Nel decennio 2012-2022, le imprese digitali (iscritte al Registro Imprese in uno dei seguenti settori: e-commerce, servizi internet, elaborazione dati, produzione software) sono cresciute di +42.075 unità da 104mila unità a 146mila unità, con un incremento pari al +40,2% rispetto al numero di imprese iscritte nel 2012. Il peso relativo di queste imprese sul totale imprese in Italia passa dall’1,7% del 2012 al 2,4% nel 2022. Nell’ultimo biennio, la velocità di crescita delle imprese digitali ha avuto un’impennata: se nel periodo 2012-2020, la crescita viaggiava a circa +3.400 imprese l’anno, nel biennio 2020- 2022 si è passati a +7.500 imprese all’anno.
E’ quanto emerge dal report “2012-2021: dieci anni di imprese digitali in Italia” (SCARICA QUI IL REPORT), illustrato nel corso della conferenza stampa di presentazione della 10ª edizione di DigitalMeet e realizzato da Paolo Gubitta dell’Università di Padova in collaborazione con gli analisti di InfoCamere. Lo studio ha indagato sull’evoluzione delle imprese digitali, la loro distribuzione territoriale, l’esplosione di alcune professioni (+204% addetti nel settore e-commerce). Sintesi di un decennio per analizzare come il digitale sta riducendo il Paese dove il Sud nel periodo 2012 – 2022 recupera una parte del ritardo e vede il comparto cresciuto in particolare in Campania, al primo posto con +72%, seguita dalla Lombardia, con +42,7%, e al terzo posto il Lazio, con il +36%.
Un patrimonio di resilienza per il Paese
La vertiginosa crescita del numero di imprese digitali in Italia si è verificato nonostante tutto: nonostante la crisi del debito sovrano (2011-2012) che ha colpito i Paesi della zona euro e in particolar modo l’Italia; nonostante la pandemia da Covid19, scoppiata nel 2020, che ha investito il mondo intero. E allora? La trasformazione digitale, di cui le imprese digitali sono diretta espressione, ha permesso al nostro Paese di affrontare con maggiore adeguatezza le crisi del decennio, rendendo il Paese più resiliente.
Dal Sud la vera sorpresa
La Lombardia rimane la regione con il maggior numero di imprese digitali (31.263 unità, +42,7% nel decennio) e il Lazio è la seconda (18.634 unità, +36% nel decennio). Ma la vera sorpresa è il Sud del nostro Paese (SCARICA QUI L’APPROFONDIMENTO SULLE IMPRESE DIGITALI NEL SUD). L’area Sud e Isole recupera una parte del ritardo in termini di numero di imprese e in Campania si compie un exploit: da 8.396 imprese a 14.456 imprese, con un incremento del +72% nel corso del decennio.
La crescita «vertiginosa» di imprese digitali in Campania, e più in generale al Sud del Paese, è interessante per due ragioni. Le imprese digitali permettono alle aree meno vocate alla manifattura di poter avere traiettorie di sviluppo imprenditoriale interessanti, grazie al fatto che queste imprese hanno bisogno di minori investimenti in capitale fisico rispetto a quelle manifatturiere. Le imprese digitali sono, per loro natura, ad elevato impiego di capitale umano qualificato e, pertanto, sono un ottimo attrattore di cervelli e possono essere usate come leva per bloccare l’emorragia di persone qualificate e addirittura per attrarne da fuori territorio.
Cambiamenti asimmetrici nel settore
All’interno del quadro generale di crescita, si registrano alcuni movimenti asimmetrici nei comparti. Il comparto della produzione software rimane il più consistente (54.297 imprese nel 2022, +25% rispetto al 2012), mentre quello dei servizi internet si contrare (da 9.803 nel 2012 a 8.441 nel 2022; -14% nel decennio). Le imprese di e-commerce decollano, passando da 9.180 imprese nel 2012 a 34.610 nel 2022 (+277%): sono le imprese al servizio della trasformazione digitale dei comportamenti della popolazione italiana, spinta anche dalla pandemia del 2020.
I tre filoni di DigitalMeet
Il report, come detto, è stato illustrato nel corso della presentazione della 10ª edizione di DigitalMeet, il più grande festival italiano su alfabetizzazione digitale per cittadini e imprese, organizzato da Fondazione Comunica e I-Center Tag. Dal 18 al 23 ottobre un ricco palinsesto di eventi animerà questa speciale edizione del Festival con eventi, workshop, alfabetizzazione, tavole rotonde che si snoderanno, in presenza e da remoto, in tutta Italia lungo tre principali filoni tematici. Il primo sarà il grande tema de “la salute e il digitale”, la telemedicina che favorisce le diagnosi e allunga la vita, la tecnologia che aiuta chi è solo a vivere meglio, l’uomo che governa con consapevolezza, grazie all’alfabetizzazione, le grandi opportunità dell’hi-tech, fino alla neuroriabilitazione e la digiFarma4.0. Altro grande tema sarà “il digitale e l’energia”, come le comunità energetiche grazie al digitale possono costituire un’evoluzione sostenibile dal punto di vista ambientale, energetico e geopolitico; infine il digitale per la sostenibilità e il contenimento dei costi dell’energia. Terzo filone di eventi dedicato a “digitale e quotidianità”, dai social alla domotica, dalle auto intelligenti al computer quantico, dalle smart city al gaming; non mancheranno infine Industria 4.0, il metaverso e il fashion, le sfide dello sport, della cultura e del turismo.