Il Festival internazionale della creatività di Cannes compie sessant’anni e non conosce crisi, anzi. In uno scenario economico ormai da anni dal segno meno, gli organizzatori segnalano il record assoluto di partecipazioni alla gara dedicata al mondo della comunicazione, con una crescita del 4,2% rispetto all’anno scorso: 35.765 proposte inviate da ben 92 nazioni.
Si parte sabato 15 giugno con una serie di anteprime e di presentazioni, cui si affiancheranno per un’intera settimana seminari, corsi, workshop e mostre, per un totale di 120 sessioni e 300 speaker. Gli undicimila delegati che affluiscono ogni anno al festival da 95 paesi rendono conto della portata di un evento che punta a far evolvere il settore della comunicazione attraverso l’ispirazione e la formazione degli addetti. Sedici le categorie di gara: Branded Content & Entertainment, Creative Effectiveness, Cyber, Design, Direct, Film, Film Craft, Media, Mobile, Outdoor, PR, Press, Promo & Activation, Radio, Titanium & Integrated, a cui si aggiunge, da quest’anno, la categoria Innovation Lions.
Forse in pochi ricordano che i premi si ispirano ai leoni di Piazza San Marco a Venezia perché è lì che, nel lontano 1954, si tenne la prima edizione del “Festival internazionale della pubblicità”, il cui raggio si è ampliato nei decenni un po’ a tutti i settori della comunicazione, passando per il design, le nuove tecnologie e i media digitali. “Sessant’anni fa, la prima giuria valutò a Venezia 187 film ed è straordinario pensare che nel 2013 più di 300 giurati dovranno esprimersi su circa 36mila lavori”, commenta entusiasta Philip Thomas, ceo di Cannes Lions. “Ma una cosa è rimasta la stessa negli anni: i vincitori rappresenteranno il meglio del meglio e tracceranno la strada da percorrere per la creatività nel nostro settore”.
Quest’anno i riflettori sono puntati sulla nuova categoria Innovation Lions, che assegnerà per la prima volta un premio ad hoc alle tecnologie più innovative del mondo della comunicazione: applicazioni, tool, hardware, software e prodotti smart in grado di rivoluzionare il settore, consentendo alle marche di comunicare con modalità del tutto nuove e abilitando nuove tipologie di customer engagement. Si va da un’innovativa app mobile per non vedenti a un sistema di allarme per i difensori dei diritti umani basato sull’utilizzo dei social media. E ancora a distributori di dirette streaming, a sistemi di localizzazioni di ambulanze, fino a status update che si indossano ed ecosistemi per le “connected car”.
Sembrano lontani i tempi in cui la tecnologia veniva vissuta come fredda e asettica, se questa trova spazio all’interno del più celebre evento internazionale dedicato alla creatività. Un tributo che è forse anche un segnale chiaro ai tempi della crisi economica più dura dal Dopoguerra. Quello che il mercato ha bisogno di respirare aria nuova, non soltanto in termini di messaggi, ma anche di piattaforme che quei messaggi veicolano. E chissà che il diffondersi e il rafforzarsi di questo connubio tra creatività e tecnologia non rappresentino proprio una delle ricette vincenti per uscire dalla crisi. Resterà da capire se imprese e istituzioni al di là e al di qua delle Alpi ne trarranno ispirazione, raccogliendo le suggestioni della Croisette.