L’INIZIATIVA

Imprese digitali, in Italia via a un nuovo fondo da 50 milioni



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Italian Founders Fund è sostenuto da venture capitalist che puntano a finalizzare 25 operazioni in grado di aumentare il livello di innovazione del sistema Paese. Già realizzati i due primi investimenti a sostegno delle startup JetHR e Glaut

Pubblicato il 10 giu 2024



Italian Founders Fund team_L to R_ Ascanio Orombelli, Monica Conti, Lorenzo Franzi and Alessandra Santi

Nasce in Italia, per iniziativa di “numerosi imprenditori italiani di diverse generazioni”, un fondo di venture capital da 50 milioni di euro per sostenere le nuove imprese digitali. Italian Founders Fund (Iff), che gode anche dell’appoggio di una ventina di family office e di alcuni professionisti dell’ecosistema italiano, si pone l’obiettivo di “potenziare la prossima generazione di talenti eccezionali e l’innovazione digitale in Italia”. Il fondo ha una raccolta già realizzata di oltre 50 milioni di capitali interamente privati e un target a 60 milioni.

L’iniziativa è nata all’interno di Koinos Capital Sgr e si pone l’obiettivo di finalizzare 25 operazioni nell’arco della sua durata, con investimenti per singola società di valore compreso tra 500 mila e 1,5 milioni di euro e possibilità di ulteriori 2,5 milioni in round successivi. Il fondo, spiega la nota, “già in fase di fundraising” ha finalizzato i primi due investimenti già annunciati in realtà innovative come JetHR, tech company nata per abbattere la burocrazia legata alla gestione del personale, e Glaut, attiva nel settore delle ricerche e dei sondaggi di mercato mediante intelligenza artificiale.

Focus su startup innovative di fondatori italiani

Il fondo nasce come risposta diretta al desiderio della comunità dei fondatori italiani di mettere l’Italia sulla mappa dei migliori posti in Europa per aprire una società. La strategia di investimento di Italian Founders Fund si concentra sull’essere l’investitore principale nei round pre-seed e seed di startup innovative guidate da fondatori italiani, sia che operino in Italia che all’estero, potendo anche puntare su startup straniere interessate ad entrare nel mercato italiano.

Un nuovo capitolo del venture capital italiano

Iff è guidata da Lorenzo Franzi, già partner di Global Founders Capital. “È iniziato un nuovo capitolo per l’ecosistema del venture capital italiano – commenta Franzi -. Abbiamo portato a bordo oltre 100 fondatori, tra cui figure chiave del settore imprenditoriale e dell’innovazione italiano, e abbiamo anche rappresentanti della comunità di imprenditori/investitori già consolidata. Questo ci permette di creare un sistema realmente integrato in grado di promuovere e sostenere il promettente ecosistema italiano sia a livello nazionale che globale. Siamo convinti che unendo le ambizioni e i talenti del Paese, contribuiremo a plasmare in meglio la nostra economia futura”.

“Grazie al background e al network dei nostri fondatori-investitori, puntiamo a far emergere e crescere progetti promettenti, trasformando il potenziale non sfruttato in aziende capaci di generare valore, cambiamento e posti di lavoro. Credo che questo sia un significativo segnale di maturità per l’ecosistema digitale italiano, come già visto in altri Paesi dove la presenza di fondi VC alimentati da capitali privati e dall’esperienza di fondatori di successo è un chiaro indice di un ecosistema in maturazione e in crescita”.

Un approccio collaborativo

Il fondo si distingue nella penisola per il suo approccio comunitario e collaborativo. All’interno dell’Iff, gli investitori fondatori partecipano attivamente al processo di identificazione delle opportunità di investimento e alla loro analisi, consentendo al team di investimento di acquisire una comprensione ancora più profonda del settore e delle sfide affrontate dalle aziende target.
Diventando il principale network di investimento per gli ambiziosi fondatori italiani, l’Iff fungerà da porta d’accesso privilegiata per i fondi internazionali che desiderano investire in Italia, facilitando il co-investimento fin dalle prime fasi.

Già conclusi i primi due investimenti

Fin dall’inizio della sua fase di raccolta fondi, l’iniziativa ha registrato un notevole interesse, consentendo al fondo di finalizzare rapidamente i suoi primi due investimenti. Il primo investimento annunciato è quello in Jet HR, un’azienda tecnologica che si occupa di eliminare la burocrazia della gestione delle risorse umane. Questo investimento ha segnato il più grande pre-seed round in Italia, con Iff che ha co-investito insieme a Exor Ventures. E sta dando i suoi frutti: in pochi mesi dal lancio ufficiale, JetHR ha già raggiunto 1 milione di euro di fatturato ricorrente annuo, posizionandosi tra il primo 10% delle startup Software as a Service al mondo nel confronto della rapida crescita.

Il secondo investimento di Iff è stato effettuato in Glaut, che mira a migliorare il settore delle ricerche di mercato e dei sondaggi utilizzando l’intelligenza artificiale. Il round di Glaut ha visto la partecipazione di diversi fondi e angels internazionali. Oltre a queste operazioni concluse, tre nuove transazioni sono attualmente in fase di finalizzazione.

Sostegno da da tutti i fondatori italiani di successo

“Molti VC sostengono che c’è più valore del semplice denaro, ma troppo spesso i fondatori vengono lasciati a corto di valore – spiega Marco Ogliengo, fondatore e ceo di Jet HR -. Iff è unico, tuttavia, perché è sostenuto praticamente da tutti i fondatori italiani di successo, e i partner sono fondatori stessi. Si tratta di una rete molto potente, che consente un accesso migliore rispetto a qualsiasi altro VC in Italia”.

“Questo tipo di fondi founder-led è già prevalente nei mercati in cui l’innovazione è in prima linea nelle politiche di sviluppo industriale – conclude Marco Morgese, ceo della società di gestione Koinos Capital Sgr -. Li vediamo negli Stati Uniti con Founders Fund, che esiste da quasi 20 anni, e in Europa dove 10x founders opera in Germania, Galion.exe in Francia, ByFounders in Scandinavia e Dutch Founders Fund nei Paesi Bassi. Dato il ruolo cruciale dell’innovazione nello sviluppo industriale del Paese, il progetto Iff rappresenta la naturale evoluzione di Koinos. Siamo passati da un fondo di private equity a sostegno delle piccole e medie imprese italiane a una piattaforma multi-asset che comprende sia il private equity che il venture capital, il tutto mantenendo un forte spirito imprenditoriale”.

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