Il manifatturiero italiano spinge sull’innovazione. Sono ben sette le aziende su dieci che affermano di aver avuto nel primo quadrimestre una crescita digitale da media ad alta, mentre tante iniziano a essere “attratte” dalle nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, che potrebbero “cambiare” sensibilmente il settore. Per sei imprenditori su dieci, in particolare, l’AI avrà un impatto positivo (solo per l’11% sarà negativo), l’11% già la utilizza, il 13% la introdurrà prossimamente e il 37% si sta già informando.
Ad affermarlo è l’Osservatorio Mecspe, la consueta ricerca che da 10 anni monitora l’andamento dell’industria manifatturiera italiana, realizzata in questa fase anche in vista dell’edizione barese della fiera di riferimento per la filiera organizzata da Senaf (Bari, 23-25 nov. ’23). Dai dati emerge che il primo quadrimestre 2023 è stato segnato sicuramente dalla difficoltà di reperimento delle risorse umane (per il 59%) e delle materie prime (40%), oltre che dall’aumento dei tassi di interesse, mentre per quanto riguarda l’andamento, per quasi tre quarti delle imprese i fatturati restano stabili o in crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e per il 75% il portafoglio ordini è considerato adeguato.
Innovazione e cultura green per una crescita strutturale
Sicuramente l’innovazione è uno degli aspetti principali per trasformare le aziende e renderle più moderne, ma per una crescita strutturale del settore questo è solo un tassello. Il report evidenzia infatti che, in futuro, sarà necessario proseguire anche sulla crescita delle risorse, tema oggi molto sentito dalle imprese, e sulla creazione di una cultura green che metta al centro le persone e la società in ottica Esg.
Sulla base dei dati emersi dall’Osservatorio si rende quindi necessario per le imprese diventare sempre più efficienti in modo da ottimizzare i costi, essere sostenibili economicamente e competitive a livello globale. Innovazione, formazione e sostenibilità sono pertanto i tre pilastri su cui agire: non a caso, Mecspe ha previsto un programma ricco di iniziative dedicate per promuovere i vantaggi di una cultura digitale e agevolare l’implementazione nei processi aziendali e produttivi.
Un esempio è il Villaggio Aidam – Associazione Italiana di Automazione Meccanica, un’area tecnologica e innovativa che rappresenta il comparto della meccatronica italiana, un’eccellenza a livello mondiale. Accanto ad esso, spazio anche alle giovani imprese -che rappresentano un indice di dinamicità del tessuto imprenditoriale del Paese- con l’iniziativa StartUp Factory: un’area su misura per favorire il networking tra startup innovative e tecnologiche e piccole, medie, grandi imprese.
Cresce il focus sulla formazione
L’attenzione crescente verso la digitalizzazione, quindi, porta con sé la necessità di acquisire nuove competenze e formare le risorse umane. Cosa fanno oggi le imprese per far crescere il bagaglio di competenze interne? Tra le azioni che hanno adottato o adotteranno, quasi sei aziende su dieci investono in corsi di aggiornamento e formazione per il personale già presente e quasi tre su dieci stanno puntando sui giovani stringendo accordi con Its, Ifts e università. Il tema dei giovani è infatti molto sentito dagli imprenditori, in quanto da un lato rispecchia un nuovo modello di industria più in linea con le aspettative della Gen Z, dall’altro è un bacino interessante da cui attingere risorse in parte già formate, come nel caso degli Its.
Per affrontare questa sfida, Mecspe e l’Its A. Cuccovillo Meccatronica Puglia porteranno in fiera per la seconda volta la Piazza Formazione 4.0, un punto d’incontro tra gli studenti e le aziende partner che metterà in luce l’importanza del legame tra imprese e formazione.
Cresce la sensibilità Esg, ma strada ancora lunga
Oltre all’innovazione e alla formazione, il tema che più di tutti sta crescendo, almeno sul fronte della sensibilità, è quello della sostenibilità. E qui si apre un capitolo importante: se le grandi aziende hanno una cultura green più sentita, anche per una questione di “obblighi”, qual è la fotografia tra le pmi? Su questo, secondo l’Osservatorio Mecspe, ci sono dei piccoli miglioramenti: il livello di conoscenza dei criteri Esg sale al 41% del campione (6 punti in più dell’ultima rilevazione), così come gli imprenditori che ritengono abbastanza o molto green la propria azienda, che arriva al 45% rispetto al 35% precedente. Ma la strada è ancora lunga e sarà necessario sensibilizzare gli imprenditori sui vantaggi diretti e indiretti di una cultura green più marcata, che si riflette positivamente su tutte le aree aziendali.
L’importanza di investire nella crescita delle risorse
“L’industria si conferma pilastro dell’economia italiana e gli imprenditori hanno capito l’importanza di continuare a investire in innovazione e nella crescita delle risorse con una formazione adeguata – dichiara Maruska Sabato, project manager di Mecspe – Soprattutto in questa fase dove si stanno affacciando nuove tecnologie come l’AI che potrebbero rivoluzionare il settore, ma che richiedono competenze specifiche e difficili da reperire sul mercato. Oggi Mecspe ha un compito importante: accompagnare gli imprenditori durante questo percorso di trasformazione digitale mettendo a loro disposizione non solo la parte espositiva, che resta importante, ma tutte le connessioni che si creano in fiera grazie alla presenza di associazioni di settore, aziende ed esperti. Una piattaforma completa dove le aziende possono scoprire le ultime soluzioni, toccarle con mano, condividere esperienze e apprendere le novità del settore”.
Compresi i vantaggi della digitalizzazione
“L’industria manifatturiera in Italia è sicuramente ai primi posti europei per tecnologia ed innovazione. Un risultato a cui ha senza dubbio contribuito l’automazione industriale, insieme alla personalizzazione delle soluzioni che solo le aziende italiane riescono a creare – afferma Michele Merola, presidente Aidam – Il piano Industria 4.0, oggi chiamato Transizione 4.0, ha rivoluzionato il nostro paese e il modo di produrre. Si trattava di un processo già in atto in numerose aziende italiane e il piano ha solo accelerato questa trasformazione grazie alla quale le aziende hanno compreso i vantaggi della digitalizzazione. Le sfide non sono finite, il nostro comparto, che serve praticamente tutto il mondo e le più svariate filiere, sta continuando ad innovare per mantenere l’eccellenza che ci viene riconosciuta come brand Italia”.
Innovazione e formazione sempre più a portata delle imprese
“Le imprese negli ultimi anni si stanno avvicinando sempre di più ai temi dell’innovazione e della formazione: è sempre più alta la consapevolezza che la qualità dei diplomati, dei supertecnici degli Its e soprattutto dei nostri laureati sia fondamentale per la crescita delle aziende – commenta Cesare de Palma, Presidente della Sezione Meccanica Elettrica ed Elettronica di Confindustria Bari Bat –. Mecspe ha restituito a Confindustria Bari Bat e alla sua Sezione Meccanica il ruolo di protagonista della storia industriale del nostro territorio, garantendo supporto alle pmi per la loro necessità d’innovazione e sviluppo tecnologico. È necessario avere un polo per il potenziamento dei programmi d’investimento e per supportare il sistema imprenditoriale e la ricerca accademica a sviluppare le attività di trasferimento tecnologico nella modalità più innovativa ed aggiornata, e questo avviene grazie al confronto e all’osmosi industriale che si sviluppa in fiera”.