IL PIANO

Intelligenza artificiale, Butti: “Presto un fondo con Cdp a supporto delle startup”

“Il nostro obiettivo è aumentare l’indipendenza dell’industria italiana e coltivare la capacità di sviluppare competenze e ricerca nel settore”. In vista anche la creazione di una task force per aggiornare la strategia nazionale. Il sottosegretario all’Innovazione a Telco per l’Italia il 15 giugno

Pubblicato il 30 Mag 2023

butti

Presto un fondo per le startup dell’AI. Lo ha annunciato il Sottosegretario con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti, intervistato da Class Cnbc in occasione dell’Artificial Intelligence Day.

Governo al lavoro sui fondi

“Il governo è attento agli sviluppi dell’intelligenza artificiale, settore nel quale occorre trovare un equilibrio tra i diritti degli esseri umani e l’evoluzione tecnologica – ha spiegato Butt – Lavoriamo per coltivare una politica industriale che è essenziale anche in questo settore così strategico. Il nostro obiettivo è aumentare l’indipendenza dell’industria italiana e coltivare una nostra capacità nazionale di sviluppare competenze e ricerca nel settore. Per questo stiamo lavorando con Cdp alla creazione di un fondo di investimento destinato alle startup più innovative, affinché si possa promuovere lo studio, la ricerca e la programmazione sull’AI in Italia”.

In cantiere una task force ad hoc

“Il governo è consapevole che sull’intelligenza artificiale non ci può essere un intervento legislativo di carattere solamente nazionale, ed è per questo che siamo in relazione continua e costante con l’Europa – ha poi sottolineato – In Italia dobbiamo aggiornare la Strategia del settore, e perciò stiamo lavorando, al Dipartimento per la trasformazione digitale, alla costituzione di un autorevole gruppo di esperti e studiosi italiani. Germania e Francia si sono mosse già nel 2019, poco dopo la Spagna. Noi abbiamo un buon documento strategico di partenza, che ora occorre aggiornare”.

Il sottosegretario all’Innovazione Alessio Butti sarà presente a Telco per l’Italia il prossimo giugno a Roma. Il link per la registrazione QUI

La strategia italiana sull’AI

A fine 2021 l’Italia ha adottato il Programma Strategico per l’Intelligenza Artificiale (IA) 2022-2024, frutto del lavoro congiunto del Ministero dell’Università e della Ricerca, del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale e grazie al supporto del gruppo di lavoro sulla Strategia Nazionale per l’Intelligenza Artificiale.

In linea con la Strategia Europea, il Programma delinea ventiquattro politiche da implementare in 3 anni per potenziare il sistema AI in Italia, attraverso creazione e potenziamento di competenze, ricerca, programmi di sviluppo e applicazioni dell’AI. Queste politiche hanno l’obiettivo di rendere l’Italia un centro sull’intelligenza artificiale competitivo a livello globale, rafforzando la ricerca e incentivando il trasferimento tecnologico. Per rispondere a queste sfide sono state individuate le fonti di investimento, europee e nazionali per sostenere ciascuna politica.

Le aree prioritarie e le politiche di intervento

All’interno delle iniziative dedicate a talenti e competenze sono previsti interventi per aumentare il numero di dottorati e attrarre in Italia i migliori ricercatori, sia in ambito di ricerca fondamentale sia applicata. Al contempo, il programma include politiche per promuovere corsi e carriere nelle materie Stem e per rafforzare le competenze digitali e in Intelligenza Artificiale.

Il programma strategico, inoltre, racchiude le politiche necessarie a rafforzare la struttura dell’ecosistema di ricerca italiano nell’AI, favorendo le collaborazioni tra il mondo accademico e della ricerca, l’industria, gli enti pubblici e la società. Si punta, tra l’altro, alla creazione di nuove cattedre di ricerca sull’AI, a promuovere progetti per incentivare il rientro in Italia di professionisti del settore, a finanziare piattaforme per la condivisione di dati e software a livello nazionale.

Infine, l’ultima area riguarda le politiche volte ad ampliare l’applicazione dell’AI nelle industrie e nella PA. Le misure a favore delle imprese hanno lo scopo di supportare la Transizione 4.0, favorire la nascita e la crescita di imprese innovative dell’AI e supportarle nella sperimentazione e certificazione dei prodotti di AI.

Gli interventi per la Pubblica Amministrazione sono volti alla creazione di infrastrutture dati per sfruttare in sicurezza il potenziale dei big data che genera la PA, alla semplificazione e personalizzazione dell’offerta dei servizi pubblici e all’innovazione delle amministrazioni, tramite il rafforzamento dell’ecosistema GovTech in Italia. Quest’ultima misura, per esempio, prevede l’introduzione di bandi periodici per identificare e supportare le start-up che offrono soluzioni basate sull’AI che possono risolvere problemi critici del settore pubblico.

Per garantire un’efficace governance, per monitorare lo stato di attuazione della strategia, e per coordinare tutte le iniziative di governo sul tema, nasce anche il gruppo di lavoro permanente sull’AI in seno al Comitato Interministeriale per la Transizione Digitale.

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