Giro d’affari aumentato del 52% a 5,84 miliardi di dollari, profitti raddoppiati da 706 milioni a 1,56 miliardi e utili per azione a 79 centesimi contro i 68 attesi dagli analisti. Sono questi i numeri dell’ultimo trimestre 2015 di Facebook, che è riuscita a contenere anche l’aumento dei costi (+20% rispetto allo stesso periodo 2014) dopo che da gennaio a settembre il rialzo era stato del 70-80% ogni trimestre. La compagnia ha inoltre reso noto che negli ultimi 12 mesi è salito (+20%) anche il prezzo delle “inserzioni” pagate sulla sua principale piattaforma di news. Numeri che si accompagnano alla crescita inarrestabile degli utenti, passati da 1,55 miliardi di persone con almeno un accesso al mese a 1,59 miliardi.
Sull’onda dei risultati annunciati, il titolo di Facebook, quotato sul listino Nasdaq, è schizzato dai 94 dollari per azione di ieri ai 106 attorno ai quali sta oscillando in queste ore. Si tratta della prima volta da luglio che la compagnia torna sopra l’asticella dei 100 dollari, la stessa sotto la quale Apple è invece scesa dopo l’annuncio degli ultimi risultati economici.
I due colossi stanno infatti vivendo situazioni quasi opposte. Apple resta aggrappata ad un iPhone che mostra per la prima volta qualche segnale di crisi e che, per ammissione di Tim Cook, potrebbe vivere nei primi 3 mesi del 2016 il primo calo di vendite dal 2007. Mentre Facebook sta da tempo puntando su servizi diversificati, come quello sulle news (Instant Articles e Notify) o il business social network in rampa di lancio, e ha in cantiere alcuni progetti che potrebbe spingere ulteriormente la crescita del gruppo: da quello sulla realtà virtuale, che quest’anno porterà negli store gli Oculus Rift, a quello su una possibile integrazione con Whatsapp, che nel frattempo sta studiando nuove funzionalità per gli utenti come l’invio di documenti pdf e altri.