LO SCENARIO

Insurtech, in Italia investimenti al ribasso: slitta al 2024 l’obiettivo 1 miliardo

Secondo i dati del nuovo report di Italian Insurtech Association, il 2023 chiuderà a 800 milioni di euro. La crescita di inflazione e tassi di interesse e la crisi del Ramo Vita, hanno reso più oneroso per le compagnie usare risorse da impiegare nelle nuove soluzioni tecnologiche. Ma per i prossimi cinque anni prevista una forte crescita trainata dalla digitalizzazione

Pubblicato il 28 Set 2023

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“Lo scenario Insurtech sta vivendo un momento di grande incertezza ed è quindi impossibile fare previsioni per quanto riguarda gli investimenti. Per tale motivo dobbiamo ritardare l’ambizioso traguardo del miliardo di euro di investimenti per il 2024“. Lo afferma Simone Ranucci Brandimarte, Presidente di Italian Insurtech Association (IIA), presentando i dati del nuovo report realizzato per offrire una fotografia della direzione intrapresa dal settore ed evidenziare quali saranno i cambiamenti che caratterizzeranno il mercato nei prossimi anni.

L’indagine, che ha coinvolto 24 compagnie assicurative e diverse venture capital rappresentanti insieme il 95% dei premi italiani, stima che entro la fine del 2023 gli investimenti in Italia raggiungeranno la quota di 800 milioni di euro, una previsione sotto le attese secondo la maggior parte del campione intervistato (65%). Il rallentamento nella crescita degli investimenti in Insurtech risponde al contesto di incertezza macro economica che stiamo vivendo: l’aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse, uniti alla crisi del Ramo Vita, hanno reso più oneroso per le compagnie impiegare risorse da impiegare nelle nuove soluzioni tecnologiche. Secondo il 55% del campione, infatti, gli investimenti in tecnologia e digitalizzazione realizzati dalla propria azienda sono stati insufficienti nel 2023, rispetto all’evoluzione di mercato.

Basso livello di investimenti in startup

Secondo l’analisi, nel primo semestre del 2023 gli investimenti nel settore hanno raggiunto la cifra di 370 milioni di euro, segnando un aumento di 170 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2022, quando si erano attestati sui 200 milioni. La maggioranza degli investimenti, il 53%, sono destinati a progetti innovativi interni alle compagnie, il 38% per progetti in collaborazione con terze parti e solo il rimanente 9% in startup. Il basso livello di investimenti in startup deriva dal fatto che i grandi gruppi assicurativi in Italia continuano a prediligere l’impiego delle proprie risorse per aumentare il livello di competenze interne (33%).

Forte spinta alla digitalizzazione nei prossimi 5 anni

L’indagine IIA afferma che nei prossimi cinque anni il mercato assicurativo italiano sarà caratterizzato da una forte crescita e da un’importante digitalizzazione. L’applicazione delle nuove tecnologie impatterà significativamente sull’offerta presente nel settore: i prodotti che saranno particolarmente al centro di questo sviluppo saranno quelli legati ai rischi di cybersecurity e alle soluzioni contro i rischi climatici, due asset che hanno avuto un’accelerazione incontrollata negli ultimi anni e richiedono un enorme sforzo di rinnovamento dell’industria per fornire coperture adeguate.

Previsto un aumento degli investimenti nel 2024

Nonostante i diversi fattori esogeni che continuano a caratterizzare l’andamento dei tassi, i prospetti per il 2024 restano positivi: il 71% degli intervistati prevede un aumento significativo degli investimenti nel prossimo anno, che potrebbero superare l’ambizioso traguardo di 1 miliardo di euro nel mercato italiano. Tali investimenti, nei prossimi cinque anni, si concentreranno sullo sviluppo di nuovi prodotti assicurativi, soprattutto nel full business risk, ma anche sull’abilitazione delle reti (33%). Lo sviluppo delle tecnologie Insurtech nel prossimo futuro produrrà diversi cambiamenti importanti per l’ecosistema tra cui: un forte aumento della distribuzione digitale delle polizze, secondo il 33% del campione, l’acquisizione di nuovi clienti, 30% del campione, sviluppo di soluzioni embedded insurance, 24% del campione.

Consumatori sempre più “digital”

Secondo la ricerca dell’Associazione, infine, il consumatore è sempre più orientato al digitale, infatti il 45% effettua abitualmente acquisti online e mostra disponibilità a sottoscrivere polizze digitali. Tuttavia, il 55% dei consumatori ammette di non avere conoscenza di altri prodotti assicurativi oltre al Rc Auto, e il 30% non ha idea di quali altri rischi potrebbe assicurare. L’adozione diffusa di soluzioni innovative e digitali in Italia può essere raggiunta attraverso un maggior sostegno all’alfabetizzazione assicurativa, tramite formazione e aggiornamento costante delle competenze.

“Nonostante il progresso evidente, con il volume degli investimenti Insurtech quasi raddoppiato in questo primo semestre, rispetto quello dello scorso anno, l’Italia rimane ancora indietro rispetto ad altri Paesi europei. La digitalizzazione del settore rimane la massima priorità, rappresenta la chiave per attrarre sempre più talenti e colmare il divario di competenze esistente”, conclude Ranucci Brandimarte.

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