PARTENARIATI

Innovazione, la Ue mette sul piatto un miliardo di euro

Le risorse frutto dei partenariati con privati e Stati membri nell’ambito di Horizon 2020. La prima tornata di finanziamenti destinata al rafforzamento della competitività dell’industria europea

Pubblicato il 09 Lug 2014

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È in arrivo un primo miliardo di euro per dare slancio all’innovazione in Europa. I partenariati di ricerca tra l’Ue, il settore privato e gli Stati membri hanno presentato oggi i primi inviti a presentare progetti e partner nell’ambito di Orizzonte 2020, il programma di ricerca e innovazione dell’Unione europea da 80 miliardi di euro.

La prima tornata di finanziamenti (valore complessivo: 1,13 miliardi di euro in finanziamenti pubblici, che saranno integrati da un importo equivalente apportato dai partner privati) sarà destinata a progetti intesi a migliorare la qualità di vita dei cittadini e a rafforzare la competitività internazionale dell’industria europea. Tra i progetti figurano nuove cure per diabete e patologie oculistiche, nonché l’introduzione di decine di veicoli stradali alimentati a idrogeno e di stazioni di rifornimento.

José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea, ha dichiarato: “È soltanto mettendo insieme le migliori risorse intellettuali del mondo accademico, dell’industria, delle pmi, degli istituti di ricerca e di altre organizzazioni che possiamo far fronte con successo alle imponenti sfide che ci attendono. È questo lo scopo dei partenariati pubblico-privato: unire le forze per migliorare la vita dei cittadini europei, creare posti di lavoro e dare impulso alla competitività. Ci siamo impegnati – prosegue Barroso – a dare priorità alla ripresa nel bilancio dell’Ue, e i partenariati pubblico-privato rispondono pienamente a questo obiettivo. I finanziamenti per 1,1 miliardi di euro relativi ai primi inviti a presentare proposte saranno integrati da un importo equivalente proveniente dall’industria, nel quadro di un pacchetto complessivo di 22 miliardi di euro destinati alla creazione di crescita e posti di lavoro nell’arco di sette anni. Essi continueranno a produrre risultati che non potrebbero essere conseguiti da nessun singolo Paese, da nessuna singola impresa e, da sola, neanche dall’Unione europea.”

La pubblicazione dei primi inviti arriva quasi esattamente un anno dopo che la Commissione ha presentato il pacchetto di investimenti per l’innovazione, un insieme di proposte intese a istituire sette partenariati pubblico-privato e quattro partenariati pubblico-pubblico. Questi partenariati saranno attivi in diversi settori fondamentali quali i medicinali, i trasporti, l’elettronica e la bioeconomia, per un valore totale di oltre 22 miliardi di euro. Le proposte sono state adottate dal Parlamento europeo.

Per conto dei sette partenariati, gli amministratori delegati, i direttori esecutivi e i direttori amministrativi dei partner privati coinvolti hanno dichiarato: “Le imprese comuni hanno dimostrato la validità del modello del partenariato pubblico privato. E hanno già raggiunto risultati che contribuiscono a migliorare la qualità della vita e la competitività dell’Europa. Siamo orgogliosi di far parte di questi nuovi partenariati nel quadro di Orizzonte 2020, e lieti di assisterne al lancio appena un anno dopo che sono stati proposti dalla Commissione. Adesso è ora di mettersi al lavoro e di produrre risultati che contribuiscano in misura ancora maggiore a rilanciare la crescita, a creare occupazione e a migliorare la qualità della vita”.

All’evento inaugurale svoltosi oggi a Bruxelles, i partner privati sono stati rappresentati da: Roch Doliveux, ad di Ucb; Henri Winand, ad di Intelligent Energy; Jean-Paul Herteman, presidente e ad del gruppo Safran; Peder Holk Nielsen, ad di Novozymes; Jean-Marc Chery, direttore esecutivo di STMicroelectronics, Jochen Eickholt, ad di Divison Rail Systems, Siemens Ag, Infrastructure & Cities Sector; e Massimo Garbini, amministratore unico di Enav.

I sette partenariati pubblico-privato lanciati oggi rappresentano un investimento complessivo di 19,5 miliardi di euro in ricerca e innovazione per i prossimi sette anni. Il contributo dell’Ue, pari a 7,3 miliardi di euro, permetterà di liberare investimenti per 12,2 miliardi di euro provenienti dal settore privato e dagli Stati membri. Insieme ad altri quattro partenariati pubblico-pubblico con gli Stati membri, essi formano il pacchetto investimenti per l’innovazione, che rappresenta investimenti per oltre 22 miliardi di euro nel futuro dell’Europa.

I partenariati operano in settori chiave:

Medicinali innovativi 2 (Imi2): finalizzato allo sviluppo di vaccini, medicinali e terapie di nuova generazione, tra cui nuovi antibiotici (sito internet e scheda informativa);

Celle a combustibile e idrogeno 2 (Fch2): finalizzato ad accelerare l’introduzione sul mercato di tecnologie pulite ed efficienti nei settori dell’energia e dei trasporti (sito internet e scheda informativa);

Clean Sky 2 (Cs2): finalizzato alla progettazione di aeromobili meno inquinanti e più silenziosi, con emissioni di CO2 notevolmente ridotte (sito internet e scheda informativa);

Bioindustrie (Bbi): finalizzato all’uso di risorse naturali rinnovabili e di tecnologie innovative per ottenere prodotti di consumo più ecologici (sito internet e scheda informativa);

Componenti e sistemi elettronici per le leadership europea (Ecsel): finalizzato alla promozione delle capacità di produzione dell’Europa in campo elettronico (sito internet e scheda informativa);

Shift2Rail: finalizzato a migliorare le infrastrutture e i servizi ferroviari, riducendo nettamente i costi e potenziando la capacità, l’affidabilità e la puntualità (sito internet e scheda informativa);

Sesar 2020: finalizzato allo sviluppo di un sistema europeo di nuova generazione per la gestione del traffico aereo che migliorerà le prestazioni del trasporto aereo (sito internet e scheda informativa).

I bandi di gara lanciati da tali partenariati saranno aperti alla partecipazione delle imprese, delle pmi, delle università, delle organizzazioni di ricerca e di altri soggetti. La selezione dei progetti migliori da finanziare avverrà attraverso una valutazione inter pares.

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