LA CLASSIFICA UE

Innovazione, l’Italia accelera. Ma c’è ancora molto da fare

Il nostro Paese recupera posizioni nel benchmark grazie alla performance della banda larga. Ma rimane nella fascia degli innovatori “moderati”. Pesano gli scarsi investimenti su ricerca e capitale umano. E sulla Digital Compass la Commissione lancia una consultazione pubblica

Pubblicato il 22 Giu 2021

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Innovazione in Europa, l’Italia accelera. Ma non abbastanza. Nel nuovo “Quadro europeo di valutazione dell’innovazione” stilato dalla Commissione Ue il nostro Paese si porta avanti soprattutto grazie allo sviluppo della banda larga e si avvicina alla media Ue, senza però riuscire a superarla. E si conferma ancora una volta “innovatore moderato”. Il freno arriva soprattutto da investimenti deboli nel capitale umano e ricerca e sviluppo nel settore pubblico.

Ma non basta. Accanto alla pubblicazione della “classifica” la Commissione Ue lancia una consultazione e un forum di discussione per raccogliere osservazioni sulla “Bussola per il digitale“. Obiettivo, raccogliere opinioni sull’accelerazione della trasformazione digitale, sul raggiungimento degli obiettivi digitali per il 2030, sulla garanzia di azioni coordinate con gli Stati membri, sull’individuazione delle opzioni strategiche a sostegno degli obiettivi e sull’attuazione di progetti multinazionali. La consulazione rimarrà aperta fino al 3 agosto.

Italia “prima” fra i secondi

Sui 27 Paesi europei, l’Italia è “prima” fra i Paesi moderatamente innovativi, piazzandosi alla 12esima posizione su 27. Prima classificata la Svezia seguita da Finlandia, Danimarca, Belgio che rientrano fra i Paesi con “strong innovation”.

Immediatamente sopra l’Italia, Irlanda e Francia mentre subito dopo Cipro e Malta. Agli ultimi posti Croazia, Ungheria, Slovacchia, Polonia, Lituania, Bulgaria, Romania.

Sul fronte broadband penetration e digitalizzazione l’Italia è al quartultimo posto.

I punti guadagnati dal 2014

Tuttavia il progresso c’è stato. Il punteggio complessivo assegnato al nostro paese sale da 82 del 2014 al 108 del 2021. In particolare si sono distinti nel corso degli anni la penetrazione della banda larga che passa dal 70 (2014) al 114 al supporto del Governo a business R&S (da 34 del 2014 al 162 del 2021. In crescita anche l’utilizzo di IT: la fornitura di training Ict fornite dalle imprese passa dal 33 del 2014 al 66 del 2021, così come l’impiego di specialisti Ict cge passa dal 95 al 114.

Innovazione in crescita in tutta la Ue

Complessivamente la prestazione europea in termini di innovazione continua a crescere in tutta l’Ue. In media, il punteggio dell’innovazione è cresciuto del 12,5% dal 2014. Si registra inoltre un costante processo di convergenza all’interno dell’Ue, con i paesi con prestazioni più basse in crescita più rapida rispetto a quelli con prestazioni più elevate, colmando così il divario di innovazione tra di essi.

Secondo il quadro di valutazione dell’innovazione regionale 2021, anch’esso pubblicato oggi, questa tendenza si osserva anche in tutte le regioni dell’Ue. Nel panorama mondiale, l’Ue supera concorrenti come la Cina, il Brasile, il Sudafrica, la Russia e l’India, mentre Corea del Sud, Canada, Australia, Stati Uniti e Giappone sono in vantaggio rispetto all’UE. Il quadro europeo di valutazione dell’innovazione di quest’anno si basa su un quadro normativo riveduto che comprende nuovi indicatori sulla digitalizzazione e la sostenibilità ambientale che lo allineano maggiormente alle priorità politiche dell’Ue.

I criteri adottati

Sulla base dei loro punteggi, i paesi dell’Ue si suddividono in quattro gruppi di prestazioni: i leader dell’innovazione, gli innovatori forti, gli innovatori moderati e gli innovatori emergenti.

La Svezia continua a essere in testa alla classifica dell’innovazione nell’Ue, seguita da Finlandia, Danimarca e Belgio – tutti paesi con un punteggio molto superiore alla media Ue.

I gruppi di prestazioni tendono a concentrarsi geograficamente: i leader dell’innovazione e la maggior parte degli innovatori forti si trovano nell’Europa settentrionale e occidentale e la maggior parte degli innovatori moderati ed emergenti nell’Europa meridionale ed orientale.

Cinque Stati membri hanno registrato un miglioramento della prestazione pari o superiore a 25 punti percentuali (Cipro, Estonia, Grecia, Italia e Lituania). Quattro Stati membri hanno registrato un miglioramento della prestazione compreso tra i 15 e i 25 punti percentuali (Belgio, Croazia, Finlandia e Svezia).

Per otto Stati membri il punteggio ha guadagnato tra i 10 e i 15 punti percentuali (Austria, Cechia, Germania, Lettonia, Malta, Paesi Bassi, Polonia e Spagna). I restanti 10 Stati membri hanno incrementato la loro prestazione di fino a dieci punti percentuali.

Campioni mondiali di innovazione

Nel confronto tra la media dell’UE e una selezione di concorrenti globali, la Corea del Sud risulta il paese più innovativo, con un punteggio superiore del 36% al punteggio dell’UE nel 2014 e superiore del 21% nel 2021. Su scala mondiale, l’UE supera Cina, Brasile, Sudafrica, Russia e India, mentre Corea del Sud, Canada, Australia, Stati Uniti e Giappone sono in vantaggio rispetto all’UE.

Dal 2014 le prestazioni in termini di innovazione sono aumentate per 225 regioni su un totale di 240 regioni. Nel corso del tempo si è osservato un processo di convergenza nel punteggio delle regioni, con una riduzione del divario tra di esse. 

In diminuzione il divario di innovazione

“Il miglioramento della prestazione dell’UE in termini di innovazione è un segnale molto positivo – dice Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno -. Investire nell’innovazione significa investire nella nostra capacità di essere all’avanguardia tecnologica per un’economia e una società sostenibili, digitali e resilienti”.

“L’impegno dell’Europa a favore dell’innovazione è dimostrato dal continuo miglioramento delle sue prestazioni in termini di innovazione – commenta Mariya Gabriel, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani -. Tutti gli Stati membri dell’UE investono sempre più nell’innovazione e il divario di innovazione tra loro sta diminuendo. A sostegno della capacità innovative dell’Europa, Orizzonte Europa promuoverà l’eccellenza e sosterrà i ricercatori e gli innovatori di alto livello per guidare i cambiamenti sistemici necessari a garantire un’Europa verde, sana e resiliente”.

Digital Compass, via alla Consultazione

Obiettivo della consultazione raccogliere opinioni sull’accelerazione della trasformazione digitale, sul raggiungimento degli obiettivi digitali per il 2030.

“Oggi chiediamo alle imprese e ai cittadini europei – dice Margrethe Vestager, Vp esecutiva per “A Europe Fit for the Digital Age and Competition” – di condividere le loro opinioni e di aiutarci a preparare il prossimo programma strategico della bussola per il digitale, che guiderà la transizione digitale”.

Secondo Thierry Breton “dobbiamo  aggiornare gli strumenti e il quadro normativo dell’Ue per realizzare questa visione entro il 2030. In questo contesto, ci rivolgiamo ai cittadini, agli innovatori, alle Pmi, agli Stati membri e alle autorità pubbliche, alle parti locali, economiche e sociali, nonché alle parti interessate del settore digitale, della ricerca e della società civile, affinché ci aiutino a definire gli strumenti per raggiungere gli obiettivi digitali collettivi.”

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