La tedesca Siemens annuncia l’acquisizione di Altair Engineering, azienda americana specializzata in software di intelligenza computazionale, per 9,2 miliardi di euro in un’operazione interamente in contanti. Il prezzo per azione è fissato a 113 dollari, con un premio del 19% rispetto al prezzo di chiusura delle azioni Altair al 21 ottobre 2024 – poco prima delle prime voci sull’acquisizione – e del 13% rispetto al massimo storico dell’azione.
”Questa acquisizione è una pietra miliare significativa per l’azienda – ha dichiarato l’amministratore delegato di Siemens, Roland Busch -. L’esperienza di Altair nella simulazione, nel calcolo ad alte prestazioni, nella scienza dei dati e nell’intelligenza artificiale, insieme a Siemens Xcelerator, creerà il portafoglio di progettazione e simulazione con supporto IA più completo al mondo”.
Closing nella seconda metà del 2025
L’operazione ha già ottenuto l’approvazione del Consiglio di Amministrazione di Altair e dovrebbe concludersi nella seconda metà del 2025, soggetta alle approvazioni degli azionisti e delle autorità regolamentari, oltre ad altre condizioni standard di chiusura. Con il completamento dell’acquisizione, Altair sarà delistata dal mercato pubblico e diventerà una società privata.
“Riteniamo che questa combinazione di due leader fortemente complementari nel settore del software ingegneristico riunisca l’ampio portafoglio di Altair nel campo della simulazione, della scienza dei dati e dell’Hpc con la forte posizione di Siemens nella progettazione meccanica e Eda”, spiega James Scapa, Ceo di Altair dal 1992.
Nuovo focus sul software per Siemens
Lo scorso novembre Siemens aveva già segnalato la possibilità di perseguire acquisizioni più grandi con un focus sul software, dato che si trova ad affrontare poche restrizioni finanziarie.
In agosto, Busch aveva dichiarato in un’intervista che la società tedesca fosse alla ricerca di società di software o di produttori di hardware connesso i cui dati potessero essere utilizzati nei servizi cloud. Sebbene Siemens in questo periodo abbia effettuato alcune acquisizioni minori, le operazioni più grandi sarebbero potute essere “nell’ordine dei miliardi”, aveva detto Busch.