Gli investimenti globali nelle insurtech hanno raggiunto 10,1 miliardi di dollari, con un aumento del 38% rispetto al 2020: solo negli ultimi 2 anni le insurtech hanno ricevuto il 50% dei loro finanziamenti totali. La crescita degli investimenti è anche un riflesso dell’impegno delle compagnie di assicurazione nell’ambiente insurtech, poiché il numero e l’importo degli investimenti sono cresciuti esponenzialmente nel 2021, con un +175% rispetto all’anno precedente. A rilevarlo è l’Insurtech global Outlook di Ntt Data, che nel 2022 è giunto alla sua sesta edizione e che analizza le principali tendenze dell’ecosistema insurtech e l’impatto che le tecnologie avanzate e i nuovi modelli di business hanno avuto nel corso del 2021. In questa edizione, la ricerca è stata estesa per esplorare più a fondo le quattro forze che stanno accelerando lo sviluppo degli Ecosistemi Insurance: Insurtech, garage digitali delle Compagnie Assicurative, nuovi attori e Tech Giants, contesto normativo.
L’aumento degli investimenti e i trend tecnologici
Nel 2021, secondo i dati del report, la dimensione media degli accordi è cresciuta fino a raggiungere i 41 milioni di dollari, la più alta media storica per accordo. Gli investitori hanno mantenuto un chiaro interesse per le insurtech e hanno aumentato i loro investimenti una volta iniziata la ripresa dopo Covid-19, con una crescita esponenziale dal 2020 al 2021.
Per quanto riguarda i trend tecnologici, l’AI, l’IoT e l’analitica predittiva hanno visto un aumento dell’interesse degli investitori negli ultimi anni e hanno attirato grandi investimenti da parte di compagnie assicurative di rilievo, nonché di colossi tecnologici e industriali. Circa il 61% delle compagnie assicurative sta utilizzando l’IoT, creando nuove opportunità di business, integrando nuovi set di dati per migliorare l’attuale livello di rischi e prevenzione dei rischi, monitorando il comportamento dei clienti e incentivandone i cambiamenti.
Il ruolo dell’Europa
L’Europa eccelle per quanto riguarda i finanziamenti, e il Nord America, anche se mantiene la leadership generale, non ospita le aziende maggiormente finanziate; accordi importanti hanno reso l’Europa la regione che ha sperimentato il più alto tasso di crescita nel 2021. Quest’anno si presenta un quadro molto più diversificato in termini di regioni in cui i finanziamenti sono cresciuti. La crescita si è verificata nelle tre regioni principali: Asia, Europa e Nord America. Gli Stati Uniti hanno continuato ad essere la regione che ha attirato il maggior numero di investimenti, compresi cinque mega deals, tuttavia, il più rapido ritmo di crescita dell’Europa significa aver finalmente colmato parte del divario con il mercato statunitense nel 2021. Al contrario, la crescita dell’Asia è stata più piatta di quella sperimentata dalle altre due regioni.
In termini di presenza di investitori, il venture capital è particolarmente degno di nota, e mostra una crescita in tutte le regioni. Fino al 2021, la presenza di venture capital in Europa è cresciuta fino a 3,3 volte la dimensione che aveva nel 2015.
Maturità del mercato o bolla?
Dando uno sguardo approfondito alla crescita dei finanziamenti, lo studio rivela una serie di pattern interessanti che potrebbero confermare o mettere in discussione l’effettiva maturità di questi nuovi modelli. Una di queste analisi è il confronto della crescita delle valutazioni negli ultimi tre anni delle aziende top-funded che sono state fondate tra il 2013 e il 2015 e tra il 2016 e il 2018. Un confronto di entrambi i gruppi di aziende mostra che le più giovani stanno aumentando la propria valutazione ad un ritmo più veloce delle altre. Questo è particolarmente vero per quelle che operavano nel mercato statunitense.
L’accelerazione del valore delle aziende può essere dovuta in parte a una maggiore presenza di società di venture capital nel settore, combinata con la maturità del mercato e il crescente interesse per la creazione di nuovi leader del settore. Tuttavia, esiste anche il rischio che si stia creando una nuova bolla in questo mercato.
Le aziende insurtech
Il numero di aziende che hanno ricevuto più di 100 milioni di dollari di finanziamenti (unicorni) è aumentato di cinque volte dal 2017. Tuttavia, le startup insurtech hanno sperimentato un calo costante nello stesso periodo, a indicazione di un probabile ridimensionamento dello spazio di innovazione. In questo scenario, i grandi leader affermati stanno assorbendo fondi in un movimento verso la maturità nella “prima” ondata di innovazione. Nel campione utilizzato per produrre questo report, le aziende insurtech sono state classificate in 3 categorie principali: startup, scaleup e outlier o unicorni.
Il rapporto classifica le startup come quelle insurtech fondate meno di tre anni fa e con un importo totale massimo di finanziamento ricevuto di $5M. Le scaleup sono quelle insurtech che hanno ricevuto un importo totale di finanziamento tra $5M e $100M, con un massimo di due anni tra i round di finanziamento.
Infine, gli outliers o unicorni sono quelle insurtech che hanno ricevuto più di $100M di finanziamento e hanno una valutazione di più di $1B. È interessante notare che gli outliers, che rappresentano solo il 10% delle insurtech nel campione, rappresentano il 75% dei finanziamenti del 2021. Vale anche la pena notare che le startup, il 45% del campione, rappresentano solo il 2% del totale dei finanziamenti.
Il confronto tra Insurtech e Fintech
L’Insurtech Global Outlook 2022 Ntt Data ha inoltre identificato diverse tendenze interessanti quando si confrontano le aziende insurtech e fintech. Ne emerge che le fintech sono emerse sulla scena prima delle insurtech, in linea con il vantaggio delle banche nella digitalizzazione rispetto al settore assicurativo. In generale, la loro crescita è stata più lenta ma costante. Di contro le insurtech hanno tempi di IPO più brevi rispetto alle fintech che, a loro volta, sono in linea con i tempi di IPO delle startup in generale. Inoltre, anche se le insurtech generano più entrate per cliente, le fintech hanno una base di clienti molto più ampia. Il mercato infine percepisce che il valore creato dalle fintech è molto più grande di quello generato dalle insurtech, il che si riflette nella grande differenza nella capitalizzazione di mercato.
“Considerando l’impatto complessivo di ciascuno – spiega Ntt Data – è probabile che il finanziamento da solo non riesca a dipingere un quadro completo, e la limitata cattura del mercato delle insurtech suggerisce che è ancora troppo presto per dare un giudizio definitivo. Confrontando la performance del mercato azionario delle fintech e delle insurtech, c’è una chiara differenza: il boom degli investimenti e l’impatto del mercato non sono allineati. Mentre il prezzo delle azioni delle fintech sta crescendo più dell’indice S&P, il prezzo di tutte le azioni insurtech è diminuito di più del 60%”.
Lo spazio per l’innovazione
Il report di Ntt Data infine registra un forte calo nella creazione di nuove aziende insurtech. “Il mercato si muove in termini di maturità e c’è probabilmente meno innovazione – spiega a ricerca – Le tre principali categorie di insurtech rilevanti che sono stati argomenti caldi nel 2021 sono sicuramente marketplace, animali domestici e benessere”. Per i primi, la loro popolarità nel 2021 è guidata dalla crescente necessità delle aziende B2B di unirsi ai marketplace, offrendo così la possibilità di esperienze più liquide, trasparenti e real-time che facilitano il commercio. “L’assicurazione integrata sta guadagnando una posizione significativa nel facilitare l’integrazione di diverse soluzioni e parti che possono offrire congiuntamente una soluzione assicurativa senza soluzione di continuità nei marketplace – spiega ancora Ntt Data – In termini di lifestyle, uno sviluppo interessante è come il benessere rimanga una priorità come stile di vita. I consumatori continuano a spingere per un’esperienza più integrata che possa sostenere il proprio wellness. Le aziende di questo settore hanno l’opportunità di diventare parte della vita quotidiana dei clienti e fornire valore attraverso diversi canali. Infine, le compagnie di assicurazione per animali domestici hanno continuato a guadagnare terreno nell’arena insurtech dell’ultimo anno. Le startup stanno creando interessanti modelli di business e offrendo prodotti ed esperienze personalizzate che si adattino al mindset e alle priorità dei proprietari di animali domestici”.