I BANDI

Innovazione e ricerca, il Consorzio Inest mette sul piatto 26,8 milioni

I finanziamenti saranno destinati alle attività delle aziende di Veneto e Friuli Venezia Giulia, delle province autonome di Trento e Bolzano e del Mezzogiorno. Il presidente Franco Bonollo: “Occasione importante per valorizzare le capacità del territorio”

Pubblicato il 21 Ago 2023

A. S.

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Finanziare le attività di ricerca  e innovazione condotte da aziende e imprese di Veneto, Friuli Venezia Giulia, delle province autonome di Trento e Bolzano e del mezzogiorno. E’ questo l’obiettivo dei bandi, per un ammontare complessivo di 26,8 milioni di euro, pubblicati dalle università partecipanti al Consorzio Inest. Nello specifico, al Triveneto sono destinate risorse per 18 milioni di euro e al Sud circa 8,8 milioni: i documenti per la partecipazione sonoonline sul sito del Consorzio Inest. Assieme al Bando destinato all’area del Triveneto, ogni Università Leader dei 9 Spokes in cui si articola la Rete Inest ha pubblicato anche un Bando riservato alla collaborazione con imprese del Mezzogiorno.

 Valorizzare l’innovazione sul territorio

“Si tratta di una occasione importante per valorizzare le capacità innovative del territorio del NordEst – sottolinea Franco Bonollo, presidente di Inest e della Scuola di Ingegneria dell’Università di Padova – e incrementare la competitività di aziende e imprese, concretizzando le finalità del Pnrr anche rispetto al rilancio delle attività imprenditoriali del Mezzogiorno del Paese”.

Come partecipare

 La scadenza per la presentazione delle proposte di partecipazione ai bandi è il 10 ottobre 2023, alle ore 24:00. Le domande dovranno essere inoltrate al Consorzio Inest attraverso l’apposita piattaforma, che sarà attiva a partire dall’ultima settimana di agosto.

 La promozione delle tecnologie digitali

La pubblicazione dei Bandi – spiega Inest in una nota – rientra nell’azione condotta dal Consorzio per promuovere e sostenere l’applicazione delle più avanzate tecnologie digitali per le principali aree di specializzazione del Triveneto, creando così nel Nord-Est una rete capillare di competenze innovative nell’ambito dei settori industriale-manifatturiero, agricoltura, mare, montagna, edilizia, turismo, cultura, salute e cibo.

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