I FONDI

Innovazione, via ai bandi della Regione Lazio. Sul piatto 90 milioni

Digitale, green economy e aerospazio al centro di due contest per la reindustrializzazione e il potenziamento della ricerca nei settori chiave. Il Presidente Vicario Daniele Leodori: “Puntiamo su crescita e occupazione”

Pubblicato il 28 Dic 2022

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Ammontano complessivamente a 90 milioni i due bandi lanciati dalla Regione Lazio a sostegno di ricerca, sviluppo e innovazione per i settori chiavi del territorio. Focus su green economy, aerospazio e mobilità sostenibile, ma anche su industrie creative e digitali.

Spinta a crescita e occupazione

“Ricerca e innovazione – dice il presidente vicario della Regione Lazio Daniele Leodori – sono pilastri della nostra azione di governo in questi anni. E sono il cuore di questi nuovi bandi che metteranno a disposizione oltre 90 milioni di euro per finanziare la realizzazione, nel nostro territorio, di progetti di ricerca su temi relativi a comparti esuberanti della nostra economia che vogliamo sostenere perché continuino a crescere e a produrre occupazione. Il Lazio ha bisogno della creatività, della vivacità e dell’entusiasmo di chi ha idee e soprattutto le vuole realizzare. La regione anche in questo caso è al loro fianco”.

Il primo bando sulla ricerca

Il primo bando, già pubblicato sul bollettino ufficiale regione Lazio, sostiene progetti di investimento per l’avviamento o il potenziamento di infrastrutture aperte per la ricerca. Si tratta di una misura il cui obiettivo finale è favorire le attività di innovazione realizzate sul territorio da parte delle aziende, in particolare le piccole e le medie imprese. Vengono infatti sostenuti gli investimenti di Organismi di Ricerca e imprese, anche grandi, con i quali si realizzino o si amplino infrastrutture di ricerca, il cui accesso ad esse sia in via maggioritaria offerto (almeno il 70% del tempo macchina) a Pmi a condizioni non discriminatorie e di mercato.

La misura punta a rafforzare la rete di infrastrutture per attività di ricerca e sviluppo a cui le Pmi del Lazio possono rivolgersi per effettuare le proprie attività di innovazione, senza che sia loro necessario affrontare investimenti onerosi in strumentazione, apparecchiature e software. L’avviso agevola infatti le spese per investimenti materiali e immateriali per laboratori, macchinari e attrezzature le cui tariffe di accesso dovranno garantire la sostenibilità economica e finanziaria dell’investimento.

Si tratta di un contributo a fondo perduto pari al 50%, che sale al 65% per gli Organismi di Ricerca, del totale delle spese ammissibili ed effettivamente sostenute per le infrastrutture per la ricerca che producano nuova capacità operativa dedicata a soddisfare i fabbisogni di ricerca e innovazione delle imprese con riferimento alle aree di specializzazione della Smart Specialization Strategy Regionale.

Cosa prevede il secondo avviso

Il secondo avviso è dedicato a settori chiave dell’industria laziale. Si tratta di 71,6 milioni di euro per progetti di ricerca sviluppo e innovazione presentati da grandi imprese, Pmi e organismi di Ricerca.

L’avviso copre nello specifico le 9 aree di specializzazione della “Smart Specialisation Strategy Regionale”: scienze della vita, economia del mare, green economy e agrifood,  aerospazio, sicurezza, automotive e mobilità sostenibile, industrie creative e digitali, patrimonio culturale e tecnologie della cultura.

Cosa includono i bandi

Saranno ammissibili spese del personale dipendente come ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario impiegati nel progetto; costi relativi a immobili, strumentazione e attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati; costi per la ricerca contrattuale, conoscenze e brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne.

Ammissibili anche altri costi direttamente imputabili al progetto, compresi costi dei materiali, delle forniture e di prodotti.

Ciascun progetto dovrà prevedere attività per un minimo di 400mila euro e potrà ricevere un contributo per un massimo di 3 milioni di euro. Come la precedente, anche questa misura è a graduatoria. Le domande dovranno essere presentate tramite GeCoWEB Plus.

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