Soluzioni di Intelligenza artificiale al servizio del Fisco italiano. E’ quanto previsto dalla bozza della legge delega di riforma del Fisco del governo Meloni. Il documento contempla la piena utilizzazione dei dati, il potenziamento dell’analisi del rischio e il ricorso alle tecnologie digitali e alle soluzioni di intelligenza artificiale, pur nel rispetto della tutela dei dati personali. Il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini: “Recuperati 20 miliardi grazie anche a utilizzo Pos, fatturazione elettronica e trasmissione telematica degli scontrini”.
Digitale alleato anti-evasione
“Mai recuperato così tanto dall’evasione – ha fatto sapere Ruffini in un’intervista al Corriere della Sera -. La cifra esatta è di 20,2 miliardi. È il risultato più alto di sempre. Di questi, ben 19 miliardi sono frutto dell’attività ordinaria e solo 1,2 di misure straordinarie come le rottamazioni e altre procedure di tregua fiscale”.
Il miglioramento è dovuto al fatto, secondo Ruffini, che “l’Agenzia ha puntato sulla digitalizzazione. Penso alla fatturazione elettronica, alla trasmissione telematica degli scontrini, all’utilizzo dei Pos, strumenti che ci consentono di individuare in modo più puntuale i soggetti a rischio di evasione. Inoltre, la disponibilità di questi dati consente, in molti casi, di accompagnare i contribuenti nel percorso di regolarizzazione fiscale di loro errori o mancanze, prima di procedere a veri e propri atti di accertamento, risparmiando sanzioni e interessi. Questa strategia – spiega – induce a comportamenti virtuosi. Secondo i dati dell’apposita Commissione, l’evasione dei principali tributi è infatti scesa da 83 miliardi nel 2017 a 74 nel 2019″.
Consob, ok a registro unico per digitalizzazione
Per la digitalizzazione dei prodotti finanziari il presidente della Consob, Paolo Savona, apprezza la proposta, avanzata dal direttore generale della Bri Agustin Carstens, di un “registro unico caratterizzato dalla componibilità riguardo alle tecnologie con una apertura ai miglioramenti e con la solidità e sicurezza dei registri contabili”.
“Siamo alla vigilia dell’introduzione di nuove regole europee sulla digitalizzazione dei prodotti finanziari come nel caso del regolamento Mica” (per le criptovalute, ndr) osserva Savona che aggiunge: “è ormai chiaro che l’architettura su due livelli del sistema monetario esistente, costruito sulla base monetaria delle Banche centrali e sui depositi delle banche non cambierà anche se verrà integrato dalle stable coin ribattezzate e-money o depositi tokenizzati che andranno sotto la competenza delle autorità di vigilanza finanziaria”.