La Conferenza delle Regioni ha chiesto al Governo di intervenire per superare lo stallo creatosi sull’attivazione della banda larga. Lo ricorda il presidente del Piemonte e della Conferenza delle Regioni italiane, Sergio Chiamparino, dopo che il viceministro piemontese Enrico Costa gli ha scritto sollevando il problema del Piemonte dove sono stati spesi oltre 7 milioni per posare la fibra ottica , ma l’80% non è stata attivata.
“I numeri citati da Costa – dice Chiamparino – rimandano agli interventi fatti in Piemonte in seguito all’accordo sottoscritto a marzo 2010 tra Regione e Ministero dello Sviluppo Economico per il potenziamento della banda larga e l’abbattimento del cosiddetto digital divide. I fondi utilizzati per questi interventi provengono in parte dalla Ue e in parte dal Mise, e sono vincolati, per cui non possono essere utilizzati per l’allacciamento delle singole unità abitative o produttive alle infrastrutture di smistamento. Di quest’ultimo tratto di collegamento dovranno dunque occuparsi i gestori di telefonia interessati alla fornitura dei servizi”.
“Tale fornitura, per molte zone periferiche – aggiunge – può non comportare benefici in termini di ricavi, ed è anche per questo che troppe abitazioni o addirittura imprese sono ancora isolate. Per riportare all’attenzione del Governo questa situazione, la Conferenza delle Regioni ha approvato in febbraio un documento che chiede di prevedere aiuti o azioni finalizzate al superamento dello stallo all’interno del Piano Nazionale Banda ultralarga di imminente approvazione”.
“Tutte le infrastrutture in fibra ottica finora costruite – conclude – sono indispensabili per la realizzazione di quanto previsto dal Piano Nazionale e per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda digitale europea 2020“