Intelligenza artificiale e etica, un binomio che impatta nelle decisioni aziendali, poiché da un lato fornisce importanti strumenti ai manager, mentre dall’altro si pone il problema del rispetto sull’utilizzo di tali dati. Il documento prodotto dalla Ethics and Artificial Intelligence conference che si è tenuta all’Hilton Molino Stucky di Venezia per Aspen Institute analizza in cinque capitoli il legame tra tecnologia e rispetto nel suo utilizzo: “Intelligenza artificiale e sfide etiche per il business e l’economia”, “La regolamentazione dell’Intelligenza artificiale tra libertà e dignità”, “Limiti tecnici e morali dell’Intelligenza artificiale in ambito aziendale”, “Educazione e informazione per la cittadinanza digitale”, “Il paradigma del cambiamento dei business models abilitati dai cambiamenti digitali e le applicazioni dell’Intelligenza artificiale”.
Nel corso dei capitoli si propone il bilanciamento e il rispetto dell’utilizzo dei dati, cercando di fornire le linee guida per comprendere quali siano i “paletti” da rispettare o da porre. Perché se da un lato è possibile usufruire di migliaia di dati, c’è dall’altro il bilanciamento di un utilizzo consapevole. Nel corso dell’introduzione è stato infatti proposto proprio il tema dell’era post Covid, un’era dei big data, da interpretare e valorizzare al meglio, senza invadere la vita delle persone. Un problema macro a livello economico, perché nel caso di scelte sbagliate, o di mancati utilizzi, il rischio per i manager, è stato più volte ripetuto, è di portare le aziende “fuori dal mercato, perché non in grado di effettuare le giuste strategie”.
Il progetto Tim-Intesa Sanpaolo
Lucchini, chief institutional affairs and external communication officer della banca. “Grazie al suo impiego abbiamo la possibilità di fornire servizi migliori. Inoltre, come banca sistemica, lavoriamo perché metta al centro le persone e quindi l’educazione è di importanza fondamentale”, ha spiegato aggiungendo che la banca sta lavorando su tutta la parte di advocacy relativa all’impiego dell’intelligenza artificiale.
tutte le parti coinvolte nell’adozione di linee guida”.
L’intervento del ministro Bianchi
vanno intesi diversamente ma in maniera chiara – ha detto – Noi stiamo lavorando con il piano nazionale di rilancio per ridefinire per i ragazzi la capacità di non esser solo data scientist, ma anche utilizzatori di data”.
diecimila la modalità di utilizzo di questi dati e il tema riguarda tutte le professionalità”.
cui le nuove generazioni avranno accesso sia da gestori delle informazioni che da utilizzatori delle stesse”.