LA SFIDA AI

Intelligenza artificiale, Ibm svela la piattaforma WatsonX per il business

Sprint alla creazione di un ecosistema più aperto e alle collaborazioni. E Google annuncia una serie di novità a partire dall’Unified Language Model in 100 lingue, versione bis di Palm

Pubblicato il 09 Mag 2023

intelligenza artificiale 2

Intelligenza artificiale al centro della scena internazionale. Mentre Ibm svela la nuova piattaforma WatsonX che consente alle aziende di integrare la AI nel proprio business, Google annuncia Palm2 ed è pronta a rivelare i progressi di Bard e Search con “esperienze generative”.

WatsonX alla sfida business

Si chiama WatsonX la nuova piattaforma di intelligenza artificiale di Ibm, che punta ad aiutare le aziende a integrare l’AI nella loro attività. Il lancio arriva oltre un decennio da quando Watson catalizzò l’attenzione mondiale per aver vinto il game show Jeopardy. Nonostante Watson sapesse “imparare” il linguaggio umano, gli alti costi dell’epoca si rivelarono sfidanti per le aziende che intendevano utilizzarlo.

Oggi però, le cose sono cambiate. Il costo inferiore dell’implementazione dei modelli di intelligenza artificiale di grandi dimensioni, spiega il Ceo Ibm Arvind Krishna, “le possibilità di successo sono elevate. Quando qualcosa diventa 100 volte più economico – dice – le condizioni sono diverse e una volta creato il modello, adattarlo a cento o mille attività diverse è molto semplice e può essere fatto anche da un non esperto”.

Ibm: “Occupazione non diminuirà”

Secondo Krishna l’Intelligenza artificiale potrebbe ridurre alcuni lavori di back office presso Ibm nei prossimi anni. “Ma questo non significa che l’occupazione totale diminuisca – spiega il Ceo smentendo i timori dei media che hanno parlato di tagli alle assunzioni per migliaia di posti di lavoro – perché la AI offrirà la possibilità di investire molto di più in attività che creano valore”.

WatsonX aiuterà le aziende ad addestrare e distribuire modelli di intelligenza artificiale, generare automaticamente codici utilizzando il linguaggio naturale e utilizzare vari modelli di linguaggio di grandi dimensioni creati per scopi diversi come la creazione di sostanze chimiche o la modellazione del cambiamento climatico.

 I tre set di prodotti

La piattaforma IBM watsonx è composta da tre set di prodotti per rispondere a queste esigenze:

  • IBM watsonx.ai: è un AI Studio di nuova generazione che consente a chi sviluppa l’AI di addestrare, testare, mettere a punto e distribuire sia modelli realizzati con metodi tradizionali che con nuovi metodi di AI generativa facendo leva su foundation model e attraverso un’interfaccia utente aperta e intuitiva.
  • IBM watsonx.data: un data store specializzato, costruito su un’architettura lakehouse aperta, ottimizzato per ospitare informazioni relative a data governance e AI workload e in grado di fornire servizi di query, governance e formati open-data per l’accesso e la condivisione dei dati.
  • IBM watsonx.governance: un toolkit di governance dell’AI per abilitare flussi di lavoro affidabili per l’AI.

Le novità introdotte da Google

Anche Alphabet (Google) rivela una serie di novità nel campo della AI. Al centro un nuovo modello di linguaggio di uso generale chiamato Palm2 e gli aggiornamenti di Bard e Search con “esperienze generative”.

Secondo documenti interni visionati da Cnbc Palm2 include più di 100 lingue e opera con il nome in codice “Unified Language Model”. Il sistema ha eseguito un’ampia gamma di test di codifica e matematica, oltre a test e analisi di scrittura creativa. L’Intelligenza artificiale – spiega l’azienda, “sta aiutando le persone a raggiungere il loro pieno potenziale”, comprese le “esperienze generative” per Bard e Search.

La corsa delle big tech alla AI

Gli aggiornamenti arrivano mentre la concorrenza aumenta nella corsa alla AI, con Google e Microsoft in corsa per incorporare la tecnologia AI nei propri prodottiMicrosoft sta utilizzando il suo investimento in ChatGpt OpenAI per rafforzare il suo motore di ricerca Bing, mentre Google si è rapidamente mobilitata per incorporare la sua tecnologia Bard e il proprio Llm – il modello di linguaggio di grandi dimensioni – in vari team.

Google ha annunciato per la prima volta il modello linguistico Palm nell’aprile del 2022 e nel marzo di quest’anno, ha lanciato un’Api per Palm insieme a una serie di strumenti aziendali di intelligenza artificiale che, secondo l’azienda, aiuteranno le società a “generare testo, immagini, codice, video, audio e più da semplici suggerimenti del linguaggio naturale”.

Il mese scorso, Google ha affermato che il suo “Med-PaLM 2” può rispondere alle domande degli esami medici a “livello di medico esperto” ed è risultato accurato all′85%.

I nuovi modelli di Bard

L’azienda ha lavorato su una serie di modelli Bard più potenti e ha lanciato ufficialmente lo strumento come esperimento a marzo. Internamente, la società ha lavorato a una versione multimodale chiamata “Multi-Bard”, che utilizza un set di dati più ampio e risolve complessi programmi matematici e di codifica. L’azienda ha anche testato versioni chiamate “Big Bard” e “Giant Bard”.

Google prevede inoltre di espandere il suo “collaboratore AI di Workspace” e ha dichiarato che consentirà l’accesso alle funzionalità AI in Gmail e Google Docs a un numero limitato di utenti come parte di un test, con piani per portare ulteriori funzionalità AI generative alle sue applicazioni Meet, Sheets e Slides.

Ulteriori aggiornamenti includono casi d’uso per lo strumento di riconoscimento delle immagini Google Lens. La società mostrerà i progressi della “ricerca multipla” per fotocamera e voce, dopo che l’anno scorso aveva consentito agli utenti di porre domande su ciò che stavano  visualizzando nelle immagini.

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