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Intel, il piano da 30 miliardi in Germania slitta di (almeno) 2 anni



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Nonostante sussidi per 10 miliardi messi in campo dal governo tedesco per l’impianto di Magdeburgo, che avrebbe dovuto essere inaugurato entro fine anno creando 3mila posti di lavoro, la chip company congela gli investimenti. Decisione che vale anche per il progetto in Polonia. Via allo scorporo della divisione foundry: diventerà una società separata con un proprio cda. E si punta a raccogliere capitali esterni

Pubblicato il 17 set 2024



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Intel ha annunciato il rinvio di circa due anni della costruzione di stabilimenti in Germania e Polonia. Il colosso dei semiconduttori, attraverso una mail che il ceo Pat Gelsinger ha inviato ai dipendenti, giustifica la decisione alludendo a previsioni sfavorevoli sull’evoluzione della domanda.

Anche se il progetto non verrà cancellato, si tratterà comunque di un affronto per il governo tedesco, che aveva messo sul tavolo quasi 10 miliardi di sussidi per attirare il colosso dei microprocessori a Magdeburgo.

L’evoluzione del progetto

L’azienda aveva inizialmente annunciato la costruzione di due fabbriche di chip in Sassonia-Anhalt con l’inaugurazione prevista per quest’anno. Con un investimento stimato di circa 30 miliardi di euro, il progetto avrebbe dovuto creare circa 3mila posti di lavoro. L’anno scorso il governo tedesco aveva promesso aiuti statali per 9,9 miliardi di euro e solo pochi mesi fa Gelsinger aveva dichiarato che a Magdeburgo sarebbero stati utilizzati i processi produttivi più moderni, con i quali Intel avrebbe recuperato il ritardo rispetto ai concorrenti. L’inizio della produzione era previsto per il 2027 o tutt’al più entro il 2028.

Il problema è che nell’ultimo trimestre il gruppo Intel ha registrato una perdita di un miliardo di dollari, e gli analisti si aspettano il peggio per i prossimi mesi. Gelsinger ha quindi dovuto prendere una serie di contromisure e all’inizio di agosto ha annunciato che verranno tagliati circa 15mila posti di lavoro, circa il 15% degli attuali dipendenti della società, con un risparmio stimato di più di 10 miliardi di dollari.

Intel ha però confermato gli investimenti in nuovi impianti nel suo mercato interno negli Stati Uniti e lo sviluppo di nuovi chip con la divisione cloud di Amazon.

Scholz: “Rammarico per il rinvio del progetto”

In un messaggio su X il cancelliere Olaf Scholz esprime rammarico per la decisione. Intel ha annunciato ieri sera che rinvierà di due anni i progetti per la sua fabbrica di semiconduttori a Magdeburgo. Il motivo: l’azienda deve riallinearsi a causa dell’attuale situazione del settore. Il governo federale e il governo regionale della Sassonia-Anhalt si sono battuti intensamente affinché Intel si stabilisse a Magdeburgo, si rammaricano del ritardo annunciato e continuano a considerare il progetto sensato e meritevole di sostegno – ha scritto – Negli ultimi mesi diversi produttori di semiconduttori hanno preso importanti decisioni di investimento in Germania. In totale sono in corso più di 30 progetti di investimento nel settore della microelettronica. Per noi è importante che le nostre capacità continuino ad essere ampliate. Resta importante il fatto che i semiconduttori siano sempre più prodotti in Germania”.

La lettera di Gelsinger ai dipendenti

“Tutti gli occhi sono puntati su Intel da quando abbiamo annunciato i risultati del secondo trimestre. Non sono mancate le voci e le speculazioni sull’azienda, compresa la riunione del Consiglio di amministrazione della scorsa settimana”, ha scritto Pat Gelsinger in una lettera ai dipendenti. “Abbiamo discusso a fondo della nostra strategia, del nostro portafoglio e dei progressi immediati che stiamo compiendo rispetto al piano annunciato il 1° agosto. Il Consiglio e io abbiamo convenuto che abbiamo molto lavoro da fare per aumentare l’efficienza, migliorare la redditività e accrescere la nostra competitività sul mercato”.

Gelsinger puntualizza che “mentre continuiamo ad agire con urgenza per eseguire il piano che abbiamo annunciato il mese scorso, stiamo anche lavorando per gestire con attenzione la nostra liquidità mentre miglioriamo significativamente il nostro bilancio e la nostra liquidità. Questo include la vendita di parte della nostra partecipazione in Altera, un’operazione di cui abbiamo parlato pubblicamente più volte e che da tempo fa parte della nostra strategia per generare proventi”.

Lo scorporo della divisione foundry

La società poi intende costituire Intel Foundry come filiale indipendente all’interno di Intel. “Questa struttura di governance completerà il processo avviato all’inizio di quest’anno, quando abbiamo separato il P&L e il reporting finanziario di Intel Foundry e Intel Products. La struttura di una filiale offre importanti vantaggi. Fornisce ai nostri clienti e fornitori esterni della fonderia una separazione e un’indipendenza più chiare dal resto di Intel. Inoltre, ci offre la flessibilità necessaria per valutare fonti di finanziamento indipendenti e ottimizzare la struttura del capitale di ciascuna azienda per massimizzare la crescita e la creazione di valore per gli azionisti. Il team di leadership di Intel Foundry non subisce alcuna modifica e continua a fare capo a me. Inoltre, istituiremo un consiglio di amministrazione che comprenda direttori indipendenti per governare la filiale. Questo sostiene la nostra costante attenzione a una maggiore trasparenza, ottimizzazione e responsabilità in tutta l’azienda”.

Gelsinger ha chiosato dicendo che “tutti gli occhi rimarranno puntati su di noi. Dobbiamo lottare per ogni centimetro ed eseguire meglio che mai. Perché è l’unico modo per mettere a tacere i nostri critici e ottenere i risultati che sappiamo di essere in grado di raggiungere. Dobbiamo continuare a concentrarci sull’innovazione e allo stesso tempo diventare un motore di efficienza operativa e di performance finanziaria costruito per vincere sul mercato. Come ho già detto, questa è la trasformazione più significativa di Intel da oltre quarant’anni a questa parte. È dai tempi della transizione dalla memoria al microprocessore che non tentiamo di fare qualcosa di così essenziale. Ci siamo riusciti – e ci riusciremo – e costruiremo una Intel più forte per i decenni a venire”.

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