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Il rischio economico si può mitigare con il digitale. Ma l’Europa è esitante

Le imprese continentali ancora in ritardo nell’adozione delle tecnologie e anche sul 5G l’approccio all’espansione non è comune. È ora che i governi uniscano le forze

Pubblicato il 15 Giu 2020

Xiaowen Ye

Cfo Western Europe Huawei Technologies

Yexiaowen-final

Dopo mesi di “lockdown” che hanno limitato il lavoro e la circolazione, molti Paesi hanno iniziato ad allentare e revocare le drastiche misure messe in atto per rallentare la diffusione del coronavirus. Ora, però, si trovano ad affrontare una sfida diversa: una recessione economica che si configura come uno dei più grandi shock da generazioni.

La normale attività economica è stata perturbata su una scala che non si vedeva in tempo di pace, poiché gli schemi della vita quotidiana sono stati sconvolti. I governi stanno intervenendo nel tentativo di evitare il crollo delle aziende e dei mezzi di sussistenza. Molti economisti ritengono che il mondo sia già entrato in una fase di recessione. Solo negli Stati Uniti, quasi 40 milioni di persone hanno perso il lavoro negli ultimi tre mesi, portando il tasso di disoccupazione ufficiale a una cifra impressionante, 14,9%, il peggiore di sempre. Questa impennata senza precedenti segna la fine di un decennio di espansione per una delle più grandi economie mondiali.

Eppure, non è solo la pandemia a danneggiare l’economia. La disputa commerciale in corso tra Cina e Stati Uniti ha avuto un impatto negativo sull’economia globale e ha messo a rischio numerose industrie. La combinazione di queste due circostanze è terreno fertile per una recessione globale che potrebbe durare per la maggior parte di questo decennio e che probabilmente influenzerà il tenore della popolazione mondiale. Durante la diffusione iniziale del coronavirus, la tecnologia si è rivelata vitale, sostenendo il personale medico e consentendo la didattica in un periodo di distanziamento sociale. La connettività è stata un alleato fondamentale nella lotta contro gli effetti del virus. Perché l’innovazione tecnologica non dovrebbe fare la differenza dopo la pandemia per sostenere l’impegno per riprendersi da questa crisi economica?

Trasformazione digitale: il motore della ripresa economica

Non vi sono dubbi sul fatto che l‘innovazione digitale fungerà da motore per la ripresa economica. Ecco perché il settore delle telecomunicazioni è relativamente resistente alla crisi rispetto ad altri ambiti industriali. In particolare, l’espansione del 5G potrebbe avere un effetto positivo sulla ripresa della crisi economica perché sostiene l’introduzione di nuovi beni e servizi, con una maggiore velocità di trasmissione dei dati e una minore latenza che dovrebbe consentire un maggiore utilizzo dei dispositivi IoT. Il 5G potrebbe inoltre migliorare l’efficienza delle imprese nella produzione e nella fornitura di beni e servizi e consentire una maggiore innovazione e lo sviluppo di nuovi prodotti. La rete mobile di quinta generazione può generare una maggiore produttività in tutto il mondo e fungerebbe quindi da motore per la ripresa economica.

Nel frattempo, la trasformazione digitale è diventata un’importante forza trainante per i tre pilastri dell’economia: stabilizzare gli investimenti, “ampliare l’industria” e “promuovere i consumi”. Entro la fine di maggio 2020, 81 operatori in 42 Paesi/regioni hanno commercializzato la soluzione. La commercializzazione accelerata del 5G ha guidato in modo significativo lo sviluppo dell’industria 5G. Attualmente, ci sono più di 200 tipi di apparecchiature terminali 5G in tutto il mondo, dei quali gli smartphone consumer rappresentano circa un terzo, e i terminali industriali e montati su veicoli rappresentano il resto. Il 5G guida l’innovazione del modello di business degli operatori e lo sviluppo dell’industria upstream e downstream, in grado di generare una maggiore produttività in tutto il mondo e diventare un motore per la ripresa economica.

La necessità della digitalizzazione in Europa

Il mondo sta entrando nella prima vera era digitale e i Paesi devono sfruttare al meglio le opportunità associate a questa enorme tendenza. La digitalizzazione dell’Europa rimane un’opera in corso, poiché molte industrie devono recuperare il ritardo. Rispetto agli Stati Uniti e alla Cina, le imprese europee sono attualmente in ritardo nell’adozione delle tecnologie digitali, in particolare nel settore delle costruzioni e dell’internet delle cose. In generale, le imprese digitali tendono ad avere una maggiore produttività e migliori pratiche di gestione rispetto alle imprese non digitali, sono più innovative, crescono più velocemente e creano posti di lavoro più remunerativi, il che potrebbe aiutare a riprendersi più velocemente da una recessione. Tuttavia, l’Europa è esitante sul suo approccio all’espansione 5G, anche se la necessità di una digitalizzazione più rapida risulta evidente. L’Europa è stata colpita in modo particolarmente duro dal coronavirus e si trova ad affrontare una disoccupazione su larga scala e un crollo economico che non ha avuto pari nella storia dalla seconda guerra mondiale.

Fortunatamente, i progressi dell’implementazione del 5G in Europa saranno ulteriormente accelerati nel 2020. Il 19 febbraio 2020, la Commissione europea ha pubblicato una serie di piani strategici per plasmare il futuro digitale dell’Europa, tra cui la Strategia Europea dei Dati, che copre lo sviluppo e il quadro legislativo nei settori dell’utilizzo dei dati, dell’intelligenza artificiale e della governance delle piattaforme. Questo segna una pietra miliare nel processo di integrazione digitale dell’UE e aiuta a cogliere il nuovo periodo di tempo portato dall’economia dei dati.

L’associazione Gsma ha previsto che entro il 2025 il numero di connessioni globali 5G raggiungerà 1,8 miliardi, dei quali l’Europa rappresenterà il 13,1% (circa 230 milioni), e il 5G rappresenterà il 34% di tutte le connessioni in Europa. Le innovazioni tecnologiche, come i Big Data, il cloud computing e l’intelligenza artificiale, si atterranno alla rete infrastrutturale 5G, perché supporta l’introduzione di nuovi beni e servizi. Si prevede che l’aumento della velocità di trasmissione dei dati e la minore latenza consentiranno un maggiore utilizzo dei dispositivi IoT. Il 5G migliorerà inoltre ulteriormente l’efficienza della produzione e della fornitura di prodotti e servizi e fornirà maggiore spazio di manovra per l’innovazione e lo sviluppo di nuovi prodotti. Ad esempio, una maggiore velocità di download e una minore latenza renderanno il cloud computing più efficiente e consentiranno una migliore raccolta e analisi dei grandi dati per migliorare il processo decisionale in tempo reale.

Ora più che mai, l’Europa ha bisogno di investire nella tecnologia digitale per guidare il continente verso un futuro di successo.

Serve un lavoro di squadra

Finora l’Europa ha faticato a raggiungere un consenso sulla strada da seguire. Un’Europa unita è una formidabile potenza economica pronta ad affrontare questa sfida economica e l’Europa può essere e sarà un leader globale nell’implementazione del 5G. Ora è il momento che i governi uniscano le forze e collaborino per combattere gli effetti di questa crisi, investendo continuamente in nuove tecnologie, soprattutto nella rete mobile di quinta generazione, aumentando così la produttività e sostenendo la ripresa dell’economia globale.

Huawei ha mantenuto una forte presenza in Europa per oltre venti anni e ritiene un onore aver potuto coprire un ruolo importante nel contribuire a fornire aiuto mediante la tecnologia. Siamo a fianco dei nostri partner europei con risolutezza, per supportarli con qualsiasi mezzo.

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