L’ANNUNCIO

Industria 5.0, Urso: “Il piano operativo entro un mese”



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Il ministro: “Sarà attuativo già alla fine di giugno, 13 miliardi di crediti fiscali nell’ultimo trimestre di quest’anno, piena operatività nel 2025”. Attesi il decreto e la circolare sulle modalità di accesso agli incentivi da parte delle imprese

Pubblicato il 5 giu 2024

Federica Meta

Giornalista



Adolfo Urso 4

Industria 5.0, Italia ai nastri di partenza. L’annuncio è arrivato dal ministro delle Imprese, Adolfo Urso, in occasione dell’assemblea generale Federvini.

“Il piano – ha detto Urso – partirà dal prossimo mese. Transizione 5.0 è un piano unico in Europa che riguarda le due transizioni, quella digitale, quella green ma anche la formazione”.

“Contiamo di avviare 13 miliardi di euro di crediti fiscali già nell’ultimo trimestre di quest’anno per svilupparsi poi pienamente nel corso del 2025 – ha precisato – Noi siamo convinti che le specificità del made in Italy siano ’il bello, il buono e il ben fatto’. Tre dimensioni che mettono al centro la persona e la cura della persona. Come con l’alimentazione, l’abbigliamento e l’arredo. Sono questi gli asset chiave del made in Italy che con Transizione 5.0 puntano a diventare anche sostenibili sul piano ambientale, economico-produttivo e sociale”.

Il Mimit, risulta a CorCom, ha terminato l’elaborazione del decreto attuativo che ora passa al vaglio del Mef mentre sta finalizzando la circolare operativa contentenre le indicazioni che le imprese devono segure per accedere agli incentivi.

Piano Transizione 5.0

Con il decreto Pnrr, licenzato dal Cdl lo scorso febbraio, è stato avviato il piano Transizione 5.0 per sostenere la transizione digital&green delle imprese. Il programma mira a sostenere gli investimenti su questi due fronti attraverso un innovativo schema di crediti d’imposta.

Il Piano prevede risorse pari a 6,3 miliardi di euro, che si aggiungono ai 6,4 miliardi già previsti dalla legge di bilancio, per un totale di circa 13 miliardi nel biennio 2024-2025.

Alle aziende verrà concesso un credito d’imposta automatico, senza alcuna valutazione preliminare, senza discriminazioni legate alle dimensioni dell’impresa, al settore di attività o alla sua localizzazione. Saranno agevolati gli investimenti in beni materiali e immateriali, purché si raggiunga una riduzione dei consumi energetici dell’unità produttiva pari almeno al 3% (o al 5% se calcolata sul processo interessato dall’investimento).

Inoltre, saranno ammessi anche investimenti in nuovi beni strumentali necessari all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e spese per la formazione del personale dipendente finalizzate all’acquisizione o al consolidamento di competenze nelle tecnologie per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi. Le modalità di fruizione prevedono la compensazione del credito spettante presentando il modello F24 in un’unica rata. L’eccedenza non compensata entro il 31 dicembre 2025 sarà compensabile in 5 rate annuali di pari importo.

Industria 5.0, cos’è

Definita dalla Commissione Europea un “completamento dell’industria 4.0”, Industria 5.0 è una rivoluzione culturale che ricolloca l’industria nella contemporaneità in cui agisce che produce utilizzando le tecnologie di ultimissima generazione ma includendo anche tutte le problematiche socio-ambientali che la quarta rivoluzione industriale ha lasciato insolute. A partire dell’aumento delle disuguaglianze, l’inquinamento, le minacce ai diritti fondamentali della persona e alla democrazia.

L’industria 5.0 è una Collaborative Industry, ossia un modello di impresa caratterizzato dalla cooperazione uomo-macchina, con l’obiettivo di dare un valore aggiunto alla produzione creando prodotti personalizzati che rispettino le esigenze dei consumatori e anche l’ambiente. Si tratta di un’evoluzione naturale dell’Industria 4.0 e si basa sullo sviluppo a ritmi serrati di tecnologie 4.0 sempre più potenti, in particolare nei settori dell’Ict, AI e robotica, che stanno portando alla realizzazione di Cyber Physical System (Cps) e dispositivi IoT sempre più potenti.

Secondo la visione dell’Unione Europea, “Industria 5.0 è in grado di apportare benefici all’industria, ai lavoratori e alla società”, si legge nel paper della Commissione “Industry 5.0: verso una industria europea sostenibile, human centric e resiliente”.

L’impatto sulle aziende

Al centro del nuovo modello di produzione industriale ci sono l’approccio human centric, la sostenibilità e la resilienza.

Approccio human centric significa che la tecnologia deve essere utilizzata per adattare il processo di produzione alle esigenze del lavoratore e che i sistemi e le piattaforme non interferiscano con i diritti fondamentali dei lavoratori e rispettino la dignità umana.

Per quanto riguarda la sostenibilità, lo stress è sull’abilitazione di modelli di economia circolare e di efficienza energetica mentre la resilienza si riferisce all’obiettivo di sviluppare un più alto grado di robustezza nella produzione industriale e delle infrastrutture critiche.

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