Il progetto di Visa
Via lancia in Italia “She’s Next”, il programma globale che mira supportare e favorire. She’s Next in Italia si apre con il lancio di una selezione di tre imprenditrici. Verranno individuate tre candidature che si segnalano in modo particolare per avere contribuito all’economia italiana nel periodo post Covid e sviluppato progetti e strategie innovative negli ambiti dell’industria, del commercio, dei servizi e dell’artigianato: queste riceveranno beni e servizi per un valore netto fino a 10.000 euro per sviluppare e rendere più competitiva la loro impresa, insieme a opportunità di formazione e tutoring attraverso le piattaforme Visa dedicate alle PMI e alle competenze di esperti Visa e dei partner di progetto.
Le candidature sono aperte a tutte le donne imprenditrici con residenza in Italia e alle socie amministratrici fondatrici di società fino a 10 addetti e massimo 2 milioni di euro di fatturato che abbiano almeno una donna fra i soci amministratori fondatori, massimo 10 addetti nel proprio organico, un sistema di pagamento elettronico e una presenza digitale. Le candidature potranno essere presentate dal 16 maggio fino al 29 giugno seguendo le istruzioni pubblicate sul sito www.shesnext.it, dove è consultabile il regolamento completo. Le imprenditrici più meritevoli saranno premiate nel corso di un evento dedicato all’interno del Festival “Il Tempo delle Donne”, organizzato in Triennale Milano a settembre 2023 da Corriere della Sera co-promotore3 del progetto She’s Next, insieme a Visa.
La montagna hub di nuove tecnologie
Finanziare i programmi di investimento ad alto contenuto tecnologico e innovativo sostenuti da imprese femminili ubicate nei Comuni montani. È questo l’obiettivo del bando lanciato dal Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie.
“Il Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri, promuove la misura di incentivazione “Imprese femminili innovative montane – Ifim” – si legge in una nota – L’incentivo è gestito da Invitalia e le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 30 maggio 2023”. La dotazione complessiva è di 3,9 milioni di euro.
L’impegno di Unicredit
Sostenere le donne nel loro percorso e contribuire alla crescita dell’imprenditoria femminile è una delle priorità di UniCredit che, dopo il successo consolidato delle scorse edizioni di Women ONboarding, ha replicato l’iniziativa anche nel 2023, estendendo ulteriormente la platea di riferimento e arrivando ad un numero complessivo di imprenditrici Pmi pari a 64, numero raddoppiato rispetto alla prima edizione. Questa edizione coinvolge non solo le donne membri degli Advisory Board UniCredit e delle Pmiclienti, ma anche mentor appartenenti alla Territorial Community di UniCredit e al Network femminile GammaDonna, partner del progetto già negli scorsi anni, che con la presenza di Valentina Parenti ci accompagnerà anche in questo percorso.
L’obiettivo è quello di facilitare il dialogo tra il mondo imprenditoriale e quello femminile e offrire alle donne delle nuove generazioni imprenditoriali gli strumenti necessari per la crescita professionale e personale.
Riparte il Premio GammaDonna
Crescono le imprenditrici che puntano sull’innovazione: nel 2022, a fronte di un calo significativo nelle nuove imprese, l’imprenditoria innovativa femminile ha invece accelerato, trainata dai settori a maggior contenuto di conoscenza. Lo dicono i dati dell’ultimo rapporto dell’Osservatorio per l’imprenditorialità femminile di Unioncamere; lo testimonia il numero di storie di successo che ogni anno il Premio GammaDonna per l’imprenditoria femminile innovativa seleziona per contribuire al superamento del gender gap.
“Si tratta di un’evoluzione che con il Premio osserviamo già da diversi anni – spiega Valentina Parenti, Presidente GammaDonna – che evidenzia come sempre più donne scelgano di investire il proprio talento e le proprie abilità in settori sfidanti ad alto contenuto tecnologico, dove storicamente sono meno presenti, come quello scientifico. Qui assistiamo alla crescita delle cosiddette “research-preneur”, le imprenditrici che provengono dal mondo della ricerca e trasformano la conoscenza in impresa”.
È per sostenere questa crescente vocazione imprenditoriale improntata all’innovazione che riparte il Premio GammaDonna e che si rinnova, diventando a tutti gli effetti un percorso di valorizzazione, accelerazione ed empowerment dell’imprenditoria femminile, insieme a partner eccellenti, media e investitori, e dando inoltre vita ad un road-show di eventi formativi e business networking che toccherà le città di Roma, Milano e Torino.
L’appuntamento è per venerdì 29 settembre 2023 delle OGR-Officine Grandi Riparazioni di Torino, tappa finale del road-show.
A chi si rivolge il premio
Il Premio è destinato a imprenditrici (founder, co-founder, oppure socie attive con ruoli manageriali) che si siano distinte per aver innovato con prodotti/servizi, processi o modelli organizzativi all’interno della propria azienda, con almeno due bilanci alle spalle.
Le candidature che entreranno nella “short-list Fab50” avranno uno spazio dedicato sulla piattaforma GammaDonna (www.gammadonna.it) che, dal 2004, racconta e diffonde storie di innovazione, leadership, visione. Saranno inoltre invitate a partecipare all’esclusivo evento di business matching con i Partner e i Giurati del Premio che si terrà la sera della Finale.
Le 7 finaliste
Selezionate da una Giuria di esperti di innovazione, esponenti del mondo imprenditoriale e investitori, presieduta dal venture capitalist Gianluca Dettori – saranno protagoniste il 29 settembre sul palco dell’Italian Tech Week, alle OGR Torino e trasmesso in live streaming. In palio, inoltre, un mini-documentario sulla storia di innovazione imprenditoriale; interviste e uscite sui principali media nazionali; un Master della 24Ore Business School; una sessione di strategic assessment con EY e accesso permanente alla piattaforma EY Velocity; un percorso di formazione sul mondo del Venture Capital e dell’innovazione grazie a Italian Tech Alliance; l’opportunità di essere selezionata per accedere a un percorso di mentoring e per un training per il processo di screening del Comitato Angels4Women per l’accesso a un investimento tra i 100 e i 500K; l’accesso alle Business Class di GammaDonna sulla finanza; l’opportunità di essere selezionata per partecipare a 3 workshop Plug and Play e a sessioni 1:1 di advisory con il team PNP.
Gli Award
Tra le candidature pervenute saranno inoltre assegnati i seguenti Award:
- Il Women Startup Award che assegnerà un riconoscimento alla startupper più innovativa in ambito Smart city, Smart mobility, Life Science, Healthcare & Medical Devices, Bioeconomy, Media, Entertainment & Gamification, Fashion, Agri-food tech, Cleantech, Energy. La startup dovrà aver completato almeno un seed round. L’adozione di principi di economia circolare e/o ESG rappresenterà un plus nella valutazione finale. In palio, oltre ai benefit riservati alle finaliste, una sessione di Coaching & Advisory 1:1 con un esperto.
- Il Women Entrepreneur Sustainability Award powered by Cottino Social Impact Campus, riconoscimento all’imprenditrice che, grazie al purpose e alla strategia d’impatto della sua impresa, sta affrontando la transizione ambientale, sociale o culturale con obiettivi sostenibili, anche attraverso l’utilizzo di nuovi paradigmi digitali e d’innovazione. In palio, oltre ai benefit riservati alle finaliste, l’attivazione di un percorso formativo di Cottino Social Impact Campus per l’integrazione trasversale nel modello di business dei principi di sostenibilità.
- All’imprenditrice che si sia distinta nel campo della comunicazione on e offline è invece destinato il Giuliana Bertin Communication Award, riconoscimento di Valentina Communication, istituito in memoria della sua fondatrice. In premio, oltre ai benefit riservati alle finaliste, consulenza di comunicazione 1:1 per potenziare visibilità, reputazione e crescita del business.
Le tappe del roadshow
- Roma, 23 maggio 2023: “Focalizza, racconta, ottieni: come catturare l’attenzione di investor e stakeholder”, in collaborazione con Angels4Women.
- Milano, 27 giugno 2023: “Design thinking: agisci fuori dagli schemi”, in collaborazione con EY.
- Torino, 29 settembre 2023: Finale del Premio GammaDonna all’Italian Tech Week
Candidature entro il 18 maggio 2023.
Info e regolamento sul sito https://www.gammadonna.it/premio
I finanziamenti all’imprenditoria femminile
L’imprenditoria femminile in Italia è finanziata attraverso il Fondo Impresa Femminile all’interno del Fondo del Ministero dello Sviluppo economico che nel 2022 è stato dotato di 200 milioni di euro, purtroppo già tutti esauriti. Ma restano disponibili altri bandi che possono contribuire a aiutare le donne che intendono fare impresa.
In sostanza sono messi a disposizione contributi a fondo perduto, finanziamenti a tasso zero o agevolati, investimenti nel capitale che possono rappresentare la base economica per avviare una nuova impresa o per sostenere un’attività già esistente.
Solitamente è necessario che siano costituite imprese femminili e con ciò si intende che siano attività come:
- imprese individuali con a capo un imprenditrice;
- che siano presenti almeno il 60& di donne all’interno di società cooperative e società di persone:
- che siano presenti almeno i due terzi di donne in società di capitali e organi di amministrazione;
Nuovo Selfiemployement: microcredito fino a 25.000 euro
Il programma Nuovo Selfiemployement contempla la linea di intervento Microcredito che concede prestiti tra i 5.000 e i 25.000 euro anche a donne inattive senza limite di età purché maggiorenni e che alla presentazione della domanda non sono occupate.
Con il Microcredito è possibile finanziare:
- imprese individuali;
- società di persone;
- società cooperative/cooperative sociali, composte al massimo da 9 soci.
E possono essere di tre tipi:
- che vengano costituite entro 90 giorni dall’ ammissione alle agevolazioni
- inattive ma costituite da non più di 12 mesi rispetto alla data di presentazione della domanda,
- inattive e di tipo associazioni professionali e società tra professionisti costituite da non più di 12 mesi rispetto alla data di presentazione della domanda.
Bando Futura: formazione per donne
Il Bando Futura è promosso dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa Sociale e serve a finanziare progetti di formazione rivolti all’accrescimento di competenze digitali delle giovani donne (18-50 anni) per offrire nuove opportunità o condizioni migliori di lavoro.
Possono partecipare a Futura richiedendo un contributo tra i 250 e i 750 mila euro soggetti pubblici, privati senza scopo di lucro ed enti del terzo settore, singolarmente o in partnership di tre soggetti al massimo.
La liquidazione del contributo è di tipo pay for performance, ossia le tranche dei pagamenti saranno versate dopo la verifica dei risultati con focus sulla creazione di occupazione.
Aggiornamento al 12 maggio 2022
A sostegno dell’imprenditoria femminile il Ministero dello sviluppo economico ha rifinanziato con 200 milioni di euro le misure agevolative Imprese On (Oltre Nuove imprese a tasso zero), a supporto della creazione di piccole e medie imprese e auto imprenditoria, e Smart&Start, a supporto di startup e Pmi innovative, destinando per ciascuna linea di intervento 100 milioni di euro.
Si completa così il quadro di interventi previsti dal ministro Giancarlo Giorgetti nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che ha stanziato per le misure in favore della creazione, sviluppo e consolidamento di imprese guidate da donne un ammontare complessivo di 400 milioni di euro.
Obiettivo del Mise è quello di sostenere almeno 2400 imprese femminili, agevolando la realizzazione di progetti imprenditoriali innovativi, supportando le startup femminili attraverso attività di mentoring, assistenza tecnico-manageriale e misure per la conciliazione vita-lavoro, creare un clima culturale favorevole che valorizzi l’imprenditorialità femminile attraverso misure di accompagnamento, monitoraggio e campagne di comunicazione.
Le domande per le agevolazioni previste da Imprese On e Smart&Start potranno essere presentate a partire dal prossimo 19 maggio. Sarà inoltre possibile finanziare anche i progetti già presentati dal 1 febbraio 2020 che rispettino i requisiti indicati dal Pnrr. Per le misure sono previste agevolazioni con finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto.
Riguardo al Fondo impresa femminile sempre il 19 maggio alle 10 verrà aperto lo sportello online per l’invio delle domande di incentivo relative a nuove imprese o costituite da meno di 12 mesi.
Gli incentivi per l’imprenditoria femminile
È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti che integra le risorse a sostegno dell’imprenditoria femminile con i 400 milioni di euro previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Si tratta di un intervento cardine del Ministero che mira a incentivare le donne ad entrare nel mondo delle imprese, supportando le loro competenze e creatività, attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.
In particolare il decreto rafforza sia il nuovo Fondo per l’imprenditoria femminile, sia le altre misure già avviate come Nuove Imprese a Tasso zero, a supporto della creazione di piccole e medie imprese e auto imprenditoria, e Smart&Start, che supporta start-up e PMI innovative.
L’obiettivo è di sostenere almeno 2400 imprese femminili, agevolando la realizzazione di progetti imprenditoriali innovativi, supportando le startup femminili attraverso attività di mentoring, assistenza tecnico-manageriale e misure per la conciliazione vita-lavoro, creare un clima culturale favorevole che valorizzi l’imprenditorialità femminile attraverso misure di accompagnamento, monitoraggio e campagne di comunicazione.
Con un prossimo provvedimento ministeriale verranno indicati i termini e le modalità di presentazione delle domande.
L’Italia resta la Cenerentola d’Europa per l’occupazione femminile ma la situazione con la pandemia diventa ancora più complicata con il Mezzogiorno distante oltre trenta punti dalla media Ue: quattro regioni del Sud – secondo quanto emerge da dati Eurostat sulle regioni riferiti al 2020 – risultano nel 2020 tra le cinque peggiori nell’Unione europea a 27 alle spalle solo della Mayotte, regione d’oltremare francese. Nell’anno della pandemia il tasso di occupazione femminile è stato in media in Europa del 62,4% per le donne tra i 15 e 64 anni a fronte del 32,2% nel Sud Italia e del 33,2% nelle Isole.
Ma in tre regioni italiane le cose vanno ancora peggio. Il tasso di occupazione si è attestato sotto il 30% con la Campania in calo al 28,7%, la Calabria al 29% e la Sicilia al 29,3%. La Puglia scende al 32,8% mentre la Mayotte si ferma al 23,9%.
L’Italia nel complesso è scesa nell’occupazione femminile di 1,1 punti dal 50,1% al 49% (-0,6 punti in Ue).
Una notizia buona arriva però dalle manager under 35 che, stando ai dati Unioncamere-Infocamere sul primo trimestre 2021, trainano la creazione di nuove imprese (+8,1%). Ancora molto timorose, invece, si rivelano le colleghe più adulte, la cui voglia di mettersi in proprio è inferiore del 2%.
In questo contesto si inseriscono gli incentivi per sostenere le imprese al femminile.
Con la legge di Bilancio 2021 si introduce un ricco pacchetto di misure per incentivare l’imprenditoria femminile. Dal Fondo per il venture capital a sostegno di progetti ad elevata innovazione tecnologica al Fondo impresa femminile, ecco tutte le iniziative ‘in rosa’ nella Manovra.
Imprenditoria femminile, le misure della legge di Bilancio 2021
Non solo madri, ma anche lavoratrici e imprenditrici. Con la Manovra 2021sono previsti sgravi contributivi per le assunzioni di donne disoccupate e finanziamenti dell’imprenditoria femminile.
Nello specifico, è stato introdotto con un emendamento il Fondo per il venture capital al fine di sostenere investimenti in capitale di rischio in progetti di imprenditoria femminile ad elevata innovazione tecnologica. Ammontano a 3 milioni le risorse a disposizione dello strumento.
Creato anche il Fondo impresa femminile, con una dotazione finanziaria di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022. Si punta a promuovere e sostenere l’avvio e il rafforzamento dell’imprenditoria femminile, la diffusione dei valori di imprenditorialità e lavoro tra le donne e massimizzare il loro contributo, quantitativo e qualitativo, allo sviluppo economico e sociale del Paese.
C’è anche un Fondo per il sostegno della parità salariale di genere con un budget di 2 milioni di euro annui dal 2022, destinato a interventi finalizzati al sostegno e al riconoscimento del valore sociale ed economico della parità salariale di genere e delle pari opportunità sui luoghi di lavoro.
La Manovra 2021, infine, rifinanzia con 15 milioni di euro l’iniziativa Donne in campo, il regime di aiuto istituito dalla legge di Bilancio 2020 per la concessione di mutui a tasso zero fino a 300mila euro a favore dell’imprenditoria femminile in agricoltura.
Agevolazioni imprenditoria femminile: come funziona il Fondo imprenditoria femminile
Il Fondo da 20 milioni punta a supportare l’avvio dell’attività, gli investimenti e il rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale delle imprese femminili, con specifica attenzione ai settori dell’alta tecnologia; programmi ed iniziative per la diffusione di cultura imprenditoriale tra la popolazione femminile; programmi di formazione e orientamento verso materie e professioni in cui la presenza femminile va adeguata alle indicazioni di livello comunitario e nazionale.
Gli interventi prevedono:
- contributi a fondo perduto per avviare imprese femminili, con particolare attenzione alle imprese individuali e alle attività libero professionali in generale e con specifica attenzione a quelle avviate da donne disoccupate di qualsiasi età;
- finanziamenti a tasso zero, finanziamenti agevolati, combinazioni di contributi a fondo perduto e finanziamenti per avviare e sostenere le attività di imprese femminili;
- incentivi per rafforzare le imprese femminili, costituite da almeno 36 mesi, sotto la forma di contributo a fondo perduto del fabbisogno di circolante nella misura massima dell’ottanta percento della media del circolante degli ultimi 3 esercizi;
- percorsi di assistenza tecnico-gestionale, per attività di marketing e di comunicazione durante tutto il periodo di realizzazione degli investimenti o di compimento del programma di spesa, anche attraverso un sistema di voucher per accedervi;
- investimenti nel capitale, anche tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi, a beneficio esclusivo delle imprese a guida femminile tra le start-up innovative e delle PMI innovative, nei settori individuati in coerenza con gli indirizzi strategici nazionali;
- azioni di comunicazione per la promozione del sistema imprenditoriale femminile italiano e degli interventi finanziati attraverso le norme del presente articolo.
Il Comitato Impresa Donna, presso il Mise analizza le linee di indirizzo del fondo, formula pareri su norme e iniziative per l’imprenditoria femminile e contribuisce a una relazione annuale del MiSE sulla partecipazione delle donne alla vita economica e imprenditoriale del Paese.
Finanziamenti imprenditoria femminile 2021
Dal 19 maggio 2021 è possibile fare domanda il bonus impresa per donne e giovani, per ottenere contributi e finanziamenti agevolati a tasso zero. La misura è rivolta a donne e donne che vogliono avviare nuove imprese su tutto il territorio nazionale, attraverso agevolazioni con finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto. La presentazione delle domande avviene esclusivamente online attraverso la piattaforma informatica di Invitalia dal 19 maggio 2021.
L’agevolazione potrà essere richiesta da nuove imprese in corso di costituzione o micro e piccole imprese, costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, composte in prevalenza o totalmente da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure da donne di tutte le età, i cui programmi di investimento riguardano la produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli, fornitura di servizi alle imprese, commercio e turismo.
In attuazione del Titolo I, Capo 0I, del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 185, la misura “Nuove imprese a tasso zero” ha l’obiettivo di sostenere, su tutto il territorio nazionale, la creazione e lo sviluppo di micro e piccole imprese a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile.
A seguito delle disposizioni previste dal decreto-legge n. 34/2019 e della legge n. 160/2019, con Decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, 4 dicembre 2020, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 21 del 27 gennaio 2021, è stata definita la nuova disciplina attuativa in un’ottica di maggiore efficacia dell’intervento.
A chi si rivolge l’incentivo
Il bonus è destinato a micro e piccole imprese costituite da non più di 60 (sessanta) mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione e in cui la compagine societaria sia composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti di età compresa tra i 18 ed i 35 anni ovvero da donne.
Possono accedere anche le persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa purché esse facciano pervenire la documentazione necessaria a comprovarne l’avvenuta costituzione entro i termini indicati nella comunicazione di ammissione alle agevolazioni.
Cosa si può finanziare
L’incentivo ammette iniziative, realizzabili su tutto il territorio nazionale, promosse nei seguenti settori:
- produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli;
- fornitura di servizi alle imprese e alle persone ivi compresi quelli afferenti all’innovazione sociale;
- commercio di beni e servizi;
- turismo ivi incluse le attività turistico-culturali finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, nonché’ le attività volte al miglioramento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza.
I programmi di investimento proposti dalle imprese costituite da non più di 36 mesi possono prevedere spese ammissibili non superiori a euro 1.500.000; nell’ambito del predetto massimale può rientrare, altresì, un importo a copertura delle esigenze di capitale circolante (da giustificare nel piano di impresa e utilizzabile ai fini del pagamento di materie prime, servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa e godimento di beni di terzi), nel limite del 20% delle spese di investimento.
Per le imprese costituite da più di 36 mesi e da non più di 60 mesi, l’importo delle spese ammissibili non può essere superiore a euro 3.000.000.
I programmi dovranno essere realizzati entro ventiquattro mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.
Termini e modalità di presentazione delle istanze
Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello, secondo quanto stabilito dall’articolo 5 del decreto legislativo n.123/1998.
I termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazioni sono definiti dalla circolare n. 117378 dell’8 aprile 2021.
Con circolare n. 135072 del 20 aprile 2021 si rettifica parzialmente la circolare n. 117378 dell’8 aprile 2021 con l’introduzione del nuovo Allegato 1 – “Criteri e parametri di valutazione e punteggi” – recante le corrette specificazioni di valutazione dei piani di impresa, che sostituisce lo stesso di cui alla circolare 8 aprile 2021, n. 117378. Resta fermo tutto quanto previsto dalla circolare 8 aprile 2021, n. 117378.
Agevolazioni
Le agevolazioni assumono la forma di finanziamento agevolato, a tasso zero, della durata massima di dieci anni, e di contributo a fondo perduto, per un importo complessivamente non superiore al 90% della spesa ammissibile.
Per le imprese costituite da non più di 36 mesi, il contributo a fondo perduto è riconosciuto, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, in misura pari al 20% delle spese relative a macchinari, impianti ed attrezzature, programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, brevetti e licenze d’uso.
Per le imprese costituite da non più di 60 mesi, il contributo a fondo perduto è riconosciuto, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, in misura pari al 15% delle spese relative a macchinari, impianti ed attrezzature, programmi informatici, brevetti, licenze e marchi.
In caso di esaurimento delle risorse finanziarie destinate al contributo a fondo perduto, le agevolazioni sono concesse nella sola forma di finanziamento agevolato.
Al fine di fornire un ulteriore sostegno alle imprese di più recente costituzione la misura prevede inoltre l’offerta di servizi di tutoraggio.
Modalità di erogazione
Le agevolazioni sono erogate per stati avanzamento lavori (SAL) in non più di 5 quote, comprensive dell’ultima a saldo. Al fine di favorire maggiormente la sostenibilità finanziaria dei programmi di investimento, l’erogazione delle singole quote può avvenire a fronte della presentazione di titoli di spesa anche non quietanzati, purché nei limiti del 20% per cento delle agevolazioni concesse nel caso del I SAL e del 30% per cento per i SAL successivi al primo. Resta fermo che per ogni quota diversa dalla prima l’impresa è tenuta alla dimostrazione dell’effettivo pagamento, mediante esibizione delle relative quietanze, dei titoli di spesa presentati ai fini dell’erogazione precedente.
In alternativa alle modalità di erogazione sopra indicate, le singole erogazioni possono essere corrisposte sulla base di fatture di acquisto non quietanzate purché vincolate ad un contratto di conto corrente di cui alla convenzione già stipulata tra il Ministero, il Soggetto gestore e l’Associazione Bancaria Italiana, in grado di garantire il pagamento ai fornitori dei beni agevolati in tempi celeri.
È, inoltre, prevista la possibilità per l’impresa di richiedere, previa presentazione di fideiussione bancaria, l’erogazione di una prima quota di agevolazione, non superiore al 40 per cento dell’importo complessivo delle agevolazioni concesse, a titolo di anticipazione.
Operativo il Fondo Impresa Donna
Il Ministro Giancarlo Giorgetti ha firmato il decreto interministeriale che rende operativo il Fondo Impresa Donna che mira a rafforzare gli investimenti e i servizi a sostegno dell’imprenditorialità femminile.
L’obiettivo della misura è quello di incentivare la partecipazione delle donne al mondo delle imprese, supportando le loro competenze e creatività per l’avvio di nuove attività imprenditoriali e la realizzazione di progetti innovativi, attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.
Il Fondo Impresa Donna è istituito con un finanziamento iniziale di 40 milioni di euro, ai quali si aggiungeranno le risorse Pnrr, 400 milioni, destinate all’imprenditoria femminile. Il progetto costituisce un intervento cardine inserito tra le linee di intervento del Ministero dello sviluppo economico nel Piano nazionale di Ripresa e Resilienza nell’ambito della missione “Inclusione e coesione”.
Con l’attuazione della misura a sostegno dell’imprenditoria femminile, il Mise raggiunge un altro obiettivo del PNRR nei tempi stabiliti dal cronoprogramma, come già avvenuto per i bandi IPCEI sui progetti strategici altamente tecnologici nei settori delle batterie e dei semiconduttori, mentre è già stata avviata la riforma della proprietà industriale.
Il decreto interministeriale è stato firmato anche dal Ministro dell’economia e delle finanze e dal Ministro per le pari opportunità e la famiglia. Sarà quindi inviato alla Corte dei Conti per la registrazione.
Articolo originariamente pubblicato il 12 Apr 2022