SOVRANITÀ TECNOLOGICA

Innovazione, ecco l’Action Plan della Bei per finanziare le scale up europee



Indirizzo copiato

Tre le azioni chiave: emissione ed espansione dei digital & green bond, supporto al capitale di rischio e al private equity, mobilitazione di investimenti su larga scala. E si punta anche a rafforzare il fondo dei fondi per le tech company. La Presidente Calviño: “Aiuteremo gli innovatori a far crescere le loro attività creando anche posti di lavoro”

Pubblicato il 8 ott 2024



strategy, strategie, startup, impresa, digital transformation, trasformazione digitale

La Banca europea per gli investimenti (Bei) ha messo nero su bianco un piano d’azione per sostenere lo sviluppo dell’Unione dei mercati dei capitali che include misure per attivare i risparmi privati e incanalarli in investimenti produttivi, volti ad aumentare l’innovazione, la competitività, l’autonomia strategica e la crescita della produttività in Europa.

Il piano d’azione è stato discusso alla riunione del presidente del gruppo Bei, Nadia Calviño, con i ministri delle finanze del’Ue all’Eurogruppo in Lussemburgo. Tre le aree d’azione principali: emissione ed espansione dei digital & green bond, supporto al capitale di rischio e al private equity, mobilitazione di investimenti su larga scala.

La riunione con i ministri delle finanze Ue si è concentrata in particolare sulla seconda area d’azione, il supporto alle scale-up per finanziarne la crescita ed evitare che escano dall’Europa, anche attraverso un’estensione della European Tech Champions Initiative, il fondo dei fondi per le tech company.

La Bei si attiva per l’innovazione e la sovranità tecnologica

“Il Gruppo Bei è già esso stesso uno strumento dell’Unione dei mercati dei capitali. Il piano d’azione discusso con i ministri aiuterà gli innovatori europei a far crescere le loro attività e contribuire a incanalare i risparmi in investimenti produttivi, promuovere l’innovazione, creare posti di lavoro e guidare l’Europa verso un modello di crescita più solido, garantendo che le imprese europee nate in Europa rimangano in Europa”, ha affermato la presidente del Gruppo Bei, Nadia Calviño.

Il piano d’azione copre tre aree principali.

La prima area su cui si concentra il piano d’azione è il miglioramento dell’integrazione del mercato per le obbligazioni verdi e digitali. Il Gruppo Bei continuerà a svolgere un ruolo di primo piano nel mercato europeo dei green bond attraverso l’emissione e anche l’aumento dell’acquisizione di obbligazioni.

Le aree d’azione dell’Action Plan: supporto alle scale-up

La seconda area mira a colmare il divario di finanziamento lungo il ciclo di crescita e innovazione aziendale: il Gruppo Bei prevede di aumentare il sostegno ai mercati del capitale di rischio e del private equity dell’Ue per aiutare a colmare il divario di finanziamento con gli altri mercati e mantenere le scale-up più innovative in Europa.

La terza riguarda la mobilitazione di investimenti su larga scala per le priorità politiche dell’Ue: ad esempio, lavorare con la Commissione su una piattaforma di finanziamento per l’edilizia abitativa.

La riunione con i ministri delle finanze Ue si è concentrata in particolare sulla seconda area, con proposte per finanziare l’aumento degli unicorni europei, anche attraverso un’estensione della European Tech Champions Initiative, l’aumento degli investimenti azionari e di debito di rischio e un nuovo fondo dedicato, una “exit platform”, per il finanziamento delle acquisizioni e la quotazione di start-up tecnologiche da parte di società europee.

Integrazione dei mercati dei capitali europei per facilitare le pmi

Queste proposte saranno ulteriormente discusse e finalizzate dal Consiglio di amministrazione della Bei, in collaborazione con la Commissione. La discussione con i ministri delle Finanze in Lussemburgo fa seguito al mandato dell’Eurogruppo di marzo per il Gruppo Bei di sostenere l’integrazione dei mercati dei capitali europei con nuovi strumenti che faciliteranno ulteriormente l’accesso ai finanziamenti per le piccole e medie imprese e gli innovatori.

I leader dell’Ue si sono impegnati, lo scorso aprile, a far progredire rapidamente il lavoro verso l’integrazione dei mercati dei capitali dell’Unione, mentre un’Unione dei risparmi e degli investimenti, compresi i mercati bancari e dei capitali, è tra gli obiettivi principali inclusi nelle linee guida politiche della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen per il nuovo ciclo istituzionale.

I green bond e il finanziamento delle transizioni gemelle

La frammentazione dei mercati dei capitali è stata individuata come un ostacolo chiave alla competitività europea sia da Enrico Letta che da Mario Draghi nei loro rapporti predisposti per la Commissione europea. La Banca centrale europea ha ripetutamente sottolineato che il mercato unico per i capitali è essenziale per la stabilità finanziaria e per il raggiungimento di alcuni degli obiettivi politici chiave dell’Ue, dal finanziamento delle transizioni verdi e digitali al consentire ai risparmiatori di ottenere rendimenti più elevati.

Il Gruppo Bei ha appena raggiunto il traguardo di 100 miliardi di euro di emissione di obbligazioni verdi, da quando è stato pioniere di questo mercato nel 2007, ed è il più grande fornitore di debito di rischio in Europa.

Articoli correlati

Articolo 1 di 5