Intel finanzia con 50 milioni di dollari una serie di iniziative tecnologiche per combattere la pandemia del coronavirus. Risorse che saranno disponibili anche per l’Italia. “Il mondo –sottolinea Bob Swan, Chief Executive Officer di Intel – sta affrontando un’enorme sfida per combattere il coronavirus. Intel si impegna a rendere più rapido l’accesso alla tecnologia in grado di combattere l’attuale pandemia e a favorire nuove tecnologie e scoperte scientifiche che preparino meglio la società a crisi future. Condividendo le nostre competenze, risorse e tecnologie, possiamo contribuire ad accelerare le iniziative per salvare vite umane ed espandere l’accesso a servizi essenziali in tutto il mondo durante questo periodo difficile».
In dettaglio, Intel finanzia con 40 milioni di dollari le sue due iniziative “Covid-19 Response and Readiness” e “Online Learning”. L’obiettivo è accelerare le innovazioni in campo medicale e di ricerca dei vaccini sfruttando tecnologie come l’intelligenza artificiale, il supercalcolo e i servizi edge-to-cloud. Con questa iniziativa Intel ha detto che intende aiutare i produttori di sistemi di assistenza sanitaria e scienze biologiche ad aumentare la disponibilità delle tecnologie e delle soluzioni utilizzate dagli ospedali per diagnosticare e curare i pazienti colpiti dal Covid-19.
La ”Intel Online Learning Initiative” supporterà invece organizzazioni non-profit e business partner nel settore dell’istruzione, per offrire dispositivi e risorse di apprendimento online agli studenti che non dispongono di accesso alla tecnologia. Lavorando con i distretti scolastici pubblici, questa iniziativa secondo l’azienda consentirà donazioni di Pc, risorse virtuali online, linee guida per studiare da casa e assistenza per la connettività dei dispositivi.
Inoltre Intel ha destinato 10 milioni di dollari per un altro fondo di innovazione che supporterà le richieste di aziende ed enti esterni e progetti per rispondere alle esigenze di comunità locali.
Una prima attività è quella portata avanti In India, dove Intel collabora con una serie di centri di ricerca e amministrazioni per implementare server e desktop basati su processori Intel in modo da realizzare test più veloci e meno costosi per il coronavirus e per comprendere le dinamiche epidemiologiche e la stratificazione dei rischi per i pazienti affetti da comorbilità. Inoltre l’azienda collabora alla creazione di un sistema multicloud per consentire diagnosi in tempi brevi a tutta la popolazione indiana.
Negli Usa, in collaborazione con la piattaforma Sickbay di Medical Informatics basata su tecnologia Intel, l’azienda ha contribuito a realizzare una soluzione capace di trasformare molto velocemente dei posti letto in ospedale in letti di “terapia intensiva virtuale” che proteggono gli operatori dal rischio di esposizione al virus con un distanziamento clinico, e aumentano la capacità di cura delle postazioni. Il primo ospedale ad averlo utilizzato è stato il Methodist Hospital di Houston.
Nel Regno Unito, Intel infine sta collaborando con Dyson e la società di consulenza medica Ttp per fornire un nuovo ventilatore polmonare sulle specifiche del governo britannico. Il ventilatore è in attesa di approvazione normativa ed è progettato per essere montato sui letti.
A queste iniziative di risposta tecnologica si aggiungono le donazioni di 10 milioni di dollari già annunciate da Intel a sostegno delle comunità locali. Le donazioni includono un milione per i guanti, mascherine e altre attrezzature per gli operatori sanitari, 6 milioni di dollari dalla Intel Foundation per iniziative di soccorso nelle comunità locali e 4 milioni di dollari da Intel e dalle sue filiali in tutto il mondo.
Infine, tra le altre iniziative in campo tecnologico, Intel e Lenovo stanno collaborando con Bgi Genomics, con sede a Pechino, per accelerare l’analisi delle caratteristiche genomiche del coronavirus.
Ecco come accedere ai fondi disponibili per l’Italia