Innovazione, 4 le startup finaliste del Fintech Accelerator Program

Pubblicato il 11 Mag 2016

Sono quattro le startup che accedono al programma di accelerazione di sei mesi del “Fintech Accelerator Program 2016” di SellaLab. Si tratta delle italiane Nes, Shapps, Vidyasoft e l’ucraina Taplend. I progetti delle startup sono incentrati su cryptovalute, prestiti istantanei peer-to-peer, internet of things, piattaforme di finanziamento per gli sviluppatori di app.

Le quattro startup sono state selezionate al termine della “Fintech Week”, svoltasi dal 2 al 4 maggio presso i locali di SellaLab, durante la quale dieci startup, tra le oltre sessanta che hanno presentato la loro candidatura, hanno avuto modo di confrontarsi con gli esperti dell’acceleratore del Gruppo Banca Sella e con advisor ed esperti esterni per per definire le basi del proprio progetto, gli obiettivi e l’eventuale programma specifico da seguire nei sei mesi successivi. Il “pitch day” che si è tenuto mercoledì 4 maggio, durante il quale i vari team hanno esposto il loro progetto a una platea di esperti, è stato uno dei momenti decisivi per selezionare le idee ritenute migliori e più attinenti con i requisiti ricercati da SellaLab.

Queste le quattro startup e i loro progetti che accederanno al “Fintech Accelerator Program 2016”.

Nes. La startup è di origine veneziana e sta sviluppando un’applicazione che vuole unire il mondo bancario più tradizionale con quello delle criptovalute. In particolare, l’applicazione permette l’apertura di un tradizionale conto corrente online affiancato da un “cripto-wallet”, consentendo inoltre agli utenti di farsi accreditare e convertire le proprie disponibilità in euro o in criptovaluta.

Shapps. La startup ha sede a Milano e Londra. Il loro progetto, una piattaforma unica a livello mondiale, consente agli sviluppatori di app di raccogliere fondi per continuare la loro attività e ai potenziali investitori di trovare nuove e importanti opportunità di investimento. Shapps permette infatti agli sviluppatori di trovare finanziatori in cambio di diritti sui ricavi futuri delle stesse applicazioni.

Taplend. La startup arriva da Kiev, Ucraina. Il loro progetto prevede una piattaforma per dispositivi mobile che consente di ricevere prestiti istantanei da amici e istituzioni finanziarie di microcredito in pochissime mosse. La startup ha sviluppato un’applicazione che permette di prendere in prestito denaro istantaneamente e nelle migliori condizioni, sia tramite i prestiti peer-to-peer tra amici che tramite le istituzioni di microcredito.

Vidyasoft. La startup è di Lecce, nata all’interno dell’Università del Salento. Il suo obiettivo è quello di rendere l’Internet of things accessibile a tutti tramite la loro piattaforma “Web of Topics” (WoX), che permette agli utenti di definire e sviluppare scenari personalizzati, con pochi clic, in cui far interagire spazi e oggetti. Il tutto mettendo in primo piano gli obiettivi che si vogliono ottenere e gli scenari che si vogliono realizzare e lasciando invece che gli sviluppatori e i progettisti si dedichino agli aspetti più tecnici della loro realizzazione.

Ora le startup inizieranno il loro percorso di accelerazione di sei mesi presso SellaLab, durante il quale avranno modo di sviluppare ulteriormente la propria impresa anche grazia al contributo di esperti del Gruppo Banca Sella e importanti advisor e “mentor” del settore legato al mondo dell’innovazione e del digitale.

Il “Fintech Accelerator Program 2016”, lanciato nel mese di marzo da SellaLab per ricercare startup in ambito fintech, garantisce per le quattro startup l’accesso a un programma di accelerazione della durata di sei mesi, a un contributo economico di 25 mila euro, alla possibilità di usufruire dei servizi bancari e tecnologici del Gruppo e l’accesso per un mese all’incubatore Level 39 di Londra, così da permettere alle startup di definire e sviluppare concretamente il proprio progetto.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati