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Intelligenza artificiale, data center, cybersecurity: al rialzo gli investimenti delle Regioni



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Il governatore del Piemonte, Cirio, rivendica il primato sul fronte dell’AI con la sede della prima Fondazione nazionale. In Trentino-Alto Adige al via nuovi progetti dedicati al rafforzamento della sicurezza informatica. Digitale e sostenibilità al centro del bando da 28 milioni delle Marche che conta 627 candidature. Il Friuli Venezia-Giulia stanzia 6,5 milioni per la realizzazione di una Advanced design factory al servizio delle imprese del legno-arredo

Pubblicato il 16 mag 2024



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Ha preso il via al Comitato europeo delle Regioni la discussione sul parere sull’intelligenza artificiale nella pubblica amministrazione, con il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, a guidarne i lavori da relatore fino all’approvazione in plenaria a novembre. L’obiettivo del dibattito è individuare i benefici che i cittadini potranno avere dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale all’interno degli uffici di comuni, province e regioni d’Europa.

Gli enti della Pa italiana si stanno fortemente attivando per alzare il livello della trasformazione digitale, investendo in Ai, anche generativa, cybersicurezza, data center e risorse umane, con l’obiettivo di uno sviluppo digitale sostenibile che allarghi il campo di applicazione delle tecnologie a beneficio di dipendenti e cittadini, ma mitigando gli impatti sulla sicurezza, l’etica e i posti di lavoro. Le iniziative si moltiplicano, dal Piemonte al Trentino-Alto Adige, dalle Marche al Friuli Venezia-Giulia, con oltre 200 milioni di euro complessivamente impegnati (tra quelli già spesi e quelli proposti) per gli investimenti in innovazione intelligente e sostenibile.

Il Piemonte in prima linea sulla rivoluzione AI

L’intelligenza artificiale – spiega Cirio a margine dei lavori della Commissione politica-economica – “ci può dare grandi prospettive, soprattutto in termini di crescita industriale e in termini di abbattimento della burocrazia e di tempi di attesa delle persone che si rivolgono alle regioni e ai comuni in tutta Europa”. Al tempo stesso “ci vuole cautela” e occorre tener conto del personale della pubblica amministrazione, perché il passaggio rischia di costare posti di lavoro. Occorre dunque pensare a una “transizione che ci permetta di ricollocare le persone e anche di formare i nuovi dipendenti ai quali verrà chiesto di sapersi confrontare con questo strumento in più”.

Il Piemonte – ha ricordato Cirio – “è già sede della Fondazione italiana per l’intelligenza artificiale”, ha aggiunto, rivendicando per la Regione il ruolo di “capitale dell’intelligenza artificiale in Italia”.

Trentino Digitale, spinta su cybersicurezza, data center e Gen AI

Intanto l’assemblea dei soci di Trentino Digitale ha approvato il bilancio 2023, che registra un valore di produzione pari a 58,85 milioni di euro e aumento degli investimenti di quasi 5 milioni. La società, il cui socio di maggioranza è la Provincia autonoma di Trento, conta 298 impiegati, con un aumento dell’organico del 25% negli ultimi tre anni.

“La società concluderà nelle prossime settimane l’acquisto della sede di via Gilli. È un passo importante perché avremo il nostro quartier generale e ci potremo concentrare sullo sviluppo ulteriore dei nostri asset: potenziamento delle infrastrutture di rete, dei data center e delle piattaforme strategiche per la Provincia e il Consorzio dei Comuni trentini. Investiremo in cybersicurezza e nel capitale umano, sostenibilità digitale e intelligenza artificiale generativa“, ha detto, si legge in una nota, il presidente Carlo Delladio.

Marche, proposti 160 milioni per la specializzazione intelligente

Nelle Marche ha ottenuto una risposta molto positiva il bando “Innovazione di prodotto sostenibile e digitale” della Regione dal valore di 28 milioni di euro. Si è conclusa la fase della presentazione delle domande e sono 627 i progetti presentati nei sette ambiti della strategia regionale per la specializzazione intelligente 2021-2027 per un totale di circa 160 milioni di euro di investimenti complessivamente proposti. Un risultato particolarmente soddisfacente per l’Assessorato alle Attività produttive, che sottolinea la vivacità del tessuto economico regionale e la consapevolezza che, per essere competitivi sui mercati, è necessario proporre prodotti e servizi innovativi che puntino alla digitalizzazione ed alla sostenibilità.

Altrettanto importante è adottare adeguate strategie commerciali e di marketing incentrate sul prodotto innovato, prevedendo anche il ricorso, da parte delle imprese beneficiarie, a competenze esterne attraverso collaborazioni con organismi di ricerca regionali, con start-up innovative aventi sede operativa nella Regione Marche e/o con digital Innovation Hub regionali. Delle risorse finanziarie disponibili, 5 milioni di euro, ripartiti tra i 7 ambiti, sono riservati al finanziamento dei progetti presentati da Mpmi con sede dell’investimento localizzata nei borghi tra quelli iscritti all’Elenco regionale, che saranno individuati all’esito del Bando “Borgo accogliente” curato dal Settore Turismo della Regione Marche.

Friuli Venezia Giulia, il rilancio del Cosef e l’Advanced design factory

Da parte sua la Regione Friuli Venezia Giulia ha investito negli ultimi 6 anni 26 milioni di euro nel Consorzio per lo sviluppo industriale del Friuli centrale (Cosef). Dopo aver portato a termine nella scorsa legislatura la procedura di liquidazione coatta amministrativa dell’Aussa Corno, superando l’annosa fase di commissariamento e restituendo al territorio l’area industriale, il Cosef è chiamato ora a una nuova fase di sviluppo nei prossimi anni, che vedrà la Regione come partner non solo nel sostegno economico, ma anche nell’individuazione delle principali strategie di crescita.

Per l’infrastrutturazione dell’Aussa Corno, area industriale della Laguna di Marano in provincia di Udine, la Regione ha già stanziato 19 milioni di euro. L’iter è già stato avviato e prevede tre linee guida: la difesa dell’ambiente, lo sviluppo delle marine e l’attrazione di nuovi insediamenti manifatturieri coerenti con quelli già presenti e non impattanti.

Un altro tassello importante per la crescita del Cosef riguarderà il nuovo Centro direzionale che sorgerà nella zona industriale di Udine. La struttura sarà realizzata con un contributo della Regione di circa 5 milioni di euro e ospiterà un centro di medicina del lavoro, una mensa, una palestra e un auditorium, con la possibilità di ricomprendere in futuro nel progetto anche un asilo a servizio delle famiglie dei dipendenti delle aziende che insistono nell’area.

Infine, la Regione punta a ricreare le condizioni per il rilancio del tessuto imprenditoriale del distretto della sedia. Da questo indirizzo deriva il finanziamento di 6,5 milioni di euro al Cosef per la realizzazione dell’Advanced design factory, una struttura dedicata al settore legno e arredo. Sul modello del successo ottenuto dalla Lean experience factory del Consorzio Ponte Rosso, questa nuova struttura che sorgerà nel territorio di Manzano (Ud), metterà al servizio delle imprese strumenti all’avanguardia per ottenere prototipi e modelli digitali, in un’ottica d’innovazione e potenziamento della produzione.

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