Big data e intelligenza artificiale per migliorare i servizi del mondo finance: questa la promessa del progetto Aiaaa – Applicazioni di intelligenza artificiale e analisi avanzata – su cui collaboreranno Dedagroup Business solutions e Fondazione Bruno Kessler (Fbk).
Realizzato anche grazie al sostegno di un finanziamento della Provincia Autonoma di Trento, il progetto di ricerca Aiaaa adotterà un approccio di open innovation con l’obiettivo di fornire soluzioni basate sull’analisi dei dati e altre tecnologie di frontiera per mettere a punto servizi più efficienti per banche, assicurazioni e imprese.
Big data e Ai al servizio delle banche e delle imprese
Il progetto – si legge in una nota – capitalizza l’esperienza e gli asset sviluppati nel Co-innovation lab, laboratorio congiunto tra Dedagroup e Fbk lanciato nel 2016 e dedicato allo sviluppo di buone pratiche e tecnologie in una logica open per portare innovazione concreta ad aziende e istituzioni nel campo dei servizi pubblici e della finanza.
Da questa collaborazione è nato il Digital hub, piattaforma di interoperabilità di dati e servizi, studiata per rendere disponibili fonti dati in maniera semplice e veloce, agevolando così la loro fruizione e abilitando un approccio data-driven.
Specificamente per Aiaaa – la cui conclusione è prevista per giugno 2023 – Dedagroup Business solutions e Fbk svilupperanno ed integreranno nel Digital hub una nuova Intelligent migration machine destinata a istituti finanziari e imprese e pensata per migliorare il processo di merger & acquisition in tutti i settori economici e produttivi. Grazie all’ottimizzazione delle fasi di analisi del dato si stima che potranno essere dimezzati i tempi e i costi di un processo di M&A.
Parallelamente Dedagroup e Fbk si dedicheranno alla definizione di un Ambiente di simulazione, anch’esso integrato nel Digital hub, capace di applicare diversi scenari di andamento sui dati di imprese e istituti finanziari generando situazioni previsionali realistiche, costruite tenendo conto del contesto macroeconomico, della ricaduta settoriale e delle peculiarità delle singole aziende. Concretamente l’ambiente di simulazione consentirà alle banche di stimare il rischio finanziario dei propri clienti, alle assicurazioni di esaminare la redditività del proprio portafoglio clienti e alle imprese di valutare il proprio business plan.
App intelligenti, focus anche su benessere e Esg
Sarà realizzata anche una Piattaforma basata sulla creazione di intelligent app e destinata a istituzioni finanziarie, imprese e i cittadini. Nello specifico, saranno realizzate tre applicazioni.
Per gli istituti di credito verrà messa a punto un’applicazione che sfrutta modelli di intelligenza artificiale per aiutarli nella creazione di previsioni finanziarie e stress test, all’interno dei processi di erogazione e monitoraggio del credito. Partendo dai dati di bilancio delle imprese, l’intelligent app consente di simulare come shock esogeni (contrazione del fatturato e dei ricavi, aumento dell’incidenza dei costi variabili sui fatturati delle imprese e degli oneri finanziari) possano impattare sul loro andamento finanziario in un’ottica forward looking. Sulla base dei risultati ottenuti, gli istituti finanziari potranno valutare lo stato di salute delle aziende, e valutare così l’erogazione del credito.
Per istituzioni finanziarie e aziende ci sarà App creditor/Debtor risk analyzer, che permette di effettuare un’analisi predittiva dei comportamenti di pagamento dei debitori, attraverso la previsione dello scostamento del singolo pagamento rispetto alla sua scadenza contrattuale e individuando variazioni in tali comportamenti, interpretabili ai fini di early warning. L’app sfrutta non solo i dati di cash flow dell’azienda debitrice (fatture/pagamenti) ma anche indicatori finanziari storici e prospettici dell’azienda e di altre informazioni esterne all’organizzazione.
Infine, è prevista una App benessere: nell’assoluto rispetto della privacy, monitora i parametri vitali delle persone, per creare indicatori sul loro stile di vita, utili a migliorarne lo stato di salute e la socialità. L’app può essere connessa a un programma di protezione di una compagnia assicurativa che potrà richiedere il pagamento del premio assicurativo più “giusto” sulla base dello stile di vita dei suoi assicurati, fornendo anche dei riconoscimenti nel corso dell’anno sulla base dei risultati raggiunti. Target dell’app sono quindi, da una parte, le compagnie assicurative e, dall’altra, le aziende che possono promuovere un programma di wellness per i propri dipendenti, migliorando al tempo stesso il proprio rating Esg.
La relazione banche-imprese fondamentale per il Pnrr
“Prosegue la proficua collaborazione tra il nostro gruppo e Fondazione Bruno Kessler con cui, in questi anni insieme, abbiamo lavorato per portare innovazione concreta all’interno di aziende e istituzioni e contribuire al processo di digitalizzazione del Paese”, dichiara Gianni Spada,Ceo di Dedagroup Business Solutions. “In particolare, con il progetto Aiaaa miriamo a rafforzare la relazione tra banche e imprese – oggi quantomai fondamentale e strategica per la messa a terra del Pnrr – creando ambienti e piattaforme innovative in cui la conoscenza, l’analisi e l’interpretazione del dato danno vita a nuovi servizi e modelli di business in grado di portare ancora più valore a tutti gli attori coinvolti, ampliando il portfolio di soluzioni che offre il nostro Hub finance & data di gruppo”.
“Per accelerare la digitalizzazione e l’innovazione del nostro Paese”, afferma Marco Pistore, direttore del Centro per la società digitale della Fondazione Bruno Kessler. “È di fondamentale importanza accorciare la distanza fra ricerca, impresa e pubblica amministrazione. È infatti molto importante che questa digitalizzazione sfrutti pienamente anche i risultati più recenti della ricerca e dell’innovazione tecnologica, soprattutto in ambiti, come quello dell’intelligenza artificiale, in cui i progressi avvengono ad un ritmo molto veloce. Piattaforme come il Digital hub, costruite su conoscenze e tecnologie condivise da ricerca e impresa e sviluppate in laboratori di co-innovazione come quello che abbiamo con Dedagroup, diventano quindi un elemento abilitante fondamentale per la digitalizzazione”.