COMPETENZE E LAVORO

Intelligenza artificiale e cybersecurity, i profili introvabili

Curriculum non allineati e skill mismatch le maggiori criticità. Nella classifica delle figure che si fa fatica a reperire sul mercato anche esperti di tecnologia mobile, blockchain e IoT. La questione della retribuzione non è l’ostacolo numero uno: 3 professionisti su 10 lamentano ritmi di lavoro troppo intensi

Pubblicato il 11 Lug 2023

Robotic,Process,Automation,(rpa),Technology,To,Automate,Business,Tasks,With

Curriculum non allineati e mismatch di competenze: sono queste le due maggiori criticità nel reperire profili IT. Emerge dall’indagine di TimeFlow secondo cui sviluppo software e Intelligenza artificiale sono i settori IT in cui lo skill gap è più marcato. Seguono tecnologia mobile, blockchain e Iot. Inoltre 3 professionisti tech su 10 lamentano ritmi di lavoro troppo intensi.

Le evidenze della survey

Secondo la survey di TimeFlow, startup fondata da Lorenzo Danese insieme a Federico Patrioli, Gianmarco Ferrante e Iacopo Albanese,  per quanto evidente sia il disallineamento tra domanda e offerta, con una netta preminenza della prima rispetto alla seconda, solo il 28% dei rispondenti ritiene che tale skills gap sia negativo, evidenziando come la scarsità di offerta incrementi la probabilità che le aziende si riferiscano a fornitori all’estero. Diversamente il 72% ritiene che una scarsa concorrenza sia un fattore di mercato positivo, in quanto accresce la probabilità di ricevere un lavoro.

Gli investimenti in marketing

Nello specifico, il primo 28% delle aziende risulta principalmente concentrato nella fascia delle imprese medie (11-50 dipendenti) e, in misura inferiore, grandi. Questo mediamente effettua investimenti in marketing, di cui quasi il 50% investe tra i 10.000 e i 50.000 euro all’anno.

Il secondo 72% dei rispondenti, invece, si concentra soprattutto in aziende di piccole dimensioni (1-10 dipendenti) e, in misura nettamente inferiore, medie (11-50). Del totale, il 40% effettua fino a 10.000 euro di investimenti in marketing all’anno, mentre il 20% non ne effettua proprio.

Come si può comprendere, quindi, sono soprattutto le aziende di più piccole dimensioni e meno propense a fare investimenti in marketing a ritenere che il forte disallineamento tra domanda e offerta sia positivo. Diversamente, le imprese di maggiori dimensioni, con un’ottica più ampia e orientata al business, disposte a fare investimenti di marketing, sono quelle che non sono intimorite dall’aumento della concorrenza e vedono delle criticità nella situazione attuale.

Python, React JS e Jackrabbit le skills introvabili

Per chi ha necessità di trovare un Software Developer da affiancare al proprio team interno, normalmente le competenze più difficilmente trovabili sul mercato sono: Python per il 60%, React JS per il 20% e Jackrabbit per l’ultimo 20%.

Fra le difficoltà più sentite, al primo posto non ricevere CV in linea con le competenze richieste, a cui fa seguito il disallineamento di Ral tra quella offerta e quella richiesta dai developer. Nello specifico tali esigenze sono principalmente sentite da aziende medio-piccole (1-10 e 11-50 dipendenti) e in misura minore dalle altre.

Le soft skill più diffuse

Durante il processo di selezione, i rispondenti dichiarano di valutare positivamente le seguenti soft skills: teamwork per il 33%, seguito da puntualità e organizzazione del tempo per il 22%; a pari merito con l’11% attenzione al dettaglio, comunicazione efficace, problem solving e rapidità di apprendimento.

Le maggior problematiche del mercato IT

Per la maggior parte degli intervistati le problematiche più diffuse riguardano i costi di sviluppo troppo elevati e l’estrema complessità del mercato per la maggior parte delle persone. Infine, in Italia è molto sentita la difficoltà nel trovare elevate competenze all’avanguardia, a causa sia dei rapidi avanzamenti tecnologici, sia della scarsità di offerta in determinati settori.

A livello di strategie da adottare per superare tali criticità, invece, i rispondenti prendono posizioni differenti: il 33% ritiene si debba prevedere una maggiore standardizzazione, scalabilità e flessibilità dei sistemi e si debba investire nella formazione. Il 22% pensa che la strategia da adottare sia facilitare l’accesso a mercati esteri in cui sono disponibili competenze tecnologiche a prezzi più competitivi. L’11%, invece, vorrebbe automatizzare il più possibile il processo di selezione e ingaggio.

I profili tech più soddisfatti

Secondo la survey, si può considerare che il livello medio di soddisfazione dei profili tech è particolarmente alto. In effetti il 72% dei rispondenti ha attribuito un punteggio tra 8 a 10 al proprio lavoro, considerando di esso tutti gli aspetti: dai ritmi di lavoro, al work-life balance, fino al salario. Tuttavia, il 28% rimanente ha espresso valutazioni inferiori o anche particolarmente negative, lamentando principalmente di avere ritmi di lavoro estremamente intensi. Spesso questo si verifica per profili tech che operano in aziende di grandi dimensioni – e, quindi, nelle quali è verosimile che i volumi siano molto elevati – e che per il 75% ha competenze relative alla cybersecurity, oltre al puro sviluppo software e programmazione.

Ciò che verrebbe cambiato, quindi, non ha a che vedere con l’aspetto salariale o contrattuale della propria posizione lavorativa – elementi che molto probabilmente sono positivamente influenzati dalla scarsità di offerta rispetto alla domanda. Diversamente, invece, il dito viene puntato verso aspetti qualitativi e soprattutto verso i ritmi così tanto intensi da influire negativamente sulla qualità complessiva della vita, sulla produttività e sulla concentrazione.

Le sfide per le aziende italiane

“Attraverso la nostra indagine, scopriamo che la carenza di professionisti specializzati – in settori come la cybersecurity, lo sviluppo software e l’intelligenza artificiale e non solo – è una sfida con cui molte aziende si confrontano – afferma Lorenzo Danese, ceo di TimeFlow –. Tuttavia, vediamo in questa disparità un’opportunità di mercato, poiché spinge le imprese a cercare fornitori di competenze tecnologiche sul mercato nazionale e internazionale attraverso nuovi canali”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati