione con Csi Piemonte, Anfov, Anci Piemonte e Uncem e moderato dalla direttrice di CorCom Mila Fiordalisi. Già disponibili assistenti virtuali e servizi basati sulla GenAI, un Urban digital twin per l’analisi dei dati e simulazioni previsionali e un applicativo per la gestione collaborativa dei processi documentali digitali

Pubblicato il 4 ott 2024



intelligenza artificiale, AI

L’intelligenza artificiale è destinata ad avere un ruolo sempre più preponderante non solo sull’attività delle imprese ma anche sulla quotidianità dei cittadini e sull’operatività della Pubblica amministrazione. E la Regione Piemonte, in particolare, intende puntare sulla tecnologia per rendere sempre più efficienti i servizi offerti alla comunità.

Delle sfide, delle opportunità e dei rischi legati all’adozione di soluzioni basate sull’AI se ne è parlato ieri, in occasione del convegno che si è tenuto a Torino, al Cte Next, Casa delle Tecnologie emergenti. L’evento, organizzato dalla Regione in collaborazione con Csi Piemonte, Anfov, Anci Piemonte e Uncem e moderato dalla direttrice di CorCom Mila Fiordalisi, ha coinvolto i partecipanti in due tavole rotonde dedicate a due aspetti peculiari dell’applicazione della tecnologia: “AI, una rivoluzione per cittadini e imprese” e “Etica, lavoro e territorio nell’era dell’AI”.

L’impegno della Regione Piemonte sull’AI

L’intelligenza artificiale rappresenta una grande opportunità per l’intero pianeta e per chi, come la Regione Piemonte, è sempre stata una regione capace di innovare, di fare ricerca grazie anche al Politecnico e allo strettissimo rapporto con le Università per far sì che l’innovazione tecnologica diventasse una delle prime attenzioni cui dedicare anche risorse pubbliche che noi annualmente, attraverso il Fesr, mettiamo a disposizione degli atenei e delle aziende”, ha detto il presidente della Regione, Alberto Cirio.

In particolare, la giunta regionale ha messo in campo le risorse del Pr Fesr 2021-2027 in favore di attività di ricerca, sviluppo e innovazione, aggiornamento delle competenze, investimenti in digitalizzazione. Le risorse Fesr a sostegno di programmi di investimento in R&D – compresi quelli che riguardano l’AI – ammontano a circa 300 milioni di euro. La Regione, sempre ricorrendo ai Fondi Strutturali Europei, ha destinato 80 milioni di euro al sostegno degli investimenti delle imprese che intendano incrementare il livello di digitalizzazione anche ricorrendo alle tecnologie legate all’intelligenza artificiale.

“L’intelligenza artificiale”, ha continuato Cirio, “deve essere trattata con la cautela necessaria di chi parla di un qualcosa che non potrà mai prescindere dall’elemento umano, dalla coscienza dell’uomo ma non per questo noi dovremmo privarci di grandissime opportunità che cittadini, sanità, attività produttive, economia, scuola, istruzione potranno avere dall’intelligenza artificiale. Il timone dell’intelligenza artificiale sarà sempre nelle mani dell’uomo: questo è vero ma avremo, d’altra parte la possibilità di avere strumenti tecnologici straordinari che possono migliorare la vita dell’uomo. Trattiamola con cautela ma non chiudiamoci di fronte ai cambiamenti”.

Una sfida epocale, da affrontare su molteplici piani

E di cambiamenti ha parlato anche il ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo collegandosi in videoconferenza: “Di fronte a questa grande innovazione non dobbiamo farci trasportare dai cambiamenti, ma è importante saperli gestire. Per questo stiamo lavorando con un team dedicato per cogliere tutte le possibili implicazioni dell’innovazione tecnologica e per fare in modo che l’intelligenza artificiale possa essere utilizzata come ausilio insostituibile dell’azione delle nostre persone”.

L’assessore regionale all’Intelligenza artificiale e Innovazione, Matteo Marnati, ha spiegato che siamo di fronte a “una sfida epocale che deve coniugare molteplici aspetti che vanno dal capitale umano a quello economico. Sul fronte della Pubblica amministrazione, con questa tecnologia si potranno implementare molti servizi che devono essere accessibili e inclusivi, per tutte le fasce sociali e per tutti i comuni, dai più grandi ai più piccoli che sono particolarmente numerosi sul nostro territorio regionale. La Pubblica Amministrazione non deve essere solo al passo con i tempi, ma, dove possibile, li deve precedere. Di particolare importanza sono i temi della connessione e del personale: spesso, ad esempio, gli uffici pubblici hanno orari che non collimano con le esigenze di chi lavora e in questo caso, come in molti altri, questa tecnologia può avere un ruolo importante. L’intelligenza artificiale comunque dovrà essere di supporto all’uomo, il cui ruolo rimane centrale”.

L’assessore allo Sviluppo Attività produttive, Andrea Tronzano, invece, ha rimarcato che “l’intelligenza artificiale può supportare le imprese in un ampio spettro dello loro attività e rafforzare la loro competitività: analisi grandi dati a supporto delle strategie di sviluppo e mercato, miglioramento e automazione dei processi aziendali, gestione della catena di approvvigionamento e del magazzino.

Il punto di vista di Csi Piemonte e Anfov

“Per affrontare le sfide di un mondo in rapida evoluzione, il Csi è consapevole che, oltre a sviluppare infrastrutture e tecnologie sempre più avanzate, è fondamentale promuovere una cultura digitale, per sfruttarne le opportunità e al tempo stesso identificarne e gestire i rischi”, ha detto Letizia Maria Ferraris, presidente Csi Piemonte. “Il Consorzio è impegnato in questo percorso con la convinzione che il progresso tecnologico debba essere accompagnato dalla crescita delle competenze e dal sostegno culturale per evitare disuguaglianze e salvaguardare i diritti e le libertà di tutti i cittadini”.

“La sfida innovativa dell’AI è un tema centrale nel Paese e un processo inarrestabile”, ha sottolineato Umberto De Julio, Presidente Anfov. “La risposta che potremo dare all’avvento dell’AI dipenderà dalla capacità di non subirlo, come una sostituzione di altre procedure, ma di sfruttarlo come opportunità per migliorare produttività ed efficienza delle organizzazioni e qualità dei servizi erogati sia dalle public utilities ai clienti, sia dalla PA ai cittadini”.

Gli use case sviluppati per sfruttare la GenAI

I partecipanti al convegno hanno potuto sperimentare attività con assistenti virtuali e chat basate sulla GenAI, con postazioni curate e gestite dal Csi. Camilla, per esempio, è l’assistente digitale che affiancherà i cittadini nell’utilizzo dei servizi digitali. Potrà essere utilizzata come concierge informativa on line, sui siti web o in totem nei luoghi fisici, per esempio con funzioni di accoglienza o per prenotare appuntamenti presso gli sportelli dei Comuni.

CittàFacile invece è la soluzione per semplificare il rapporto tra cittadino e la sua città, integrata con l’AI. Comprende un Crm che permette di raccogliere le varie richieste di assistenza da parte del cittadino e permette attraverso l’intelligenza artificiale di prenotare un appuntamento presso un ufficio dell’ente con l’AI per richiedere, ad esempio, un permesso Ztl, iscrivere il figlio all’asilo nido o pagare un tributo.

C’è poi un’applicazione che sfrutta le tecnologie di analisi dei dati e delle simulazioni previsionali: si tratta dell’Urban Digital Twin. La base consiste in una replica digitale e tridimensionale di una città, sulla quale è possibile rappresentare varie tipologie di informazioni associabili, anche analisi realizzate con l’intelligenza artificiale in merito alla gestione delle infrastrutture, ai servizi e alle risorse del territorio.

In particolare, il Csi sta sperimentando un sistema decisionale per la gestione dell’edilizia scolastica, analizzando i dati degli edifici come, per esempio, i consumi e facendo previsioni sugli iscritti in base a trend demografici per supportare gli enti nel definire quali saranno gli interventi edili prioritari.

Infine, Cosmo, è l’applicativo per la gestione collaborativa dei processi documentali digitali: con le nuove funzionalità AI diventa un assistente intelligente per il funzionario della PA e lo aiuta nella composizione dei testi, nella sintesi dei documenti o nella redazione delle delibere.

Per Pietro Pacini, Direttore Generale Csi Piemonte, “si tratta di tecnologie che rivoluzionano l’efficienza e la qualità dei servizi offerti ai cittadini che per un’azienda come il Csi, operante nel settore della Pubblica Amministrazione, diventano elementi imprescindibili. Per questa ragione, il Consorzio ha focalizzato la sua attività su tre filoni di sviluppo quali l’automazione intelligente dei processi, gli assistenti digitali conversazionali e le soluzioni di data insight e analisi predittive. L’obiettivo è diventare un’AI company per offrire soluzioni efficienti e orientate ai bisogni dei cittadini, contribuendo in maniera determinante a costruire una Pubblica Amministrazione più digitale, inclusiva e capace di rispondere alle sfide del futuro”.

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