IL PIANO

Di Maio lancia il Fondo per l’Innovazione: “Leva strategica per la smart nation”

Taglio del nastro il 4 marzo a Torino: la cabina di regia fungerà da “collante” per risorse pubbliche e private. Via alla cessione da parte di Invitalia del 70% di Invitalia Ventures. Sprint sull’AI: l’Italia si candida ad ospitare il lab europeo “Claire”

Pubblicato il 28 Feb 2019

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Un soggetto unico che funga da cabina di regia per riunire e moltiplicare risorse pubbliche e private dedicate al tema strategico dell’innovazione. Il 4 marzo a Torino il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, presenta il Fondo Nazionale per l’Innovazione che nasce con l’obiettivo di accelerare la maturazione del nostro sistema dell’innovazione.

Contestualmente, il ministro ha firmato la direttiva prevista dalla Legge di Bilancio 2019 che autorizza, a prezzo di mercato, la cessione da parte di Invitalia di una quota di partecipazione pari al 70% del capitale sociale detenuto nella società di gestione del risparmio Invitalia Ventures.

La manovra stabilisce infatti che il Mise può autorizzare la cessione a Cassa Depositi e Presiti da parte di Invitalia di una quota di partecipazione – anche di controllo – detenuta in Invitalia Ventures, nonché di una quota di partecipazione nei fondi da essa gestiti. In caso di cessione – prevede la norma – la gestione delle attività e delle risorse già affidate a Invitalia potrà sia restare in capo al medesimo gestore oppure potrà essere ridefinita.

Sulla quota cedibile – informa una nota del Mise – è attribuito all’istituto nazionale di promozione un diritto di opzione perfezionabile con la sottoscrizione di un contratto di cessione di cui il corrispettivo sarà determinato da un soggetto indipendente di adeguata esperienza e qualificazione professionale.

Il soggetto acquirente apporterà risorse aggiuntive, almeno pari all’ammontare delle risorse pubbliche già in gestione alla Sgr. Sono quindi partite le attività necessarie per favorire la proficua attuazione della direttiva che condurrà alla creazione del Fondo Nazionale Innovazione.

Il fondo è una delle leve strategiche per la realizzazione della Smart nation dato che – fanno sapere da ambienti del ministero – abiliterà investimenti ad alto moltiplicatore occupazionale per creare nuove opportunità di lavoro e nuove professioni.

Il governo dunque prova ad accelerare sull’innovazione anche scommettendo sulle tecnologie 4.0. Il sottosegretario allo Sviluppo economico, Andrea Cioffi, ha annunciato che l‘Italia si candida a ospitare, in una città meridionale, l’hub del futuro laboratorio per l’intelligenza artificiale Claire (Confederation of Laboratories for Artificial Intelligence Research In Europe), che l’Europa sta progettando sul modello del Cern per la fisica delle particelle.

“Il nostro Paese è stato il primo a credere in Claire e si candida a esserne l’hub – ha sspiegato Cioffi – Si tratta di un progetto che nasce dal basso dalla comunità di oltre 2.700 ricercatori europei, tra cui molti italiani, e che, grazie al modello del Cern, deve mantenere questa struttura aperta, non elitaria”.

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