Si è tenuto ieri presso l'Università degli Studi Roma Tre il
workshop finale relativo al progetto di Ricerca e Sviluppo Micie
(“Tool for systemic risk analysis and secure mediation of data
exchanged across linked Critical Infrastructures information
infrastructures”) per la protezione delle Infrastrutture
Critiche. Nel corso del convegno sono stati illustrati obiettivi e
risultati ottenuti.
Ideato, promosso e coordinato da Selex Communications, una società
Finmeccanica, il progetto Micie riguarda la progettazione e
l'implementazione di un sistema di "Early Warning"
capace di identificare in tempo reale eventuali rischi per le
Infrastrutture Critiche, quei sistemi, risorse e processi vitali
per la sicurezza, l’efficienza e il normale funzionamento del
sistema economico-finanziario e sociale di un Paese.
Oggi queste infrastrutture sono sempre più interconnesse, al punto
che un guasto a una di loro può facilmente propagarsi alle altre,
amplificandone con un effetto domino le conseguenze e provocando
malfunzionamenti anche ad utenti remoti, sia dal punto di vista
geografico che funzionale.
Nell’ambito del progetto è stato realizzato un prototipo
tecnologico in grado di fornire agli operatori informazioni sul
livello di rischio dell’Infrastruttura, grazie ad uno strumento
di predizione on-line che
ne descrive in ogni istante lo stato.
Altri risultati raggiunti sono stati la definizione degli
indicatori responsabili della continuità ed integrità dei dati
Ict delle Infrastrutture Critiche e la realizzazione di una rete di
scambio tra operatori capace di garantire accessibilità,
autenticità, integrità, riservatezza.
Il contributo di Selex Communications ha riguardato, oltre al
Project Management, lo sviluppo del prototipo e la definizione
delle procedure per la raccolta dei dati sensibili provenienti
dalle Infrastrutture Critiche e dei parametri per aggregare e
scambiare questi dati con le altre infrastrutture in modo sicuro ed
affidabile.
Micie, finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del VII
Programma Quadro, è iniziato a fine 2008 ed ha visto il
coinvolgimento di 11 partner internazionali tra società,
Università ed enti di ricerca europei oltre all'ente elettrico
israeliano (Israel Electric Corporation – Iec).