Nell’Ue vi sono circa 24 milioni di imprese, di cui circa l’80% è rappresentato da società a responsabilità limitata. Queste ultime sono, per il 98-99% circa, Pmi (dati Commissione Ue). In questo quadro la Commissione europea ha pubblicato una proposta di direttiva sull’uso degli strumenti e dei processi digitali per le società di capitali.
La proposta introduce la possibilità di costituzione delle società interamente online, ma non esclude l’intervento notarile. La necessità dei controlli di legalità infatti resta, e anzi aumenta, nell’anonimo mondo telematico. Secondo Federnotai la direttiva aprirebbe un grande spazio di rinnovato servizio pubblico notarile sulle reti telematiche, dove sarà possibile certificare a distanza, con forme video di immutata sicurezza, l’identità e la capacità del cliente e propone la sperimentazione di un atto notarile multimediale, cioè un atto capace di divenire contenitore di nuovi servizi e utilità nell’interesse dei cittadini e delle amministrazioni, in tempo reale e con la tradizionale certezza.
Il notaio con il suo ruolo di “sportello unico” e gatekeeper pubblico rimane centrale nella visione dell’Ue. L’affidabilità dei Registri delle Imprese nei Paesi i cui dati principali sono controllati nella loro legalità dal notaio prima di esservi immessi, ne esce confermata.
“L’atto notarile sarà ancor di più un contenitore multi dati e interattivo, pur nella immodificabilità di alcuni elementi – dice Giovanni Liotta, presidente di Federnotai – Dobbiamo implementare la sperimentazione di un “video” atto, di un atto con identificazione biometrica o atto digitale a distanza sempre tramite sistemi video. O ancora la possibilità di testare un atto notarile direttamente su piattaforma informatica a distanza, come per gli acquisti di beni di consumo su una piattaforma web ma con l’intervento notarile. Il che, molto probabilmente, renderà opportuno modificare il codice civile nelle norme sull’invalidità del contratto; di prevedere nuove ipotesi di errore “sulla tecnologia e sui suoi effetti” o di annullabilità per dolo informatico”.
Nella proposta al vaglio dell’Ue si specifica che al fine di contrastare le frodi e la manomissione dei dati delle società e di fornire garanzie dell’affidabilità e dell’attendibilità dei documenti e delle informazioni contenuti nei registri nazionali, le disposizioni riguardanti la registrazione online delle società e delle loro succursali dovrebbero prevedere anche controlli dell’identità e della capacità giuridica delle persone che intendono costituire una società o una succursale.
Si parla della possibilità di includere, tra l’altro, verifiche mediante videoconferenza o altri strumenti online che permettano un collegamento audio-video in tempo reale. Gli Stati membri dovrebbero pertanto poter richiedere la partecipazione di notai (o di autorità pubbliche di controllo e, in taluni casi anche di altri soggetti) alla procedura di registrazione online senza che ciò impedisca tuttavia di espletare online tutta la procedura di registrazione.