LA RISTRUTTURAZIONE

Intel nel guado, ipotesi cessione di alcune attività



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Secondo indiscrezioni stampa la chip company, che nei giorni scorsi ha annunciato un piano di licenziamenti che coinvolgerà 15mila dipendenti, sta valutando una serie di opzioni per risollevare il business. Fra i consulenti ci sarebbero Morgan Stanley e Goldman Sachs: non si escludono fusioni e acquisizioni

Pubblicato il 30 ago 2024



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Intel sta attraversando un periodo di notevoli difficoltà e sta valutando una serie di opzioni per risollevare il proprio business. Secondo fonti vicine alla questione, la società sta considerando la possibilità di suddividere la sua attività di fonderia e persino abbandonare alcuni progetti di fabbrica. Tra i consulenti che stanno fornendo assistenza ci sono Morgan Stanley e Goldman Sachs, storici banchieri dell’azienda.

Trimestrale deludente

Gli ultimi risultati trimestrali di Intel hanno deluso le aspettative degli analisti, con un utile per azione (Eps) di soli 0,02 dollari su un fatturato di 12,8 miliardi di dollari. Gli analisti si aspettavano un Eps di 0,10 dollari e un fatturato di 12,9 miliardi di dollari. L’anno scorso, nello stesso trimestre, l’azienda aveva registrato un Eps di 0,13 dollari su un fatturato di 12,9 miliardi di dollari. Questo deludente risultato ha portato Intel ad annunciare un piano di riduzione dei costi da 10 miliardi di dollari, che include il licenziamento di circa 15.000 dipendenti e l’eliminazione del dividendo del quarto trimestre fiscale.

La concorrenza sui chip per l’AI

La posizione di Intel nel mercato dei chip è stata ulteriormente complicata dalla crescente concorrenza, in particolare da parte di Nvidia, che produce le unità di elaborazione grafica (Gpu) centrali per i modelli di intelligenza artificiale (AI) di oggi. Questo ha contribuito a una significativa perdita di valore delle azioni di Intel, che sono scese di quasi il 60% quest’anno.

Intel sta lavorando con vari consulenti per formulare opzioni strategiche per affrontare il calo delle performance. Morgan Stanley e Goldman Sachs stanno considerando una gamma completa di opzioni, tra cui la scissione e la vendita di alcune attività. Le discussioni sono ancora nelle fasi iniziali e le opzioni saranno probabilmente presentate durante una riunione del consiglio a settembre.

Vendita della quota in Arm, ma Gelsinger resta ottimista

In un tentativo di risollevare i conti, Intel ha venduto la sua partecipazione di 1,18 milioni di azioni nella società britannica Arm, operazione che dovrebbe valere circa 147 milioni di dollari. Questa cessione arriva in un periodo finanziario tumultuoso per Intel, che sta subendo una delle ristrutturazioni più importanti dalla transizione dei microprocessori di memoria avvenuta quattro decenni fa.

Il ceo di Intel, Pat Gelsinger, ha ammesso pubblicamente che l’azienda sta attraversando settimane difficili, ma ha espresso fiducia nella capacità del suo team di affrontare le sfide. “Rispettiamo parte dello scetticismo che abbiamo ricevuto dal mercato. Io, il mio team dirigenziale, l’azienda, crediamo di essere all’altezza della sfida,” ha dichiarato Gelsinger. Nonostante gli sforzi per ridurre i costi e ristrutturare l’azienda, però, gli investitori rimangono scettici riguardo alla possibilità di una rapida inversione di tendenza.

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