Promuovere un uso responsabile della tecnologia, favorire il concetto di inclusione e, al tempo stesso, offrire un accesso equo all’interno di un’economia digitale globale. Sono questi gli obiettivi a cui mira la nuova collaborazione stretta in questi giorni fra Cisco e l’Ocse, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico.
La tech company e il Centro per il benessere, l’inclusione, la sostenibilità e le pari opportunità (Wise) dell’Ocse hanno deciso di unire le forze per analizzare la natura complessa della trasformazione digitale e il suo ruolo di catalizzatore del progresso, ma anche di fonte di potenziali rischi per il benessere.
Piattaforma interattiva per la condivisione di esperienze
Nello specifico questa nuova collaborazione punta a creare una piattaforma digitale interattiva, dinamica e coinvolgente per la condivisione di esperienze, che contribuisca a sviluppare un quadro dettagliato di come le tecnologie digitali influenzino i diversi aspetti della nostra vita. Basata sul framework di riferimento dell’Ocse per il benessere, la piattaforma raccoglierà nuove statistiche e le opinioni delle persone sul benessere digitale nel suo complesso, compreso l’impatto del divario digitale e le disuguaglianze nell’adozione e nell’uso delle tecnologie digitali.
Cisco e l’Ocse condurranno ricerche e creeranno un polo di conoscenza globale, acquisendo dati e ampliando le conoscenze sull’influenza della trasformazione digitale sui diversi aspetti della vita delle persone. Questa iniziativa segna un passo fondamentale nella comprensione del ruolo della tecnologia, in una definizione più ampia di benessere che copre 11 dimensioni chiave: istruzione e competenze, assistenza sanitaria, lavoro e guadagni, reddito e ricchezza, benessere soggettivo, comunità intelligenti – equilibrio vita-lavoro e connessioni sociali, sostenibilità ambientale, infrastrutture critiche, cybersicurezza, governance e impegno civico, situazione abitativa. La ricerca mira ad aiutare gli utenti a prendere decisioni informate, a mettere gli individui in condizione di navigare nel panorama digitale in modo responsabile e a promuovere un rapporto sano con le tecnologie emergenti.
La partnership prevede poi il lancio del “Digital Well-being Hub” nella seconda metà del 2024. A novembre, Cisco parteciperà al World Forum on Well-being dell’Ocse, iniziativa che affronta il valore degli approcci al benessere per migliorare la conoscenza, le competenze e la cooperazione tra i settori pubblico, privato e civile in un contesto di cambiamento della società.
Verso comunità sicure ed economie resilienti
“Non possiamo colmare il divario digitale da soli. I governi, l’industria, le istituzioni educative, le organizzazioni non profit e i leader delle collettività devono collaborare in modi nuovi per dare priorità al benessere collettivo per una vita digitale sana, prospera e sicura”, ha dichiarato Guy Diedrich, Senior Vice President e Global Innovation Officer di Cisco. “Non è un caso che le priorità e il Quadro di riferimento per il benessere dell’Ocse abbiano una risonanza così profonda. Questa partnership sfrutta l’esperienza collettiva di Cisco e dell’Ocse nella comprensione dei rischi e nella valorizzazione della digitalizzazione in tutti i settori verticali e industriali, per dare vita a comunità sicure e inclusive e a economie resilienti”.
Un passo avanti nell’analisi dell’interazione tecnologia-vita
“L’Ocse ha una lunga tradizione di lavoro a sostegno dei legislatori per comprendere meglio la trasformazione digitale e sviluppare politiche adeguate, contribuendo a plasmare un futuro digitale positivo”, aggiunge Romina Boarini, Direttore del Centro Wise dell’Ocse. “Il nostro primo rapporto, ‘La vita nell’era digitale’, ha evidenziato i vantaggi e le sfide della trasformazione digitale, dal miglioramento dell’accesso e della produttività a questioni come il divario digitale e le minacce alla sicurezza personale nella vita quotidiana e sul posto di lavoro. La nostra collaborazione con Cisco ci aiuta a compiere un ulteriore passo avanti nell’ampliamento delle nostre conoscenze sull’interazione tra tecnologia e vita, per arricchire la nostra comprensione del benessere nel regno digitale”.