Nasce a Torino il primo Digital Innovation Hub, a cui ne seguiranno una quindicina in tutta Italia, per la digitalizzazione delle imprese sulla base delle direttive del piano governativo Industria 4.0. Perché “il futuro delle nostre economie, regionali e nazionali, si gioca su questi temi”, ha spiegato il presidente dell’Unione Industriale di Torino, Dario Gallina, che ha tenuto a battesimo l’Hub. Una “rivoluzione”, come l’ha definita, che deve essere compresa da tutte le aziende, a cominciare da quelle medio-piccole “che sarà nostro compito andare a stanare”.
“Dobbiamo recuperare almeno 15 anni di ritardo rispetto a molti Paesi: è tempo che la leadership italiana metta questo tema al primo posto”, ha sottolineato Elio Catania, presidente di Confindustria Digitale. Senza la digitalizzazione, del resto, le imprese “sono destinate a perdere mercato, anche quelle piccole che invece magari credono ancora di salvarsi da sole”, ha aggiunto l’assessore all’Innovazione della Regione Piemonte, Giuseppina De Santis. “A loro mi appello – ha detto – perché si facciano aiutare, tenuto conto che almeno da 8 anni il Piemonte si muove in questo senso e che qui operano già importanti Competence Center, gangli di questo nuovo progetto, come il Politecnico, Torino wireless, l’Istituto Boella”.
“Non si tratta più di parlare di tecnologia – ha aggiunto Catania – ma del ridisegno dell’economia del Paese per sostenere la competitività del nostro tessuto impresa. Negli ultimi 12 mesi molto si sta finalmente muovendo, ora occorre che questa logica penetri nel tessuto industriale italiano, che è fatto di filiere e di brand. Senza perdere tempo, perché gli altri paesi stanno correndo”. Il Digital Innovation Hub del Piemonte, ha spiegato il responsabile Franco De Regibus, punta a sensibilizzare e supportare tutte le aziende del Piemonte nell’accesso agli strumenti di finanziamento pubblici e privati e nella pianificazione degli investimenti, oltre a sostenerle nella crescita con un’attività di mentoring, indirizzarle verso i Competence Center, i laboratori e i centri di ricerca e nei rapporti con altri hub europei.
“Il nostro scopo è raggiungere e nel minor tempo possibile – ha sottolineato Gallina – la maggior parte delle aziende sia nel settore manifatturiero, sia dei servizi. L’approccio deve essere globale. Le tecnologie digitali sono in grado di accrescere l’efficienza di tutte le aziende, migliorare la flessibilità e la capacità di risposta alle esigenze di customerizzazione dei prodotti, nonché realizzare una migliore integrazione tra beni e servizi”.