La vicenda della telefonata del ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri per la scarcerazione di Giulia Ligresti ha “giocato un peso enorme per la web-reputation” della responsabile del Dicastero. Lo sostiene un’analisi de IlSocialPolitico.it realizzata a tutto campo su Google Trend, social network, blog e giornali online.
In base ai dati raccolti dal social magazine che indaga sull’attività 2.0 dei politici italiani, nel novembre 2011, quando diventava ministro, la Cancellieri raggiungeva su Google il picco di massima di visibilità a quota 29 (secondo una scala da 0-100). Dopo la telefonata, che ha suscitato diverse polemiche e ha costretto il ministro a riferire in parlamento, la Cancellieri tocca quota 100. Per questa rilevazione è stato usato Google Trend, strumento in grado di rivelare l’andamento delle parole digitate nel motore di ricerca più utilizzato al mondo.
Per quanto riguarda l’ambito social, su Twitter sembra essersi scatenata una vera e propria tempesta di tweet sul caso Cancellieri. Il 31 ottobre “Cancellieri” è entrato nei topic trend italiani occupando la sesta posizione. Il primo novembre #cancellieri ha raggiunto la terza posizione, dopo Ligresti, come argomento più discusso di Twitter. L’escalation si è raggiunta venerdì 2 novembre quando l’hashtag cancellieri è stato in tendenza per 10 ore occupando la seconda posizione nella top 20 italiana.
Con 432 retweet il top tweet sull’argomento, pubblicato dal blog Spinoza.it, recita: “Giulia Ligresti fotografata mentre fa shopping nel quadrilatero della moda. La Cancellieri: Rischiava di morire di freddo”.
La web reputation del Ministro scende in picchiata se prendiamo in considerazione Youtube. Su questa piattaforma social dedicata ai video, digitando Cancellieri sulla barra della ricerca il primo video che esce è dedicato al ministro che difende il suo operato (1.675 visualizzazioni). Per capire però quale piega abbia preso la vicenda su Youtube, sottolinea IlSocialPolitico.it, bisogna rilevare che il video con più visualizzazioni (23.774 ) è quello nel quale Crozza imita la famigerata telefonata a La7.
Sul blog più seguito in Italia, BeppeGrillo.it, sono stati pubblicati 2 articoli contro la Cancellieri: “I figli di mamma‘” e “#CancellieriDimettiti”. È elevatissimo il livello di engagement raggiunto da questi due articoli: 1.587 commenti sul blog, 3.400 condivisioni su Facebook, 679 condivisioni su Twitter e 113 condivisioni su Google Plus.
Dalle colonne dell’Huffington Post il blogger Luigi Manconi ha invece pubblicato un articolo che corre in soccorso della web reputation del ministro. Il post, “Difendo la Cancellieri dalla cultura del sospetto”, ha raggiunto un discreto livello di engagement: 292 commenti, 532 condivisioni su face book, 86 su Twitter e 20 su Google Plus.
Passando invece alla stampa online abbiamo selezionato gli articoli di tre importanti testate che hanno raggiunto il livello di engagement (commenti e condivisioni sui social) più alto sul web.
L’articolo più virale del Fatto Quotidiano è “Cancellieri disse alla famiglia: Contate su di me” (4218 commenti e più di 9mila condivisioni sui social network ). Per il Corriere.it l’articolo più condiviso e commentato è ”Caso Ligresti, Cancellieri riferisce in Aula: Mai fatto pressioni o ingerenze“ (637 commenti, 192 condivisioni sui social network). L’Huffington Post ha come articolo più cliccato “Giulia Ligresti fa shopping nel quadrilatero della moda milanese“ (168 commenti, 2.361 condivisioni sui social network).