Ci sono due startup italiane tra i finalisti della decima edizione del Torneo dell’innovazione sociale (Sit). È lo stesso Istituto Bei (Banca europea per gli investimenti), organizzatore della kermesse, ad annunciarlo. L’evento, presieduto da Ricardo Mourinho Félix, Vicepresidente della Bei, si terrà il 7 ottobre a Lisbona. Il Torneo si svolge ogni anno in una diversa capitale dell’Unione europea allo scopo di premiare e sponsorizzare imprenditori sociali europei che perseguono in maniera precipua l’obiettivo di generare un impatto sociale, etico o ambientale. In particolare, tra i finalisti di quest’anno figurano Angiodroid, società del settore delle tecnologie medicali con sede in Emilia-Romagna, impegnata nell’elaborazione di nuove soluzioni sanitarie, e Orange Fiber, startup di Catania che utilizza i sottoprodotti di agrumi per produrre tessuti sostenibili brevettati da destinare alla fabbricazione di stoffe di qualità per l’alta moda.
La decima edizione del Torneo
I 15 imprenditori che guidano la classifica provengono da nove paesi europei: Danimarca, Germania, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Polonia, Portogallo, Spagna e Svezia. I finalisti sono stati selezionati tra 280 candidati d’eccellenza per partecipare a un programma di formazione su misura che li ha aiutati a migliorare le capacità di autopromozione (pitching) e a perfezionare i piani aziendali. A seguito del programma, le imprese candidate sono pronte a presentare i propri progetti a Lisbona dinanzi ad una giuria di specialisti dell’innovazione sociale provenienti dal mondo accademico e dall’imprenditoria.
Quest’anno, per celebrare il decimo anniversario del Torneo, l’Istituto Bei ha deciso di aumentare i premi. Infatti, per la categoria generale e quella speciale saranno assegnati un primo premio di 75 mila euro e un secondo premio di 30 mila euro. Al vincitore del premio Audience Choice Award, che sarà votato dagli spettatori online del Torneo, andranno invece 10 mila euro. Quest’anno il premio per la Categoria speciale è destinato a progetti incentrati sulla vita sostenibile. Saranno inoltre selezionate due attività imprenditoriali d’impatto che parteciperanno al Programma Insead per l’imprenditoria sociale a Fontainebleau, in Francia.
Il Torneo dell’innovazione sociale presenta risvolti positivi anche sotto profili diversi da quello finanziario. I finalisti di ogni anno diventano automaticamente membri della rete Sit Alumni, che crea un collegamento tra loro e con altri imprenditori sociali selezionati in modo da moltiplicare opportunità e risorse. I membri del Sit Alumni beneficeranno di numerose opportunità di formazione e parteciperanno a un programma di borse di studio nel campo dell’innovazione. Tra le opportunità in questione figurano: i) il programma Scaling Executive Programme, un corso di formazione per dirigenti incentrato sull’espansione, l’autopromozione (pitching) e l’impegno con gli investitori, ii) Sitolarships, un programma di borse di studio nel campo dell’innovazione, e iii) conferenze in tutta Europa per stabilire reti di contatti con investitori, attori della filantropia di rischio e fondazioni potenzialmente in grado di finanziare gli investimenti necessari per la realizzazione dei progetti.
Inoltre, per sfruttare le sinergie con la crescente comunità di imprenditori sociali che beneficiano del sostegno dell’Istituto Bei attraverso il Torneo Sit, lo stesso Istituto sostiene anche Iris, il primo incubatore sociale nel nord del Portogallo.
Le due startup italiane in lizza
Angiodroid, società attiva dal 2013 nel settore delle tecnologie medicali con sede in Emilia-Romagna, è impegnata nell’elaborazione di nuove soluzioni sanitarie. Ha sviluppato il primo e unico iniettore automatico di CO2 per angiografia periferica che consente all’utilizzatore di controllare la dose di gas e la pressione di iniezione. Il sistema supera le problematiche legate alla contaminazione dell’aria, alla scarsa qualità delle immagini e alla sicurezza dei pazienti grazie ad una tecnologia brevettata che standardizza l’uso dell’anidride carbonica nell’ambito dell’esame angiografico. L’unità, che è portatile e dispone di un serbatoio di CO2 integrato sufficiente per oltre 500 procedure diagnostiche, è pronta per l’iniezione in sei secondi.
Orange Fiber, fondata a Catania nel 2014, utilizza invece i sottoprodotti di agrumi per produrre tessuti sostenibili brevettati da destinare alla fabbricazione di stoffe di qualità per l’alta moda. Il punto di partenza sono i sottoprodotti dell’industria di trasformazione degli agrumi, il cui smaltimento comporta costi elevati sia per le imprese produttrici di succhi di frutta che per l’ambiente. Orange Fiber ha creato una filiera assolutamente tracciabile e trasparente per la trasformazione di un sottoprodotto nell’ingrediente perfetto per stilisti sensibili alle tematiche ambientali. Il metodo Orange Fiber è riconosciuto a livello internazionale come migliore pratica per un’industria della moda sostenibile. La società è coinvolta in diverse iniziative finalizzate a una sempre maggiore sostenibilità delle filiere alimentare e tessile.