SOSTENIBILITA'

In Italia si apre la sfida smart building, recepita la direttiva Ue

Il Cdm approva in via definitiva le nuove norme europee: sprint alla diffusione di tecnologie Ict per garantire la sicurezza degli edifici e prestazioni energetiche a basso impatto ambientale

Pubblicato il 09 Giu 2020

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L’Italia entra in campo nella partita degli edifici sostenibili. Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per gli Affari europei Vincenzo Amendola e di quello dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, ha approvato in via definita il decreto legislativo che recepisce la direttiva (UE) 2018/844 del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia e la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica.

Le nuove norme mirano ad accelerare la ristrutturazione economicamente efficiente degli edifici esistenti, ad integrare le strategie di ristrutturazione a lungo termine nel settore dell’edilizia per favorire la mobilitazione di risorse economiche nonché ad accelerare  la realizzazione di edifici a emissioni zero entro il 2050. Si punta a promuovere l’uso delle tecnologie informatiche e intelligenti (Ict) per garantire agli edifici di operare e consumare in maniera quanto più efficiente e dare un impulso alla mobilità elettrica, con l’integrazione delle infrastrutture di ricarica negli edifici.

Più in particolare, la direttiva promuove l’installazione di sistemi di automazione e controllo degli impianti tecnologici presenti negli edifici (domotica), anche come alternativa efficiente ai controlli fisici, favorisce lo sviluppo infrastrutturale della rete di ricarica nel settore della mobilità elettrica, e prevede l’introduzione di un indicatore del livello di “prontezza” dell’edificio all’utilizzo di tecnologie smart, da affiancare alla già esistente classificazione dell’edificio operata sulla base della prestazione energetica.

Infine, per quanto riguarda lo sviluppo di infrastrutture per la mobilità elettrica, sono introdotti dei requisiti da rispettare nelle nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni importanti, prevedendo in particolare l’istallazione di un numero minimo di punti di ricarica o la loro predisposizione.

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