Nuove e migliorate piattaforme e soluzioni Compute, “progettate appositamente per aiutare i clienti a sfruttare tutti i dati aziendali al fine di indirizzare i risultati del business, ad esempio attraverso l’accelerazione del processo decisionale, il miglioramento dell’efficienza operativa e la monetizzazione diretta dei contenuti”. Ad annunciarlo è HP.
“Gartner – si legge nella nota di HP – ha previsto che nel 2015 saranno utilizzati 4,9 miliardi di dispositivi connessi, fino al 30% in più del 2014 e raggiungeranno i 25 miliardi nel 2020. Ciò causerà un esponenziale aumento della quantità di dati, ognuno dei quali avrà un preciso valore per il business. Per questo, l’industria sta assistendo all’emergere di nuove tecnologie e architetture, dalle piattaforme di database e analisi dei dati open source ai database in-memory, pensate per estrarre valore dai dati e fornire risultati di business”.
Le nuove piattaforme Compute di HP – si legge in una ntoa dell’azienda – sono state adattate ai requisiti specifici di questi carichi di lavoro data-intensive. Le piattaforme sono costruite appositamente per una serie di tecnologie e applicazioni emergenti, tra cui mass content storage , block e file storage, l’analisi dei dati non strutturata in tempo reale, nonché i tradizionali database transazionali.
I nuovi server e soluzioni comprendono HP Apollo 2000, la famiglia HP Apollo 4000 Systems, Big Data Reference Architecture, HP Integrity Superdome X e HP ProLiant DL580, DL560 e BL660c. “Questi server – spiegano da HP – sono progettati per ottimizzare la capacità e la scalabilità delle prestazioni, la flessibilità e l’efficienza dei consumi tramite caratteristiche uniche che risolvono i problemi di spazio, alimentazione e raffreddamento del data center”.
“Il volume, la velocità e la varietà dei dati, in costante crescita, hanno esteso le tecnologie server tradizionali oltre i loro limiti: è pertanto necessaria una serie di piattaforme di computing appositamente progettate per estrarre il massimo valore dai dati – afferma Alain Andreoli, senior vicepresident e general manager, servers business unit di HP – HP sta innovando il design del suo ampio portfolio Compute per allinearlo alle specifiche esigenze dei carichi di lavoro, al fine di aiutare i clienti a ottenere risultati di business importanti sfruttando i dati con modalità che in passato erano impossibili”.
“HP – prosegue il comunicato – propone una gamma completa di piattaforme e soluzioni che permettono a ogni cliente, dalle piccole imprese alle grandi aziende globali, di sfruttare i dati per estrarne un valore. Grazie all’ampiezza del portfolio i clienti possono scegliere il server ottimale per soddisfare i loro requisiti applicativi, commisurandoli agli obiettivi di crescita e senza over-provisioning. Il valore delle soluzioni è incrementato dai servizi tecnologici HP, nonché da un ampio ecosistema di soluzioni e servizi dei partner”.