Intel ha deciso di investire nel mercato mobile cinese. Il ramo di venture capital della company statunitense darà vita a un fondo, l’Intel Capital China Smart Device Innovation Fund, in cui “inietterà” 100 milioni di dollari allo scopo di accelerare la creazione di nuovi dispositivi che utilizzino i suoi chip. Nel contempo sta mettendo in piedi un centro per l’innovazione a Shenzhen, l’Intel Smart Device Innovation Center, per promuovere la ricerca e lo sviluppo in questo settore. In pratica in questo modo punta ad assicurarsi che i chip usati nei telefonini e in altri device cinesi siano i propri.
L’annuncio è stato dato dal nuovo ceo Brian Krzanich all’Intel Developer Forum di Shenzen, metropoli cinese delle nuove tecnologie, spiegando che l’ecosistema tecnologico della città e la multinazionale produttrice di microchip possono contribuire a riaccendere la crescita focalizzandosi sui device smart tra cui wearable, dispositivi connessi al web, Internet of Things, ibridi e tecnologia mobile.
In questo modo il gruppo Usa punta a rafforzare la propria posizione con i maker locali di dispositivi mobili e a contribuire ulteriormente allo sviluppo del mercato degli smartphone e dei tablet nella Repubblica popolare cinese.
Non è la prima volta che Intel scommette sul Paese asiatico, parte integrante dei Brics e quindi economia emergente insieme a Brasile, Russia, India e Sudafrica. Dal 1998 l’azienda americana ha investito 670 milioni di dollari in 110 imprese, ma questa volta sta puntando su un diverso genere di hardware. Mentre il mercato dei pc continua a contrarsi, Brian Krzanich sta cercando di trasformare l’azienda in uno dei principali fornitori di tecnologia per gli wearable (dispositivi indossabili) e altri segmenti dell’Internet of Things. Altre priorità includono smartphone, tablet e il relativo hardware.
Non a caso al Forum di Shenzen il numero uno di Intel ha illustrato in dettaglio nuovi prodotti e tecnologie che l’azienda comincerà a proporre a partire da quest’anno, tra cui le Intel Gateway Solutions per l’Internet of Things basate su Intel Quark e sui processori Atom.
Inoltre per la prima volta ha offerto una dimostrazione di SoFIA, la prima piattaforma mobile integrata di Intel per smartphone e tablet.