“Innovation Union”: la Ue spinge sul mercato unico

Il commissario Ue all’Innovazione e alla Ricerca, Maire Geoghegan-Quinn, anticipa i punti chiave del piano che sarà svelato ufficialmente domani: finanziamenti alle Pmi “tecnologiche”, modernizzazione delle università e procedure più snelle per i brevetti

Pubblicato il 05 Ott 2010

Raggiungere maggiore efficienza nell'uso delle risorse e aprire
una strada per "travasare" le idee dai laboratori di
ricerca ai mercati. Sono questi i punti chiave del documento
europeo "Innovation Union", che sarà presentato domani,
e anticipati questa mattina dal Commissario europeo per la Ricerca,
Maire Geoghegan-Quinn, all'ottava Giornata della ricerca e
dell'innovazione di Confindustria "L'Italia
nell'Europa 2020", in svolgimento oggi a Roma,
all'Auditorium della Tecnica.

Parlando alla platea confindustriale, alla presenza del ministro
dell'Istruzione Mariastella Gelmini, della presidente di
Confindustria Emma Marcegaglia e del vice presidente della
Commissione europea Antonio Tajani, il commissario precisato che il
documento punta alla "modernizzazione delle università"
per rendere cosi' "più attraenti carriere accademiche e
di ricerca".
Geoghegan-Quinn ha reso noto uno degli elementi fondanti del
documento ovvero la creazione di "un singolo mercato
dell'innovazione".

Un mercato che va sostenuto da procedure più snelle per i brevetti
ed un sistema standard e di incentivi che consenta di attrarre i
ricercatori dall'estero. Il commissario ha inoltre sottolineato
che "la ricerca è vitale per molte attività innovative e il
nostro concetto di innovazione copre settori che riguardano il
mondo economico, le strutture di gestione, il trasferimento di
servizi nel settore pubblico, design e il marketing, come la sfera
sociale". E, secondo la Geoghegan-Quinn, "l'Italia è
particolarmente forte in molte di queste aree".

Per la Ue, inoltre, servono politiche che mirino a far crescere la
conoscenza di base e che sostengano e incoraggino la creatività e
la possibilità di affrontare le sfide dei nostri giorni. Per
questo  ha detto la Geoghegan-Quinn "abbiamo bisogno di
rimuovere gli ostacoli che oggi impediscono la circolazione e gli
scambi di persone, idee e finanziamenti". E, per raggiungere
questi obiettivi, il commissaria ha sottolineato l'importanza
dell'accesso ai dati scientifici ed ai finanziamenti delle Pmi
innovative. Un percorso possibile "mettendo in campo nuovi
strumenti finanziari", ha concluso.

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