Pesa sui conti di Intel la crisi del mercato dei pc, ai minimi dal 1994. Il maggior produttore mondiale di microchip ha chiuso il primo trimestre con utili per 2,05 miliardi di dollari, in flessione del 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il fatturato nei primi tre mesi del 2013 si è fermato a 12,58 miliardi di dollari, in calo del 2,5% rispetto a 12,91 miliardi di un anno fa, in linea con le attese degli analisti. I ricavi derivanti direttamente dai pc sono diminuiti del 6%.
Il Cfo Stacy J. Smith ha detto oggi che l’azienda tornerà a crescere nel secondo semestre dell’anno, quando probabilmente raggiungerà “ricavi in aumento a doppia cifra nel 2013”.
“Nel contesto di debolezza del mercato, Intel ha ottenuto buoni risultati nel primo trimestre, e sono entusiasta del futuro che si prospetta per l’azienda – ha detto Paul Otellini (nella foto), President e Ceo di Intel – Abbiamo consegnato la nostra nuova generazione di microprocessori per pc, introdotto una nuova famiglia di prodotti per microserver e forniremo nel corso del trimestre i nostri nuovi processori per tablet e smartphone. Stiamo collaborando con i nostri clienti per introdurre prodotti innovativi per diversi sistemi operativi. La transizione di quest’anno alla tecnologia a 14 nm aumenterà notevolmente il valore offerto dall’architettura e dalla tecnologia di processo Intel sia per i nostri clienti che per il mercato”.
Per quanto riguarda l’Italia, “A dispetto della situazione macro-economica del nostro Paese, guardiamo con fiducia ai prossimi mesi, avendo iniziato il 2013 forti di una linea di prodotti che copre tutto lo spettro di dispositivi mobili – ha detto Maurizio Riva, Intel Account Director Acer Emea – Una prima dimostrazione dei segnali incoraggianti provenienti dal mercato consumer è il riscontro molto positivo avuto in occasione del Fuorisalone di Milano, con l’alto gradimento da parte del grande pubblico di tutti i modelli convertibili e i tablet con tecnologia Intel disponibili oggi sul mercato. Nel segmento enterprise e in particolare nell’ambito dei datacenter e del cloud riscontriamo indicazioni molto positive, con una crescita di Intel anche sul mercato italiano e alcuni casi di successo molto importanti come Magneti Marelli, che ha introdotto nuovi sistemi desktop con tecnologia Intel incrementando le performance e la produttività, o come 5T, società che opera nel campo dell’infomobilità a Torino e in Piemonte e che ha virtualizzato la propria infrastruttura informatica per una maggiore flessibilità e una riduzione dei costi”.