LA CLASSIFICA

Infrastrutture digitali, la maglia nera dell’Italia: al 30mo posto al mondo

È quanto emerge dall’Indice Dql elaborato da Surfshark. Nel ranking complessivo ci piazziamo al 18mo posto perdendo ben 5 posizioni in un anno. Su e-government e cybersecurity al 19mo posto ma scendiamo al 33mo per qualità di Internet e addirittura al 47mo alla voce accessibilità. L’Europa si prende il podio: Francia, Finlandia e Danimarca le top 3

Pubblicato il 13 Set 2023

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La qualità del vita digitale in Italia è peggiorata: la quinta edizione dell’Indice sulla qualità della vita digitale (Dql) di Surfshark colloca l’Italia al 24mo posto nella classifica mondiale, mentre l’anno scorso eravamo al 19mo.

Tra i 5 pilastri dell’indice, l’Italia ha registrato i risultati migliori nella sicurezza digitale (siamo al 19mo posto, ma perdiamo due posizioni) e nell’e-government (19mo posto), mentre, per quanto riguarda l’accessibilità a internet, ha mostrato le maggiori difficoltà, piazzandosi al 47mo posto. Nella classifica relativa all’infrastruttura digitale siamo al 30mo posto e per la qualità di internet al 33mo.

Il primato europeo

Nell’indice complessivo, l’Italia rimane dietro alla Spagna (sesta) e alla Francia (prima). Nel complesso, i Paesi europei primeggiano a livello mondiale per quanto riguarda la qualità della vita digitale, con l’Italia che occupa il 18mo posto nell’area geografica del vecchio continente.

La top ten europea è composta da Francia, prima per Dql totale, Finlandia, Danimarca, Germania, Lussemburgo, Spagna, Estonia, Austria, Svizzera, Svezia. La top ten mondiale è la stessa, ma con Singapore al decimo posto. Il Giappone è 16mo, al 17mo posto Israele, al 19mo gli Stati Uniti e al 20mo la Corea del Sud.

“In molte nazioni, la qualità della vita digitale è confluita nel concetto più ampio di qualità della vita generale. Non esistono altri modi per vedere la situazione diversamente ora che così tante attività quotidiane, tra cui il lavoro, l’istruzione e il tempo libero, vengono svolte online”, afferma Gabriele Racaityte-Krasauske, portavoce di Surfshark.

Infrastruttura digitale, Italia ancora indietro

Un’infrastruttura digitale avanzata facilita l’uso di internet per varie attività quotidiane, come lavorare, studiare, fare acquisti, ecc. Questo pilastro valuta il grado di penetrazione di internet in un determinato Paese e la sua predisposizione a sfruttare la rete (predisposizione a sfruttare le tecnologie informatiche e della comunicazione). La penetrazione di internet in Italia è elevata (91% – 40mo posto nel mondo) e il Paese si colloca al 30mo posto per la predisposizione alla rete.

Il pilastro dell’e-government mostra il livello di sviluppo dei servizi digitali di un governo e il livello di padronanza dell’intelligenza artificiale (IA) di un Paese. L‘e-government italiano (19mo posto) è ben al di sopra della media mondiale.

I risultati chiave sull’Italia

La qualità di internet in Italia è superiore del 17% rispetto media mondiale.

La velocità della rete internet fissa in Italia (139 Mbps) è migliorata del 28% rispetto all’anno precedente, mentre la velocità della rete mobile (74 Mbps) è migliorata del 32%. Per fare un confronto, la rete internet fissa più veloce al mondo, quella di Singapore, è di 300 Mbps, mentre la rete internet fissa più lenta al mondo, quella dello Yemen, è di 11 Mbps. La rete internet mobile più veloce, quella degli Emirati Arabi Uniti, è di 310 Mbps, mentre quella più lenta al mondo, quella del Venezuela, è di 10 Mbps.

Rispetto alla Spagna, la rete internet mobile in Italia è più lenta del 6%, mentre la banda larga fissa è più lenta del 42%.  

Internet ha prezzi accessibili in Italia rispetto ad altri Paesi. b, una cifra 7 volte superiore a quella della Romania, che vanta la rete internet fissa più conveniente al mondo. Gli italiani devono lavorare 1 ora e 56 secondi al mese per permettersi una rete internet mobile. Tale cifra è 4 volte superiore a quella del Lussemburgo, che vanta la rete internet mobile più conveniente al mondo.

L’Italia ha registrato i risultati peggiori nel pilastro relativo all’accessibilità di internet, che dovrebbe migliorare del 68% per eguagliare il Paese con il miglior punteggio (la Francia).

Faro sulla cybersicurezza 

Il pilastro della sicurezza digitale analizza il livello di preparazione di un Paese a contrastare la criminalità informatica e il livello di sviluppo delle leggi sulla protezione dei dati. In tale pilastro, l’Italia rimane dietro alla Spagna (nona) e alla Francia (13ma). Ad ogni modo, nel contesto globale l’Italia dispone dei mezzi necessari per combattere la criminalità informatica, inoltre essendo membro dell’Ue e soggetta al Gdpr, il Paese dispone di ottime leggi sulla protezione dei dati.

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