IL PIANO

Industria 4.0 strizza l’occhio all’agricoltura, Martina: “Risorse per sviluppo sostenibile”

Nel piano Calenda previsti investimenti mirati alle tecnologie per l’agroalimentare. Coldiretti: “Più efficace il sostegno al made in Italy”

Pubblicato il 22 Set 2016

Federica Meta

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L’Industria 4.0 strizza l’occhio all’agricoltura. Il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali rende noto che all’interno del piano Calenda sono previsti investimenti mirati nella ricerca e nello sviluppo delle tecnologie per agricoltura e agroalimentare.
In particolare sono previsti:
– Accesso delle imprese agricole, contoterzisti e agroindustria alle misure di sostegno agli investimenti come iperammortamento al 250% e superammortamento per acquisto di tecnologie 4.0;
– Investimenti per favorire l’accesso delle imprese alla banda ultralarga, in coordinamento con le risorse per tali infrastrutture comprese nei fondi europei agricoli;
– Azzeramento del costo della garanzia primaria Ismea per le imprese agricole, attraverso un plafond dedicato nell’ambito del rifinanziamento del Fondo di Garanzia Mise;
– Rilancio e estensione dei contratti di sviluppo anche per le imprese agricole e la filiera agroalimentare;
– Potenziamento della ricerca agricola e agroalimentare con il Crea.

“L’agricoltura e l’agroalimentare- dice il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina – giocheranno un ruolo da protagonisti per lo sviluppo del modello economico nazionale. Ringrazio il Presidente Renzi e i Ministri Calenda e Giannini per aver condiviso un percorso che segnerà in maniera sostanziale il futuro del nostro Paese. Vogliamo un settore primario sempre più sostenibile e innovativo, puntando sulle chiavi della ricerca e della tecnologia. Sono due elementi che devono andare insieme e l’agricoltura di precisione risponde a questa esigenza. Abbiamo lanciato a luglio le nostre Linee guida che ora costituiscono parte integrante del progetto Industria 4.0. Vogliamo far crescere le tecnologie di precisione in agricoltura e arrivare al 10% delle superfici coltivate con queste innovazioni entro il 2021. Per lavorare immediatamente abbiamo convocato la filiera al ministero per una prima riunione operativa il 28 settembre”.

Plauso al piano anche da Coldiretti. “E’ strategica la scelta di sostenere gli investimenti mirati nella ricerca e nello sviluppo delle tecnologie per agricoltura che si classifica tra i settori più dinamici del Made in Italy – spiega il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo – Un impegno condiviso con il presidente del Consiglio Matteo Renzi alla giornata nazionale del latte lo scorso 31 maggio a Milano che consente una strategia integrata di innovazione del Made in Italy per aumentare la competitività delle imprese. Da sottolineare l’importanza di estendere la banda larga e le nuove tecnologie nelle aree rurali a sostegno delle imprese e dei cittadini che in misura crescente scelgono di vivere lontano dalle città. Esiste purtroppo un pesante “digital divide” tra città e campagna dove le nuove tecnologie sono uno strumento indispensabile per far esplodere le enormi risorse che il territorio può offrire”.

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