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Imprenditoria, via a Start Attractor: “Non è un semplice incubatore”

Il progetto dell’Università di Pisa: attrarre competenze e capitali per le startup aprendo le porte alle aziende. Board di consiglieri internazionali per valutare e promuovere i progetti più promettenti

Pubblicato il 26 Giu 2023

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Per stimolare l’unione tra ricerca scientifica e industria in Italia – ma con uno sguardo internazionale – scende in pista l’Università di Pisa con Start Attractor, l’iniziativa annunciata nella prima giornata dell’evento Converging Skills, in corso preso l’ateneo toscano. Start Attractor è “più di un incubatore” per startup, come ha affermato il rettore Riccardo Zucchi: è il primo attrattore di competenze e capitali per imprese innovative in una università italiana.

Sarà, ha detto Zucchi alla platea di imprenditori e finanziatori, di ricercatori e startupper, “un punto di accesso per il mondo imprenditoriale a tutto quello che l’Università può offrire loro, agevolando la ricerca, la formazione continua, il reclutamento, il sostegno all’accoglienza di nuove tecnologie”.

Start Attractor, convergenza tra università e industria

Con questo dialogo tra ricerca e industria l’ateneo pisano vuole diventare un motore di sviluppo per il territorio locale e nazionale. La convergenza di discipline e tecnologie, il rapporto tra ricerca e industrie, la collaborazione iniziale tra startup e investitori, la cooperazione tra imprese anziché concorrenza sono forze positive per la crescita sociale, culturale ed economica.

L’iniziativa fa parte di una strategia più ampia dell’Università di Pisa, chiamata “le quattro E”: educate, explore, execute, exit (educare, sperimentare, eseguire e uscire). “Mentre le prime due fasi sono quelle tradizionali dell’università, le ultime due avverranno proprio grazie a Start Attractor”, ha affermato il prorettore vicario Giuseppe Iannaccone. “Perché Start Attractor selezionerà le giovani aziende più innovative, ne promuoverà la crescita con azioni di mentoring e di reclutamento, e le porterà a maturazione. Allo stesso tempo, promuoverà il networking con gli investitori e con le grandi aziende e aiuterà queste ultime a innovare”.

Un board internazionale e sede “digitale”

Start Attractor sarà anche l’unica struttura di questo tipo, in Italia, ad avere un board di consiglieri internazionali, 4-6 esperti di chiara fama, con il quale saranno valutati e promossi i progetti più promettenti. E non avrà una sede fisica per le aziende, ma fornirà servizi ad alto valore aggiunto sia manageriali, che finanziari che tecnologici.

L’idea, ha precisato Corrado Priami, delegato per la valorizzazione della ricerca e per le nuove iniziative imprenditoriali dell’università pisana, “è di valorizzare le eccellenze dell’area pisana e al tempo stesso attrarne da ogni parte del mondo promuovendo l’impiego qualificato di giovani talenti e favorendo lo sviluppo di giovani imprese di successo”.

La struttura avrà un costo di gestione stimato in circa un milione di euro all’anno, ma l’obiettivo è di renderla presto autosostenibile in modo da permettere investimenti decrescenti da parte dei partner.

La partenza di Start Attractor è prevista nel corso del 2024. “Crediamo molto in Start Attractor, – hai detto Priami – ma l’università non può fare tutto da sola. Da adesso cerchiamo attivamente partner che credano nel progetto e vogliano incamminarsi per questa strada con noi”.

L’evento Converging Skills, in corso fino al 29 giugno prossimo nel palazzo della Sapienza dell’Università di Pisa e aperto al pubblico, riunisce ottanta relatori, tutti nomi di rilievo nel mondo delle startup e della finanza, dell’industria e della ricerca scientifica, del trasferimento tecnologico e dell’open innovation.

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