Qual è il confine tra mondo reale e mondo virtuale? Tra fake e ingaggio effettivo di un utente? E come non farsi ingannare tra campagne, fake e influencer? E’ la domanda a cui vuole rispondere la startup italiana Virality con la sua “Powerboard”, il software regolato da algoritmi proprietari di intelligenza artificiale che si pone l’obiettivo di “facilitare e ottimizzare l’utilizzo del social in maniera etica, per analisi di contenuti e audience e, quindi per allontanare fake e falsi profili, trovare, gestire e verificare influencer”.
Una sorta di “certificato di qualità” che può essere integrato con le linee guida internazionali sulla lotta alle fake news, e che potrà essere utile per muoversi in un universo che oggi vede attivi nel mondo oltre un miliardo di account Instagram al giorno, l’80% dei quali segue almeno un profilo business. Le cifre parlano di 500 milioni di utenti che passano circa 25 minuti del loro tempo su Instagram
“A creare Powerboard è stato un team di giovani talenti, programmatori, informatici e statistici, che, al motto di ‘Humans, not just influencers’ prosegue il comunicato – si propone, tramite l’innovazione tecnologica, di rinnovare il mondo di Instagram, il suo mercato e l’ambigua ‘politica degli influencer’ attraverso un’etica e una riconoscibilità degli interlocutori, dando un metro analitico a utenti e aziende per allontanarsi da presunte truffe commerciali e non solo”.
Il progetto, spiegano gli autori, grazie anche alla mediazione della piattaforma di innovazione Gellify è già approdato sui banchi degli investitori della Silicon Valley, pronti ad accogliere Virality già nel primo semestre del 2020, e sarà presentato a Milano, nei locali della fondazione Feltrinelli, il 12 settembre.