Bonifici, pagamento di tasse e bollette, ricarica del cellulare,
compravendita di titoli, movimenti ed estratto conto: tutto a
portata di “click”. Per quasi una famiglia italiana su due
operare con la propria banca diventa sempre più facile e veloce
grazie a internet, telefono e cellulare. Sono infatti oltre 14,5
milioni con un incremento dell’8,6% nel 2008 rispetto all’anno
precedente, infatti, i conti correnti abilitati ad almeno uno dei
canali alternativi allo sportello tradizionale: Internet, Phone e
Mobile banking. In pratica, è abilitata quasi la metà dei conti
correnti (il 46%) e nel 72% dei casi questi conti sono attivi e
utilizzati più di una volta alla settimana.
È la fotografia scattata dal sesto rapporto “La multicanalità
delle banche” condotto dall’Osservatorio e-Committee dell’Abi
su un campione di 363 banche e presentato oggi a Roma nel corso del
convegno Abi “Carte 2009” al quale hanno partecipato, tra gli
altri, il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, e il
vice direttore generale di Banca d’Italia, Giovanni Carosio.
L’Abi rileva che con quasi 13,2 milioni di conti correnti
abilitati ad operare online (il 42% del totale dei conti correnti
delle famiglie) e un incremento del 7,5% rispetto al 2007, Internet
si conferma anche per il 2008 il canale “preferito” dai clienti
delle banche italiane, oltre che il più usato con quasi 9 milioni
di conti attivi. Ogni conto effettua in media 1,3 accessi a
settimana pari circa 71 l’anno (contro i 51 del 2007), con una
crescita complessiva del 57%. Anche quest’anno – con 1,3 miliardi
di informazioni su saldo, movimenti e condizioni di conto corrente
richieste alle banche – la consultazione dell’estratto conto è
l’operazione più “cliccata”, con una media di quasi tre
volte a settimana. Al secondo posto, invece, si confermano i
bonifici: nel 2008 ne sono stati fatti 42,6 milioni via internet,
pari al 30% del totale, per un valore complessivo di oltre 81,3
miliardi di euro. Seguono i pagamenti online con oltre 23,8 milioni
di operazioni, le ricariche del cellulare (oltre 15,2 milioni) e le
ricariche delle carte prepagate (2,7 milioni).
Per quanto riguarda il Phone banking, i conti abilitati al phone
banking sono 9,3 milioni, pari al 31% del totale dei conti correnti
delle famiglie, con una lieve flessione rispetto al 2007, probabile
riflesso di assestamenti dell’offerta commerciale e del
consolidamento della “mobilità” degli utenti telefonici. Di
questi, i conti che operano con la “banca telefonica” sono
cresciuti del 14% arrivando a quota 3,8 milioni e facendo
registrare oltre 40,6 milioni di contatti nel 2008 (in media un
accesso al mese per ogni conto attivo sul canale). Nella gran parte
dei casi, il cliente usa il telefono per chiedere informazioni sul
proprio conto corrente (oltre 32,2 milioni di richieste, di cui
oltre 16 milioni via IVR e 15 milioni via operatore) o
sull’attività di trading (circa 17,6 milioni di richieste). Nel
2008, via telefono sono state fatte circa 700 mila operazioni in
borsa per un valore complessivo di circa 4 miliardi di euro, e
quasi 80 mila pagamenti , il 50% in più rispetto al 2007.
Nel 2008 i conti attivi via “telefonino” (il cosiddetto mobile
banking) sono 3,4 milioni, mentre quelli abilitati ad operare sul
canale sono 4,8 milioni, pari al 15% del totale dei conti correnti
delle famiglie. Ad una sostanziale crescita dei conti attivi, più
che raddoppiati rispetto al 2007 ha corrisposto una lieve flessione
di quelli abilitati: in pratica solo i clienti che usano il
servizio hanno mantenuto la possibilità di fare operazioni col
Mobile Banking. I servizi più diffusi via cellulare sono le
richieste di informazioni (circa 8 milioni, quasi 500 mila delle
quali relative alle operazioni di trading) e quelli cosiddetti
“di allerta” (oltre 19 milioni). Le ricariche telefoniche (1,9
milioni) e i bonifici (circa 230 mila) tra le operazioni effettuate
più spesso col cellulare.
Infine il Trading online. Secondo l’Abi nel 2008, i conti
abilitati alla compravendita di titoli via internet hanno superato
i 4 milioni, con un aumento del 22% rispetto al 2007, anche grazie
alla crescita dell’Home Banking che ha fatto da traino al
rilancio del Trading online. Per quanto riguarda l’operatività,
la situazione incerta dei mercati azionari e dei derivati connessa
alla crisi internazionale ha determinato una significativa
contrazione dei conti utilizzati per comprare e vendere titoli
(quelli attivi sono passati dall’85% al 47%, con una diminuzione
di quasi un milione di conti). E tuttavia, le operazioni di
investimento sono complessivamente aumentate passando da 14 milioni
nel 2007 a oltre 19 milioni nel 2008, con un aumento più
consistente soprattutto dell’attività di trading azionario che
è cresciuta anche in termini di valore, passando da 43 miliardi di
euro a più di 54 miliardi nel 2008. Rimane stabile, invece, il
trading obbligazionario.