Mentre in tutto il mondo montano le critiche ai sistemi di intelligenza artificiale che “prendono troppo spazio” o non sono regolati, Google lavora per progetti a lungo termine che costituiscono la sua garanzia per riuscire a continuare a innovare da qui a cinque o dieci anni. Anche perché la AI e il machine learning sono strategici per Google e per la casa madre Alphabet, dalla pubblicità sul motore di ricerca alle auto che si guidano da sole.
La Ue sta pensando a sistemi per limitare il funzionamento delle AI, incluso vietare l’uso del riconoscimento facciale in pubblico. Il parlamento statunitense pensa di regolare in maniera più stringente l’uso della intelligenza artificiale. Intanto Google ha tenuto un evento a San Francisco in cui ha mostrato quali sono le novità del futuro dell’azienda.
Jeff Dean, a capo di Google AI, ha presentato una collezione di prodotti per il futuro che ancora non sono pronti, spiegando: “Ricerche di lungo momento come quelle che stiamo conducendo sono fondamentali per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale”.
Si comincia con i gattini
Si chiamano D’Kitty e sono piccoli robot a quattro zampe che, secondo l’azienda si spostano usando tecniche di machine learning. L’obiettivo è capire come il machine learning possa operare nel mondo reale.
Sensori indossabili
Cordini delle felpe intelligenti, che permettono di regolare la musica con movimenti delle dita, oppure altri sistemi di controllo per gestire sensori e attuatori da portarsi sul corpo.
Traduzioni in tempo reale
Il “pesce di Babele”, una tecnologia da fantascienza, il sogno di scrittori di fantascienza come Douglas Adams (che negli anni Ottanta ha coniato il nome Babel Fish) sino ad arrivare a Google che lavora a una sua versione per Android di Translate in linguaggio naturale capace di operare in tempo reale. Si parla da una parte e nello stesso momento dall’altra parte esce la traduzione simultanea.
Tradurre anche il linguaggio dei segni
Utilizzato da milioni di persone in tutto il mondo e con numerose varianti quante sono le lingue principali, il linguaggio dei segni (ma bisognerebbe dirlo sempre al plurale) può essere analizzato per aiutare chi non è in grado di parlare a esprimersi ed essere capito. MediaPipe è il nome del progetto che spera di addestrare il computer capace di ascoltare chi non è in grado di parlare.
Diagnosticare malattie agli occhi
Uno degli organi più delicati e sensibili, capace di portare danni alla persona enormi in caso di problemi peraltro molto difficili da diagnosticare. Google con un sistema di AI per la lettura delle scansioni della retina pensa di scoprire molte malattie, incluso il glaucoma, molto prima che siano avvertibili dal paziente o dai medici.
Studiare le specie in pericolo
Su questo pianeta non ci sono solo gli esseri umani. E le intelligenze artificiali promettono di essere molto brave a tracciare il movimento delle creature sottacqua oppure a vedere dentro le foreste per capire che fine sta facendo la vita vegetale e animale. Sempre che si arrivi in tempo e non si siano già estinte le specie più importanti.